00 14/07/2012 16:11
Banca d'Italia: sempre meno mutui a giovani e immigrati, per le banche sono categorie a rischio

tra il 2008 e il 2011 per i ragazzi flessione del 30% rispetto al quadriennio precedente

I prestiti per acquistare casa sono in forte flessione per tutti: ma va peggio ad extracomunitari ed under 35


È ufficiale. Essere giovani vuol dire appartenere ad una categoria a rischio: almeno per le banche. Crolla il numero di mutui concessi alle famiglie in tempi di crisi (e questo si sapeva) ma stavolta sui certifica che a farne le spese sono soprattutto gli under 35 e i cittadini extracomunitari, più colpiti dalla disoccupazione e quindi considerati dalle banche soggetti più a rischio. È la fotografia di una delle facce della crisi scattata dalla Banca d'Italia in uno dei suoi cosiddetti «occasional papers».

MENO CONTRATTI - Tra il 2008 e il 2011 il numero di mutui concessi dalle banche per l'acquisto della casa è diminuito di oltre il 20% rispetto al quadriennio 2004-2007 e nello stesso periodo il numero totale di contratti stipulati dagli individui con meno di 35 anni è sceso di oltre il 30% rispetto ai quattro anni precedenti. La quota di mutui che fa capo a questa classe di debitori si è ridotta di 5,3 punti percentuali, al 36,4%, e l'età media dei mutuatari è aumentata di un anno, da 37,8 a 38,8 anni.

SELEZIONE - Le banche hanno adottato criteri più selettivi nei confronti della clientela più giovane, considerata più a rischio. L'incidenza delle sofferenze sui mutui erogati dal 2004 al 2007 a mutuatari con meno di 35 anni alla fine del periodo era pari allo 0,54%, a fronte di una media dello 0,49%; per i mutui concessi tra il 2008 e il 2011, è aumentata allo 0,87% (0,71% in media). Dal lato della domanda, spiega la Banca d'Italia, «la richiesta di mutui per l'acquisto di abitazioni da parte dei giovani con meno di 35 anni ha risentito degli effetti della crisi sul mercato del lavoro. La difficile congiuntura economica ha inciso in misura più forte su questa categoria di individui per i quali il tasso di disoccupazione è aumentato di 4,5 punti percentuali dal 2007 al 2010 (a fronte di un aumento di 2,3 punti percentuali per il complesso della popolazione). Tali difficoltà hanno reso i giovani maggiormente dipendenti dal punto di vista finanziario e hanno rafforzato la tendenza, già in atto da tempo, a ritardare l'uscita dalla famiglia di origine per costituirne una propria». Altro elemento che può aver depresso la loro richiesta di mutui, secondo l'istituto di Via Nazionale, è l'effetto «scoraggiamento»: si è registrato infatti «un sensibile incremento del numero dei giovani che non hanno domandato un prestito perchè certi che la loro richiesta non sarebbe stata accolta».

IMMIGRATI - Lo stesso discorso fatto per i giovani si applica, secondo Bankitalia, anche ai clienti originari di Paesi extracomunitari. Nel periodo 2004-2007, questi ultimi rappresentavano l'8,2% del totale dei mutui erogati; negli anni 2008-2011 la quota è scesa al 4,5%, nonostante un progressivo aumento di extracomunitari sul totale dei residenti in Italia. La riduzione ha riguardato in particolare i mutui erogati a clienti provenienti dal Nord Africa. Dal 2004 al 2011 l'importo medio dei mutui concessi è aumentato del 20% in valori nominali, del 5% in termini reali: l'incremento è stato molto più contenuto rispetto a quello registrato nello stesso periodo dalle quotazioni immobiliari. Fra gli anni 2004-2007 e 2008-2011 esso è passato da 134 a 145 mila euro. La crescita media annua nei due periodi ha registrato una decelerazione dal 3,6 all'1,9%. All'aumento dell'importo medio hanno contribuito in particolare i contratti di ammontare più elevato. A fronte di una riduzione del 22% del numero complessivo dei mutui concessi fra i due periodi, quelli di importo maggiore a 150 mila euro sono aumentati del 2%. Per i mutuatari più giovani e quelli provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione Europea, si è registrata non solo una più elevata contrazione del numero di mutui concessi, ma anche una crescita assai più contenuta delle quantità offerte. Per gli under 35 l'importo medio fra il 2008 e il 2011 supera di 8 mila euro quello dei contratti stipulati nel periodo precedente, mentre per la restante clientela la crescita è stata di 12 mila euro. Assai più pronunciato è il divario fra la clientela proveniente da paesi extra-comunitari e i mutuatari dell'Unione Europea, per i quali l'aumento è stato rispettivamente di 3 mila e 12 mila euro.

Redazione Online14 luglio 2012 | 16:10© RIPRODUZIONE RISERVATA