00 13/09/2007 00:01
subprime su wiki e scenari per la bolla
info su wiki e l'articolo e' moderno e interessante.


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1)La situazione mutui è a rischio anche in altri Paesi. In Italia, il debito pro-capito supera i 30000 euro l'anno e nel 2007 a fronte di 3500000 famiglie titolari di un mutuo, i casi di insolvenza superavano quota 500000, con altrettante procedure avviate di pignoramento. In Europa, l'indebitamento è molto più spinto, anche se non raggiunge i livelli statunitensi. In generale, vi è l'assenza di una regolamentazione nazionale ed internazionale per la concessione dei mutui.

Nell'area Euro si è verificato il più massiccio intervento nella storia della BCE, e si è parlato di un rischio di iperinflazione per i prossimi mesi a causa della moneta immessa in circolazione. I prestiti della Banca Centrale in un momento di vendite generalizzate servivano agli investitori a contenere le perdite o a realizzare un guadagno, impegnando sovente direttamente le banche centrali a comprare ciò che nessuno attore del sistema economico intende più acquistare, e di cui il mercato tende a disfarsi.

Il calo dei prezzi dovrebbe riportare gli immobili ai valori precedenti la bolla speculativa. Nel ventennio precedente, in diverse aree degli Stati Uniti, i prezzi degli immobili raddoppiavano in media ogni 5 anni, prestandosi a lucrose compra-vendite di breve periodo. La crescita dei prezzi non appariva giustificata da un reale aumento di valore degli immobili, dovuti ad esempio a interventi interni di ammodernamento oppure esterni, di riqualificazione dei quartieri o per la costruzione di infrastrutture, investimenti incorporati in un premio di prezzo. Più che una crescita del valore reale delle case, in questo senso, si trattava di una crescita del valore di mercato, priva di fondamentali. La crescita dell'indebitamento di famiglie e imprese era spinta dalla stesso aumento dei prezzi: in altre psarole solo una minima parte di chi richiedeva un mutuo necessitava di comprare un prima casa, molti si indebitavano per rivendere al doppio dopo 4-5 anni.

Altri economisti, come Edward Leamer di UCLA, dubitano che i prezzi delle case scenderanno così drammaticamente in quanto la maggior parte dei proprietari immobiliari non sarà costretta a vendere. La loro previsione vede i prezzi delle case rimanere costanti o scendere leggermente per i prossimi 3 o 4 anni.
per chi se la sente di affrontare la lettura di questo economista ecco il documento:
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La causa principale dell'iperinflazione è dovuta a politiche monetarie di finanziamento di una quota consistente della spesa pubblica attraverso l'emissione di moneta anziché tramite le imposte e l'emissione di titoli del debito pubblico: questo può accadere in caso di guerra ("economia di guerra") o per lo shock economico di un default (fallimento) dello Stato o di gruppi finanziari, economici o industriali di importanza economica pari a quella dello stato stesso.

Le conseguenze sui redditi dell'iperinflazione sono diverse a seconda delle attività: i commercianti e chi offre servizi a pagamento possono adeguare giornalmente i prezzi delle merci che vendono e sono quelli che ne risentono meno. Gli stipendiati (operai, impiegati ecc.) ne sono più colpiti, ma possono premere sui loro datori di lavoro affinché il loro salario aumenti, sia pure più lentamente dell'inflazione stessa. La situazione peggiore la vivono gli agricoltori, e soprattutto i coltivatori dediti a coltivazioni annuali (cioè che vendono il loro raccolto una volta l'anno) sono i più colpiti di tutti, perché il valore in denaro che ricavano dalla vendita si perde quasi completamente da un raccolto all'altro, e restano per la maggior parte dell'anno privi di sussistenza; perciò gli agricoltori sono i primi, in caso di forte inflazione, a preferire lo scambio di beni in natura, cioè il baratto, e a rifiutare i pagamenti in monete.

2)posto il commento anche di un utente di un altro forum secondo me semplice ma efficace.

Se e' vero che l' eccesso di moneta permise l' alimentazione del boom è anche vero il contrario, ossia che fu proprio una crisi di liquidità e un congelamento del credito a fare esplodere la bolla, un pò come il caso giapponese, dove non si permise un aumento della massa monetaria per non rimandare la crisi che si verifico come deflazione.

Quando una banca eccede nel mettere in circolo moneta, è palese che si verifichino possibilità di speculazione, se non si adottano adeguati accorgimenti nel evitarle; uno di questi accorgimenti può essere semplicemente "alzare il prezzo" della moneta alzando il tasso di interesse, un altro può essere la riduzione della volocità della crescita della massa monetaria.

C' è chi sostiene (Peter Temin) che la depressione seguente al '29 fu causata da variazioni del consumo o degli investimenti.
C' è chi come Friedman pensa che la causa del '29 è imputabile a errori di politica monetaria.
Il punto è che quando si finanzia una bolla (come avvenne nel '29) prima o poi la bolla o scoppia da sola o viene fatta scoppiare. Nel caso del '29 c' è un altro studioso (Henry Simons) che imputa lo scoppio della bolla sull' azionario alla instabilità del credito, cuasata proprio da una forte liquidità all' inizio e ad una contrazione del credito alla fine.

Una banca ha due strumenti per evitare, fare scoppiare, finanziare le speculazioni, l' inflazione e la deflazione. Questi strumenti sono quelli della politica monetaria:i già citati rialzi o diminuzione dei tassi oppure l' aumento o la diminuzione della quantità disponibile di moneta per il sistema finanziario.

In seguito al '29 infatti in germania si verifico una iperinflazione, causata proprio dal governo che permise una incredibile massa monetaria a disposizione di chiunque.

In linea di principio una aumento di MM dovrebbe portare ad una inflazione, una sua diminuzione alla deflazione. Questo in linea di principio perchè gli strumenti a disposizione delle banche sono vari, perciò un aumento di mm contemporaneo ad un rialzo dei tassi può avere un effetto + equilibrante che l' utilizzo di uno solo degli strumenti a disposizione delle banche. l' aumento di mm però è uno strumento che è utilizzabile sul lungo periodo, mentre sul breve possono bastare aggiustamenti dei tassi o, come ricordava luigi in un altro post, degli ammonimenti. Da qui deriva il problema della credibilità delle banche dalle quali dipende la stabilità dei mercati finanziari. Il punto è che storicamente si sono rivelate + efficenti le banche private o cmq può essere + giusto imputare a loro il rischio di creare casini che ai singoli stati. Nella storia si sono verificati casi in cui lo stato potesse disporre liberamente della moneta (vedi germania) e in questi casi gli stati non hanno saputo trattare le crisi con efficenza.

Le crisi economiche esistono, le banche sono gli intermediari + adatti per affrontarle e garantire una "certa" stabilità.

3)il mio commento:
secondo me i giochi sono ancora aperti ma dai mesi prossimi potremo capire analizzando la massa monetaria e i tassi di interesse quali sono le scelte della bce e cosa succedera ai prezzi degli immobili.
Che le case in Italia non seguano piu il valore reale ma un valore di mercato e' ormai assodato.
Per quanto riguarda il governo italiano ormai e' chiaro che essendo l'immobiliare un settore troppo importante per mantenere il pil cerchi di non farlo andare in recessione..gli strumenti sono vari e i segnali chiari questo perche ormai la politica monetaria non e' piu in mano ai singoli stati e da qui vediamo solo interventi fiscali e legislativi.
E' a livello comunitario che le scelte future non mi sono chiare.


[Modificato da pax2you 13/09/2007 00:52]