00 13/07/2012 20:11



In linea con la fase recessiva del ciclo economico, nel periodo 2008-2011, anche l’indice della richiesta di nuovi mutui è rimasto quasi sempre su valori negativi.

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il rialzo del costo del mutui avviatosi alla fine del 2010 e la nuova flessione segnata dall’attività economica ha contribuito all’abbattimento delle richieste.



A questo si aggiunga che ...


L’importo concesso in rapporto a quello richiesto risulta, negli anni della crisi, circa 30 punti percentuali più basso rispetto a quello medio del periodo precedente. Tra il 2004 e il 2007 l’ammontare domandato è aumentato a un tasso medio dell’8,5 per cento; nei quattro anni successivi la crescita media annua è stata pari all’1,3 per cento; al netto delle operazioni di surroga e sostituzione, che nel 2009 e nel 2010 hanno registrato incidenze elevate sulle erogazioni di mutui, la crescita sarebbe stata più debole.



Io l'ultimo passo lo rettificherei dicendo che non è escluso che al netto di surroghe e sostituzioni la crescita potrebbe anche essere stata negativa: peccato che un istituto come Bankitalia non riesca a fornire nemmeno un drill-down a questi livelli. Evidentemente in Italia "non ci meritiamo" report seri e dettagliati.

Aggiungiamo comunque il grafico sull'andamento di quanto esposto nell'ultimo quote.... il calo è davvero drastico



Chiudiamo l'analisi di questi aspetti con questi commenti ....


Tra il biennio 2004-2006 e quello 2008-2010 è aumentata in misura considerevole la quota di nuclei familiari che non hanno ottenuto, in tutto o in parte, il credito richiesto, passata dal 13 al 25 per cento.

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Per contro, la percentuale di coloro che hanno domandato un prestito è diminuita di poco meno di un punto percentuale, dal 5,0 al 4,3 per cento



Ovvero.... praticamente la percentuale di coloro che ha chiesto un mutuo è diminuita di poco, mentre il numero di mutui rifiutati è raddoppiato.