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Immobili e repricing, le 10 città dove i prezzi sono calati di più (tabella) (Fonte: idealista.it - 17/09/2013)

In un anno segnato da compravendite a picco, recessione e tassazione alle stelle, l'unica soluzione per tanti proprietari che hanno urgenza di vendere il proprio immobile è stata quella di abbassare i prezzi. Ecco una rassegna delle città che hanno risentito maggiormente del rallentamento del mercato nell'ultimo anno.

1 – Perugia non attrae più gli investitori come negli anni del boom. Complice il calo delle iscrizioni all’università e l’imu le case non si comprano più, e l’euro forte scoraggia gli stranieri. Fioccano le occasioni nel centro storico, la discesa dei prezzi si è attenuata nel secondo quarter.

2 – Terni i consumatori fanno i conti con minori disponibilità di capitale e minori possibilità di accesso ai mutui, ma soprattutto con la paura e la preoccuapazione per il futuro di una città che si reggeva sull’industria chimica e siderurgica in fase di costante contrazione.

3 - Novara non c’è riscontro tra richiesta e offerta sugli immobili già esistenti, una forbice che varia tra il 15 e il 20%. La città sta sofferendo un momento difficile sul fronte occupazionale dal momento che industria e agricoltura segnano il passo. Il residenziale medio ha subito il maggiore impatto, meglio va il centro e l’ultrapopolare, tanti anche gli immobili all’asta in città.

4 – Brescia manca all’appello un’intera fetta di mercato costituita da immigrati e da giovani coppie, i più colpiti dalla crisi. I prezzi in città sono scesi e i venditori segnalano ampi margini di trattativa. l’interesse infatti c’è, ma manca il credito. in crescita le vendite a riscatto.

5 – Sassari tutto fermo dalle parti della sardegna con prezzi a picco un alto stock di invenduto. Pur di riattivare le compravendite ci si inventa permute e affitto programmato, mentre per il mercato delle seconde case si spera nel piano casa.

6 – Roma la capitale è tra i grandi mercati quello che soffre di più, come testimonia l’ulteriore calo del 2,9% dell’ultimo quarter. Calano tutti i quartieri rivalutati in eccesso, da nomentano san-lorenzo al centro storico passando per i quartieri di maggior pregio, tutti con cali a due cifre rispetto all’estate scorsa che testimoniano la bolla silente del mercato capitolino.

7 – Vicenza vive la crisi della piccola e media impresa con imprese che delocalizzano, la fuga di capitali all’estero, e meno investimenti nel mattone. Per questo la domanda è in forte calo e neanche la richiesta di alloggi per le famiglie dei dipendenti della nuova base americana ederle 2 ha prodotto la ripresa sperata per mancanza di tipologie adeguate alle richieste delle famiglie. Per adesso si può parlare di un’occasione mancata.

8 – Ferrara sembra evere smaltito l’effetto sisma, ma il mercato premia solo quei proprietari davvero intenzionati a vendere adeguando i prezzi alla domanda. Per questo i valori nel centro emiliano sono in chiaro trend negativo e lo sconto al momento dell’acquisto può arrivare al 20%. Qualche segnale positivo arriva dalle banche che hanno ripreso a erogare mutui.

9 - Livorno il mercato ristagna soprattutto nella fascia media. ad essere più colpite le famiglie, infatti il mercato fermo è quello tipicamente di sostituzione, trilocali e quadrilocali. Per risparimare si opta per i bilocali, le richieste non mancano per gli immobili di fascia alta.

10 - Prato terminata la “corsa all’oro” che tra il 2002-2008 aveva provocato un’impennata dei prezzi incontrollata, si assiste a fenomeni di riflusso con una contrazione dei valori a velocità maggiore rispetto ad altre città della toscana. non manca l’interesse per la casa di proprietà, ma mentre prima c’erano 10 persone che cercavano casa, ora sono diventate 5, a fronte di un’offerta decisamente più elevata, per questo i prezzi sono destinati a scendere ancora.
[Modificato da marco--- 08/01/2015 23:21]