Pegasus@, 18/10/2008 16.26:
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ma gia qualcuno ha detto che la Fiaip non rappresenta bene i suoi associati...qui mi fermo..
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Pega
Pegasus mi permetto di segnalare questa intervista su prendiCasa.it di Bologna ad una vostra A.I., anche se sarebbe la tua zona di competenza.
(pagina 60)
sabato 18 ottobre 2008 - n° 37
Intervista
A Bologna ripartono le locazioni
di Paola Benedetta Manca
Molti preferiscono stare alla finestra prima di acquistare e spendere qualcosa in più affittando per qualche anno. In attesa di tempi migliori e di un quadro generale più chiaro. Monia Lurenti, dell'Agenzia Immobiliare Leli, parla con prendicasa.it
L'Agenzia Immobiliare Leli opera sul territorio di Monte San Pietro e comuni limitrofi da 30 anni, ed è una delle prime agenzie d'intermediazione professionale sorte nella provincia di Bologna. Fondata dal suo titolare, Virginio Marzari, col marchio di "Calderino Vendesi", si è caratterizzata per un'attenzione particolare alla relazione con la clientela basata soprattutto sulla fiducia reciproca e su pochi formalismi burocratici. "Marzari", spiega Monia Lurenti, da oltre 10 anni agente immobiliare all'agenzia Leli, è stato il primo mediatore di Monte San Pietro. Praticamente ha contribuito a far costruire e vendere tutte le case che sono sorte in questi tre decenni". Oggi l'agenzia, a prevalente conduzione familiare, si avvale dell'intervento di collaboratori professionali, tutti associati alta Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip), nonché della consulenza di esperti nei vari aspetti collegati alla compravendita immobiliare: tecnici, amministrativi, legali, notarili e creditizi. "Abbiamo anche una seconda agenzia a Bologna città, in Sant'Isaia. Questa nuova apertura", racconta Monia, "risale al gennaio 2007. L'dea era di portare la nostra esperienza al di fuori del territorio in cui è cresciuta, cercando di introdurre anche nel contesto urbano le nostre caratteristiche salienti: serietà, affidabilità e rapporti personali basati sulla fiducia anziché su obblighi e vincoli. La presenza a Bologna crea anche una sorta di ponte naturale per rispondere alle esigenze di quanti desiderano lasciare la città per scegliere la collina e, ovviamente, viceversa. È questo un fenomeno in crescita, anche se risente dell'attuale momento di stagnazione del mercato".
Una doppia anima, in provincia e nel cuore del capoluogo. Che differenze riscontrale nei due contesti della vostra attività?
La differenza è netta: a Bologna c'è maggiore velocità anche nelle trattative. La gente ha più fretta. Certo sembra avere le idee più chiare. In collina, invece, magari anche perché l'offerta di immobili è maggiore, si tende a vedere tutto. E le trattative si allungano.
Magari in questo anche il rapporto personale tra agente e cliente ha un ruolo?
Certamente sì, qui ci conosciamo tutti, anche se devo dire che in genere si tende a diventare un po'amici con tutta la clientela. Si cerca di dare comunque importanza al apporto interpersonale.
Dal vostro doppio osservatorio, quale le sembra la situazione dei mercato immobiliare?
Indubbiamente c'è flessone. Le trattative rallentano e i prezzi tendono a scendere. In molte occasioni ci troviamo a dover disilludere chi mette in vendita il proprio immobile dalla prospettiva di grandi guadagni. Questo non vuoi dire svendere ma, semmai, attenersi con pragmatismo a valori di mercato. In collina ci capita anche il contrario, cioè che sia lo stesso cliente a sollecitarci ad abbassare il prezzo perché ha voglia di vendere. Intanto, però, riprende quota il settore della locazione. Molti preferiscono stare a guardare prima di acquistare e spendere qualcosa in più, affittando per qualche anno, in attesa dì tempi migliori e di un quadro finalmente più definito.
Quanto alla locazione, collina e città rispondono allo stesso modo?
Assolutamente no: il mercato di Bologna risente comunque della presenza dell'università che in molti casi spinge anche verso l'acquisto.
In generale, è ottimista o pessimista?
Né l'uno né l'altro: direi realista È una fase che passerà, ma ci vorrà almeno un anno. Risentiamo della difficoltà delle banche a concedere mutui e dell'apprensione dei clienti nel sottoscriverli. Qualche anno fa era molto diverso: veniva finanziato anche ben più del 100% del valore dell'immobile. Oggi senza una buona base di liquidità non ci si può neppure mettere alla ricerca. Ma, come ogni fase, anche questa sarà supera.
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EDIT: Oops, corretta una frase ripetuta.
[Modificato da fabio_c 20/10/2008 14:37]