00 02/05/2008 08:38
Che figura da chiodi

da dgambera

A me a luglio e' capitato il seguente episodio.
Vedo l'annuncio per un immobile che mi interessa, chiamo ed e' un'agenzia. Organizziamo un incontro per le 19.30 della sera: lavoro a 50km da dove vivo, mi sposto coi mezzi pubblici e prendere mezza giornata per andare a vedere qualcosa che sarebbe potuta essere l'ennesima stamberga ai prezzi di una villa in Sardegna non mi andava.
Faccio le corse per arrivare per tempo e ce la facio per le 19.35.
Si presenta un giovane, praticamente un ragazzo.
Scendiamo giu' (di un seminterrato 3/4 fuori terra) e al momento di aprire la porta d'ingresso non si apre: la chiave e' difettosa. Proviamo in tutti i modi, ma nulla.
Allora l'agente decide di chiamare il padrone di casa, il quale dovrebbe abitare in zona.
Telefonino con batteria scarica e gli si spegne.
Propongo l'uso del mio telefonino, ma prima dobbiamo recuperare il numero: smontiamo i due telefonini e mettiamo la scheda dell'agente nel mio, con conseguente insozzamento di tutta la mia rubrica e un nulla di fatto per il nostro scopo, perche' i numeri non ce li ha sulla SIM, ma sul telefono.
Aspettiamo un po' e riproviamo col suo: la batteria regge abbastanza per farci leggere il numero e farlo sul mio telefono.
Nel frattempo sono le 20.20.
Chiamiamo il padrone dell'appartamento: non risponde direttamente lei (era una signora), ma un ragazzo, il figlio o il nipote.
Sento che l'agente comincia a dire frasi del tipo 'ma io ho il cliente qui, gli devo dire di tornare? Ma c'e' sua madre/nonna? Ma lei e' qui in zona?'. Poi dopo un po' sento che dice: 'Si. Per i documenti domani passo. Ah, no. Passate voi? Ah va bene...'.
Dopo un po' non ce l'ho piu' fatta.
Mi sono avvicinato all'agente e gli ho detto: 'Chieda al signore se ha ancora voglia di vendere l'appartamento. Se mi sono sbagliato, chiuda la chiamata che mi sta costando soldi inutilmente. Vi state facendo i cavoli vostri col mio telefono.'
L'agente ha capito e dopo un po' ha chiuso.
A quel punto ho cominciato a dirgli: 'Ma come lavorate? Chiave non funzionante. Telefono non funzionante. Telefonate a spese del cliente, il quale non collabora, come se mi stesse facendo un favore'.
Gli ho restituito il biglietto da visita che mi avevo dato e faccio per risalire in macchina, quando mi suona il telefono: era il tizio con cui parlava prima. Dopo i convenevoli, gli ho detto: 'Ma lei ha ancora voglia di vendere? Allora venga qui e porti la chiave. Se spera che la gente compri senza vedere, sta fresco a pagare ICI sul suo bell'appartamento.'
C'erano con me pure mia moglie e mio suocero, i quali mi hanno dissuaso dal continuare sulla mia linea: alla fine abbiamo visto l'appartamento (e' venuta la signora), ma questa e' un'altra storia.
Quando penso a quest'episodio, penso ancora all'imbarazzo del ragazzo: poraccio. In che situazioni li mettono certi imbecilli.


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Non l'ho raccontata perche' non c'entrava con l'argomento.
Erano 80mq da ristrutturare messi in vendita a 258k (Roma Montemario). Il tempo di fare le presentazioni reciproche con l'agente stavo gia' a 235k senza aver io parlato di soldi.
Dopo la visita prima di cominciare a trattare l'argomento stavo a 220k.
Appena ho aperto bocca e ho detto che visto che si dovevano spendere dei soldi per renderlo abitabile (secondo lui 10-15k, secondo me 40k), gia' ho sentito la cifra 205k: 'Non proponga 205k che la settimana scorsa hanno rifiutato una proposta'. Io gli ho chiaramente detto che non stavo facendo numeri, perche' purtroppo per le mie possibilita' e per le spese che si dovevano fare, avrei dovuto fare un'offerta ben al di sotto dei 200k.

Quell'agente ha continuato a chiamarmi per qualche tempo: sono arrivato a dirgli che avrei potuto offrire 180-185k e non di piu'.

Si trattava di un'eredita' da dividere in tre: due volevano vendere uno no; era un pezzo che ci provavano, ma senza riuscirci.
L'appartamento non era malaccio: c'era solo una stanza che stava meta' interrata, ma aveva una finestra che le dava luce ugualmente.

Tra l'altro con la storia del telefonino, io ho avuto per un bel pezzo il numero della signora in rubrica: avrei potuto chiamarla ed andare in trattativa privata (ovviamente fatta salva l'esclusiva all'agenzia e quant'altro), ma ho pensato che alla fine valeva la pena continuare l'attesa.

L'appartamento l'ho visto in vendita ancora per qualche mese (credo fino a Ottobre-Novembre addirittura): ho richiamato l'agenzia non dicendo chi ero, ma spacciandomi per un cliente interessato che aveva visto l'annuncio e mi e' stato detto che e' stato venduto a 223k (io non ci credo, secondo me sanno che c'e' chi li osserva).

La mia risposta: "Peccato, poteva essere un'affare".
[Modificato da immobiliarista 02/05/2008 08:39]