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Mettendo da parte le sciocchezze scritte nelle ultime righe che ipotizzano segnali di ripresa o forti risalite. [SM=g6963]
Crisi mercato immobiliare, Piacenza regge. Ma si fugge da via Roma e via Dante (Fonte: piacenza24.eu - 26/04/2013)

Piacenza -

I prezzi ridotti degli immobili ampliano il bacino dei potenziali compratori. Ma il problema dell'accesso al credito pesa come un macigno e ostacola la ripresa del settore.

Quello dell'accesso al credito resta il problema principale di un mercato immobiliare che tarda a ridecollare. I numeri della crisi parlano di una perdita complessiva degli immobili dal 2007 ad oggi di circa il 25% del loro valore. E basta considerare che l'80% dei potenziali acquirenti dichiara di voler servirsi del mutuo per coprire la totalità o una larga parte del costo della casa, per capire quanto il rapporto tra banche e privati sia determinante nel settore.

“Le caratteristiche richieste dalle banche a chi vuole aprire un mutuo sono molto rigide – spiega Stefano Biaggi, titolare di Tecnocasa. Non bastano garanzie sul patrimonio e sulla basta paga, oggi si fanno verifiche anche sulla solidità dell'azienda per cui si lavora, con tempistiche a volte superiori ai 3 mesi”.

Il 2012 è stato l'annus horribilis a livello nazionale (che ha fatto registrare un ribasso in doppia cifra), ma Piacenza ha complessivamente retto bene (-6,7%) , mantenendo una discreta dinamicità del mercato, favorita da due fattori: la disponibilità dei proprietari ad abbassare il prezzo delle proprie abitazioni in vendita (fino al 12%) e, per gli investitori, la concezione della casa come bene rifugio. “Chi compra per investimento cerca una redditività annua tra il 5% e il 7% - continua Biaggi- e rivolge la sua attenzione soprattutto verso immobili nuovi e dalla metratura contenuta che, con una rendita catastale bassa, permettono di mantenere altrettanto basso il costo dell'Imu ”. A grande richiesta dunque, bilocali e trilocali in linea con le ultime innovazioni nel campo del risparmio energetico. L'introduzione delle nuove normative europee per l'adeguamento di impianti elettrici e certificazione energetica ha fatto quel che ci si aspettava: indurre una percezione di inadeguatezza e obsolescenza riguardo le case costruite nel passato e favorire così la compravendita nel nuovo, a beneficio di imprese edili e lavoratori del settore. “Oggi assistiamo a un incremento di interesse per il nuovo perché si differenzia nettamente dalle abitazioni costruite anche solo negli ultimi dieci anni – prosegue Biaggi - Laddove il costruttore è riuscito a edificare in classe energetica A o B, riuscendo a contenere i costi, ha certamente fatto centro, nonostante il settore sia, sulla carta, in crisi. Questo accade perché chi riesce ad acquistare oggi ha esigenze maggiori rispetto al passato: cerca qualità, innovazione e convenienza”.

Che dire invece della collocazione geografica delle abitazioni più richieste? A Piacenza è fuga dall'estrema periferia, dalla Stazione e dal quartiere Roma. Ma soffre anche la zona di Viale Dante, per la presenza di diverse palazzine costruite negli anni '60 e spesso prive di garage e ascensore.

“Diminuiti i prezzi delle abitazioni in città, è aumentato il bacino dei potenziali acquirenti e dunque di coloro che cercano di trasferirsi dall'estrema periferia per avvicinarsi al centro. É un fenomeno noto”.

Non restava dunque che chiedere una previsione sul futuro del mercato immobiliare. “Difficile che si possa assistere a un'inversione di rotta già a partire da quest'anno -conclude Biaggi. Le stime parlano di un ulteriore decremento dei prezzi attorno al 4-6%. Ma siamo in una fase di assestamento, con timidi segnali di ripresa. Solitamente, a una fase di crisi così prolungata segue una forte risalita”.
[Modificato da marco--- 26/04/2013 14:39]