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Mutui prima casa: aprile 2012, finanziamenti scesi al 49% del valore dell'immobile

31/05/2012



Le percentuali di rifiuto di finanziamento da parte delle banche scendono, perché sono gli Italiani che si arrendono prima.

Da ottobre ad oggi si è ridotto di 11 punti percentuali il divario tra quanto richiesto al momento del preventivo e quanto effettivamente erogato dalle banche.

Analizzando le richieste di preventivo di mutuo registrate ad ottobre 2011 e confrontandole con quelle di aprile 2012 si nota come la differenza fra il finanziamento che i mutuatari vorrebbero e quello che le banche concedono sia passata da 17 punti percentuali a solo 6 punti.

I dati mergono da uno studio condotto da Mutui.it sul mercato dei mutui nell’ultimo semestre.

“Gli italiani che richiedono un mutuo – spiega Lorenzo Bacca, responsabile business unit di Mutui.it – sembrano essere sempre più concreti o, forse, consapevoli della situazione economica.

Il prestito viene concesso per importi contenuti (l’ultima rilevazione indica 121.000 euro come cifra media erogata a fronte di una richiesta media che si attesta sui 125.000 euro) e volti a finanziare una percentuale di valore dell’immobile che resta attorno al 50%”.

Se ci si concentra sulle sole erogazioni di mutui prima casa, lo scenario è più cupo.

Se questa tipologia di finanziamento continua a rappresentare la motivazione principale di tutte le domande di mutuo, arrivando ad aprile al 72% del totale (era al 62% sei mesi prima), nello stesso arco temporale scende leggermente la somma richiesta (-3%): era di 143.000 euro a ottobre 2011, mentre è di 139.000 euro ad aprile 2012.

Di contro, cala notevolmente la cifra media erogata, che passa da 127.000 a 112.000 euro (-13%).

Il rapporto tra la somma erogata e il valore della prima casa che si acquista, di fronte ad un prezzo medio degli immobili che resta costante o si contrae solo in lieve misura, scende quindi ancora, portandoci al preoccupante dato del 49%.

“Siamo, anche per quel che riguarda l’acquisto della prima casa, sotto la soglia psicologica del 50% – continua Bacca – e questo ci dice che oggi, chi vuol comprare la sua prima casa deve aver risparmi per oltre la metà del suo valore.

È un dato preoccupante che ci impone di sperare in una veloce inversione di tendenza”.
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