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La peculiarita' italiana?

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    laplace77
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    00 04/03/2008 15:14
    Il debito pubblico!

    dal blog di Beppe Grillo

    3 Marzo 2008

    70 miliardi di euro di interessi

    70 miliardi di euro di interessi. Li avete pagati voi insieme a tutti gli italiani. E l’anno che verrà saranno di più. La sera, prima di chiudere gli occhi e di dormire, pensate agli interessi del VOSTRO debito pubblico. Mettete da parte dieci euro nel bicchiere sopra il comodino.
    Lo Stato, prima di investire nelle strutture sociali o nella sicurezza, ha dovuto pagare lo scorso anno 70 miliardi di euro. Lo Stato siamo noi, gli interessi li abbiamo pagati attraverso le tasse. Per ogni euro dato al fisco, una parte è stata usata per gli interessi. E’ come se doveste pagare, con il vostro stipendio, uno strozzino prima del mutuo della casa, dell’asilo, della spesa e delle bollette del gas e dalla luce. La differenza tra lo Stato e lo strozzino è che lo Stato vi ha indebitato senza chiedervi il permesso. Lo strozzino vi ha almeno prestato i soldi. Se però comprate un po’ di debito pubblico attraverso le nuove emissioni di titoli di Stato potreste anche andare a pari. Le tasse pagate per gli interessi del debito pubblico si trasformeranno in interessi da titoli di Stato.
    Il debito è arrivato a 1.629,7 miliardi di euro (nel settembre 2005 era di 1.542,4 miliardi di euro). Ogni anno aumenta grazie ai nuovi interessi da pagare e al deficit di bilancio (la differenza tra entrate e uscite dello Stato). E’ un treno impazzito che va fermato con il contenimento dei costi dello Stato. Taglio della burocrazia, delle Province, accorpamento dei Comuni, degli investimenti senza fondo e senza futuro come la TAV in Val di Susa (15 miliardi di euro) o del Ponte di Messina (4/5 miliardi di euro), degli enti inutili, eccetera, eccetera.
    I governi non devono poter creare buchi di bilancio, le uscite devono essere uguali (o minori) alle entrate. Se sono superiori la differenza la mette il presidente del Consiglio.
    Le giovani generazioni sono le vittime del debito pubblico. Meno soldi per la ricerca, per la scuola, per l’innovazione significano meno opportunità di lavoro. E’ la società dei bamboccioni, quella venuta dopo la società dei magnaccioni.
    Per tranquillizzare gli italiani, il debito pubblico è sempre confrontato con il PIL. Oggi il rapporto debito/PIL è 105. Se il PIL, quindi il prodotto interno lordo italiano in un anno, aumenta, la catastrofe si allontana. Ma il PIL rallenta, si ferma, e nel 2008 potrebbe diminuire. E nel rapporto debito/PIL siamo penultimi in Europa su 27 Paesi, seguiti solo dall’Ungheria.
    La spesa pubblica è la risorsa principale della politica italiana: spendono anche i soldi che non hanno per lobby, voti e clientele . Indebitano noi e, soprattutto, i nostri figli.
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    Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

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    grella
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    00 25/03/2009 02:40
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    grella
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    00 15/06/2009 17:53
    Debito, Bankitalia: nuovo picco in aprile a 1.750 miliardi

    ROMA (Reuters) - Il debito pubblico italiano tocca nel mese di aprile un nuovo picco attestandosi a 1.750,392 miliardi a fronte dei 1.663,250 miliardi registrati nello stesso mese dello scorso anno.

    Lo si legge nel supplemento di finanza pubblica al Bollettino statistico pubblicato oggi da Bankitalia.

    Nel mese di marzo 2009 il debito si era attestato a 1.741,025 miliardi.

    borsaitaliana.it.reuters.com

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    nazionalsindacalista
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    Villa Singola
    00 15/06/2009 18:23
    Re: Debito, Bankitalia: nuovo picco in aprile a 1.750 miliardi
    grella, 15/06/2009 17.53:


    ROMA (Reuters) - Il debito pubblico italiano tocca nel mese di aprile un nuovo picco attestandosi a 1.750,392 miliardi

    Nel mese di marzo 2009 il debito si era attestato a 1.741,025 miliardi.

    borsaitaliana.it.reuters.com




    In un mese l'equivalente di due finanziarie massicce?
    Titanic merdalia...

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    grella
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    00 29/09/2009 17:10
    Pecunia non olet

    Tremonti,meno soldi disonesti fuori


    (ANSA) - ROMA, 29 SET - ''Non credo che la criminalita' si servira' dello scudo fiscale'', ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. ''I capitali criminali o sono in Italia perfettamente sbiancati o continueranno la loro attivita' all'estero'', ha aggiunto.''Grazie allo scudo ci saranno meno capitali di disonesti fuori e un uso piu' onesto di essi per universita', ricerca e sociale'', ha osservato,''e un rimpatrio di capitali piu' diffuso sul territorio e piu' da parte delle imprese''.
    it.biz.yahoo.com

    Giuro non c'ho capito un cpz..........ma che ha detto? qualcuno me lo spiega? [SM=g10303]







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    nazionalsindacalista
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    Villa Singola
    00 29/09/2009 17:20
    Il solito linguaggio politichese senza contenuti ma ammantato di molta ipocrisia...
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    (sylvestro)
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    00 29/12/2009 12:13
    Usare il patrimonio per tagliare il debito pubblico
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    marco---
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    00 14/06/2011 14:57
    Bankitalia, il debito pubblico arriva a quota 1.890 miliardi. Entrate fiscali a +6% (Fonte: ilsole24ore.com - 14/06/2011)

    Nuovo record per lo stock del debito pubblico italiano che, in valori assoluti, tocca ad aprile quota 1890,6 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati elaborati dalla Banca d'Italia e contenuti nel supplemento Finanza Pubblica al Bollettino Statistico dell'Istituto. Rispetto a marzo, quando il debito aveva segnato un decremento a 1868,2 miliardi, c'è stato un rimbalzo di oltre 22 miliardi.

    Cresce il debito degli enti locali
    l supplemento statistico di Bankitalia rivela inoltre il balzo a 114 miliardi il debito pubblico degli enti locali, che sfiora così il record assoluto di 114,040 miliardi toccato lo scorso maggio. Il debito «locale» ha segnato dall'inizio dell'anno una crescita di 3 miliardi, pari al 2,7%, mostrando un trend di crescita superiore al 2,5% segnato dal debito globale delle amministrazioni pubbliche.
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    Entrate fiscali a +6% nei primi quattro mesi del 2011
    Dal documento di Via Nazionale emerge, però, anche il buon andamento delle entrate fiscali nei primi quattro mesi dell'anno. Il gettito, secondo i calcoli dell'istituto di Via Nazionale, al netto dei fondi speciali della riscossione, si è attestato a 111.056 milioni di euro, rispetto ai 104.794 milioni dello spesso periodo del 2010, con un incremento che sfiora il 6% (5,97%). Buono il risultato di aprile: l'incasso è stato di 27,5 miliardi contro i 25,1 miliardi dello stesso mese del 2010.

    Entrate tributarie: Tesoro, in aumento di 6 miliardi nei primi quattro mesi 2011
    Nel primo quadrimestre del 2011, poi, si legge in un comunicato del ministero dell'Economia diffuso oggi, le entrate tributarie sono ammontate a 115,472 miliardi di euro, con un aumento di 6,178 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. Secondo il ministero, tra gennaio e aprile «si registra una tendenza complessiva al riallineamento delle entrate tributarie ai livelli precedenti alla crisi». Nel dettaglio, le imposte dirette sono cresciute complessivamente del 4,6% (+2,64 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2010 mentre le imposte indirette hanno fatto registrare un aumento del 6,8% (+3,538 miliardi di euro) rispetto al primo quadrimestre 2010.

    Tra le imposte indirette bene il gettito Ire
    A sostenere il «buon andamento delle imposte dirette», si legge nella nota del Tesoro, è stato «il gettito Ire che presenta un incremento tendenziale del 4,1% (+2,188 miliardi)». Il gettito delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente (+3,2%) è stato sostenuto tanto dagli aumenti dell'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registrati nel periodo gennaio-marzo 2011, quanto dal rinnovo di alcuni contratti collettivi. Tra le imposte indirette l'Iva «torna ai livelli pre-crisi e mostra un incremento tendenziale del 5,4% (+1,568 miliardi) sostenuto, tanto dal gettito dell'imposta sugli scambi interni (+1,2% pari a +296 milioni di euro), quanto dal gettito dell'imposta sulle importazioni (+30,0% pari a +1,272 miliardi di euro) trainato dall'incremento dei flussi in valore delle importazioni extra-Ue sui quali influisce l'aumento del prezzo del petrolio». Sensibile, tra le imposte indirette, il contributo di una entrata una tantum (+1,259 miliardi), introdotta con la Legge di Stabilità per il 2011 nell'ambito del più generale intervento di semplificazione del trattamento fiscale dei contratti di leasing immobiliare.
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