00 01/03/2015 16:08
Re: Re: Re:
Vincenza.R, 28/02/2015 10:43:




Francamente non ho capito cosa non sia chiaro,ma cercherò di ripetermi sperando di essere chiara e breve.
In maggio del 2014 fui contattata da un agente immobiliare che vendeva un appartamento nella zona che m'interessava e che era(casualità) la casa di una conoscenza della mia infanzia.Dopo un incontro preliminare e dopo aver spiegato ampiamente che l'acquisto dell'immobile era legato alal vendita del mio appartamento attuale, l'agente immobiliare mi disse che non c'erano problemi e che avremmo dovuto firmare un incarico e fare una proposta scritta.Li' per lì tergiversai per paura di fare un guaio, facendo presente che non c'erano i miei figli e l'agente disse che avremmo potuto attendere, ma facendomi forte che al massimo c'era solo la mia firma...firnmai l'incarico. Premetto che i miei figli sono proprietari dell'immobile che vendo e quindi sarebbero stati i compratori dell'immobile suggeritomi dall'agenzia.Dopo aver firmato,l'agente mi disse più volte che avrei dovuto portarlo a firmare anche ai miei figli e presentare la proposta.I miei figli non firmarono,anche perchè non erano d'accordo con la provvigione dell'agenzia che superava di tanto lo standard richiesto di solito, però facemmo la proposta ai due venditori.La prima proposta d'acquisto fu bocciata e a quella ne seguitarono altre due, ma l'incarico seguitava ad essere firmato solo da me.Con l'ultima proposta fatta ai due venditore, raggiungemmo l'accordo e facemmo sottoscrivere che qualora ci fossimo rifiutati di acquistare l'immobile avremmo dato la caparra come risarcimento.Ovviamente ribademmo all'agenzia e ai venditori che l'acquisto e l'anticipo di una caparra era strettamente legato alla vendita del mio immobile e non fecero questioni.Adesso, il mio compratore, per problemi indipendenti da lui ha tardato tutte le date stabilite nella proposta d'acquisto, tanto che a novembre 2014 avremmo dovuto firmare il rogito, ma per questi ritardi dovemmo chiedere una proroga per dicembre, specificando che eravamo estranei a questi ritardi, avendo specificato più volte che tutto era in relazione alla vendita dell'immobile e non ricevemmo mai una risposta...adesso a distanza di tempo,verso gennaio e ancora a febbraio gli agenti si sono fatti vivi dopo un mese e mezzo di silenzio, attraverso un legale (che abbiamo scoperto cooperare con loro in seguito, ma è l'avvocato divorzista di una dei due compratori), dicendo di pretendere circa 10 mila euro di provvigione più le spese legali dell'avvocato che li sta seguendo e che uno dei due compratori(la signora che ha come avvocato il loro legale) avrebbe tenuto la caparra come risarcimento..Inoltre c'è da dire che in questi mesi, c'è stato un mobbing esagerato,telefonate sempre,continue,sgarbate,arroganti, che calcavano ironicamente la nostra condizione economica e in più abbiamo telefonate registrate dove si calunnia il nostro compratore(un professionista) e dichiaravano la loro disperazione perchè se non concludeva, avrebbero perso tempo e denaro.Tra l'altro,noi non abbiamo mai rifiutato di acquistare l'immobile in questione e quindi a prescindere dalle date,con quale arroganza hanno deciso di chiudere i rapporti, tra l'altro dicendo menzogne a morire, del tipo che non avevamo più voglia di acquistare e che stavamo guardando altrove..questo l'abbiamo saputo dall'altro compratore che ci telefonò giustamente seccato dopo aver appurato una notizia così falsa.Sempre attraverso conoscenze comuni, abbiamo saputo che hanno taciuto compratori e agenzia che l'appartamento è in uno stabile dove ci sono alcuni problemi riportati ai tempi del terremoto dell'80.
In seguito a tanti dispiaceri il mio stato di salute è peggiorato e mio figlio è in terapia per paura di perdere l'appartamento e di doverci rimettere anche del denaro senza aver concluso nulla. Dopo tutto, la vendita del mio immobile e l'acquisto dell'altro nasceva proprio per ragioni economiche..adesso mi domando, in seguito a tutto questo come si può pretendere una provvigione?..com'è possibile che per una proposta d'acquisto e per un rogito necessitano le presenze o le deleghe dei compratori e venditori tutti e per un incarico basta solo la mia presenza e firma?...persino i gestori telefonici, se non parlano con l'interessato,non ti fanno ne cambi nè altro..poi mi domando, siccome nella proposta è specificato che il risarcimento scattava solo se ci fossimo rifiutati di acquistare l'immobile, potremmo avanzare noi delle pretese?...insomma, la legge tutela solo chi ha già il potere economico sufficiente per sviare oppure c'è qualche articolo che tutela pure chi è in buona fede e che in gran sostanza voleva solo fare una cosa, vendere il proprio immobile per acquistarne un altro..non volevamo truffare nessuno!(e soprattutto non abbiamo mai offeso o sminuito nessuno...)



La situazione mi sembra molto seria.
Io non credo di essere in grado di darle un consiglio anche se credo il nodo della questione sia legato all'incarico da lei firmato.

Secondo me vi conviene riferirvi a un legale.
Se decide per questa strada cerchi di essere sicura di aver trasmesso bene la situazione al suo legale affinche' la consigli al meglio e porti tutta la documentazione che ha in possesso.
Per esempio e' fondamentale che leggiate con attenzione l'incarico da lei firmato agli agenti immobiliari.
Credo che al massimo possano rivalersi su di lei e non sui suoi figli ma pur dispiacendomi, la sua situazione mi sembra troppo delicata per poterla affrontare su forum che parla di bolla immobiliare.
Credo che al massimo, se volesse riportare la sua situazione una volta risolta, potrebbe essere di esempio per qualcun altro.

Pax
[Modificato da pax2you 01/03/2015 16:11]