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La prova del repricing: di quanto sono scesi i prezzi delle case? (Fonte: idealista.it - 28/12/2012)

Nel 2012 gli italiani hanno dovuto fare i conti con un'evidenza: i prezzi delle abitazioni stanno scendendo. Il movimento verso il basso è cominciato in sordina, ma negli ultimi mesi si è accelerato in modo notevole. Rotto il tabú e avviato il processo, la domanda è: quando toccheranno terra e quale sarà la differenza rispetto agli anni del boom?

In realtà i prezzi delle abitazioni in italia non stavano aumentando già dal 2008, che è un modo come un altro, calcolando l'inflazione, per dire che stavano scendendo di un 3% l'anno. Ma a vedere i listini fermi, la sensazione generale era di calma e tutt'al più si poteva puntare su una trattativa discreta e serrata.

Nel mese di febbraio noi di idealista abbiamo avvertito il primo forte movimento, con un record di sconti tra gli immobili messi vendita sul nostro portale. Il sintomo era chiaro: chi voleva concludere in fratta la transazione, doveva rivedere il prezzo. L'arrivo dell'imu e la voglia di vendere, prima di esporsi a una lenta erosione dei prezzi, ha spinto i proprietari più disposti a farlo a puntare tutto sulla carta del prezzo.

Chi doveva vendere in fretta ha fatto bene ad anticiparsi sugli altri, perché una volta capito l'importo dell'imu e la gravità della crisi, il panorama era tristemente chiaro: pochi mutui, tempi di attesa eterni per vendere, spese e tasse in abbondanza.

Ecco dunque che con l'estate il numero di sconti si è andato ingrossando di mese in mese, con importi sempre più decisi. Non tutti i proprietari hanno seguito questa strada, naturalmente, perché non tutti hanno fretta di vendere, ma soprattutto perché il mercato si sta dividendo tra immobili facilmente vendibili e immobili che, per un eccesso di offerta nella zona o per una qualità medio-bassa non trovano compratori ai prezzi richiesti.

Una cosa è certa: le case con un prezzo realistico, rispetto alle variabili in atto (mutui, stipendi, zona/qualità) si vendono, le altre restano al palo. In questo quadro molto frammentato stabilire di quando sono scesi effettivamente i prezzi non è facile. Alcune statistiche parlano di cali con punte fino al 25%, a seconda delle città. nei capoluoghi di regione è plausibile che le diminuzioni si attestino attorno al 5-10%.