00 10/06/2011 10:32
Il mattone cambia volto

Tutti i valori per il 2011 del borsino immobiliare Fiaip

Il mattone registra uno spiraglio di sereno, dopo anni di bonaccia. La domanda, però, nel frattempo è cambiata e stanno emergendo con sempre maggiore peso esigenze diverse rispetto a quelle tradizionali, come quelle degli immigrati. Ci vorranno, poi, diversi anni per riassorbire un patrimonio immobiliare realizzato sull’onda del boom del mattone, ma poi naufragato nel crollo del mercato e rimasto così invenduto. Le maglie più strette dell’erogazione del credito e il precariato lavorativo, inoltre, spingeranno nei prossimi anni a una riscoperta dell’affitto. Sono questi i tratti salienti della casa in Friuli Venezia Giulia, fatto come ormai di consueto dalla federazione degli agenti immobiliari Fiaip.

Segnali di ripresa

“Dopo due anni disastrosi, con un crollo vicino al 25% - commenta il presidente di Udine, Leonardo Piccoli - tiriamo un sospiro di sollievo, ma non basta: preoccupa l’andamento demografico, la precarietà del lavoro, la difficoltà di accesso al mutuo e i ritardi delle infrastrutture”.
Nel 2010 le transazioni in provincia di Udine sono state 6.200, in crescita rispetto alle 5.570 dell’anno precedente, ma ancora lontano dalle vette del 2007, quando furono 7.200.
“Un ruolo importante dovrà avere la politica – continua Piccoli - che dovrà prendere provvedimenti importanti. Nel solo capoluogo friulano, tanto per fare un esempio, sono circa 5.000 gli alloggi sfitti: troppi. Inutile, quindi, continuare a costruire, sarebbe meglio incentrare la propria azione sul tema della riqualificazione dell’esistente”.

Appartamenti sfitti e nuovi acquirenti

Per questo il rappresentante degli agenti propone che nell’atto di concedere una licenza edilizia l’amministrazione comunale non valuti soltanto la sua conformità urbanistica, ma anche la sua ‘commerciabilità’, per evitare che nuove cattedrali nel deserto portino inutilmente danno al paesaggio e ai prezzi del mercato.
Infine, Piccoli pone l’accento sui ‘nuovi’ acquirenti e inquilini, finora ignorati dal settore immobiliare, ma che nella sola Udine rappresentano ormai il 13% del mercato. Tanto per iniziare un percorso di integrazione con gli immigrati residenti stabilmente, la Fiaip aprirà uno sportello informativo plurilingue proprio in via Roma, capitale del melting pot friulano.

Cautela generalizzata

Il presidente di Pordenone, Marco Muffarotto, esprime la percezione che regni una cautela generalizzata. “Il vecchio che si sta ulteriormente deprezzando – dichiara - trova comunque una sua collocazione nel mercato delle famiglie meno abbienti. Il nuovo fatica ad apprezzarsi perché è frenato dalle reali disponibilità economiche delle famiglie”.
Infine, il rappresentante degli agenti della provincia di Gorizia, Pierluigi Sardelli, pone l’accento sul fatto che le nuove tecniche edilizie, sempre più indirizzate al risparmio energetico, stanno allargando la fornice di prezzo tra vecchio e nuovo.

Scarica il borsino immobiliare Fiaip 2011 (3 Mb).

10 giugno 2011, 9.30
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