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Immobili, mercato ancora difficile nel 2013, primi mesi deboli (Fonte: borsaitaliana.it.reuters.com - 20/05/2013)

MILANO (Reuters) - Il 2013 sarà un altro anno difficile per il mercato immobiliare italiano, che non dà per ora segnali di inversione di tendenza.

E' la lettura, concorde, dell'ufficio studi Gabetti e di quello di Casa.it che hanno pubblicato due diverse analisi.

Gabetti prevede per quest'anno una "stabilizzazione in termini di volumi scambiati, solo con lievi cali rispetto al 2012" dopo il crollo di compravendite di oltre il 25% registrato lo scorso anno. Sui prezzi, la società si aspetta una lieve flessione per le grandi città e una maggiore variabilità per i capoluoghi secondari dopo che nel secondo semestre del 2012 i valori sono scesi in media del 3,7% nelle città più importanti.

Analizzando i dati sul 2012, Gabetti sottolinea come il calo dei prezzi non sia stato sufficiente per far ripartire le compravendite, complice anche la stretta creditizia che ha colpito le famiglie. Questo ha determinando l'esclusione dal mercato dell'acquisto una fetta consistente di domanda: secondo le stime del Censis - ricorda lo studio - circa 907.000 famiglie hanno espresso l'intenzione di acquistare un immobile nel 2012; considerando le 444.000 compravendite residenziali concluse nell'anno, il tasso di realizzazione si attesta a poco meno del 50%.

Il centro studi di Casa.it ha pubblicato invece la prima nota congiunturale sul mercato residenziale del 2013, dalla quale emerge che dopo qualche piccolo segnale positivo fra gennaio e febbraio, a fine aprile i prezzi di vendita, in media, sono tornati a scendere dell'1,3% rispetto al termine del 2012. Il calo medio in Italia negli ultimi cinque anni è stato del 23,3%.

Casa.it ha elaborato anche un nuovo indicatore, che ha chiamato KMP (Key Market Price), che esprime il punto di incontro ideale tra domanda e offerta. Emerge che la forbice tra i prezzi medi richiesti e prezzi offerti è del 18,5%. L'offerta di immobili in vendita è cresciuta del 4,5%, la domanda è scesa in media, a livello nazionale, dello 0,8%.
[Modificato da marco--- 21/05/2013 08:58]