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Più case sul mercato: prezzi giù del 20% e trattative più elastiche (Fonte: bergamonews.it - 16/05/2013)

È un mercato dinamico, in continua evoluzione quello fotografato dal rapporto Fiap sull’andamento del mercato immobiliare che fa un’analisi sul 2012 e qualche previsione per il 2013. Il report è stato realizzato con il contributo di oltre 100 agenti immobiliari professionali iscritti a Fiaip Bergamo e considera 43 quartieri della città e i 244 comuni della provincia orobica.

“Siamo di fronte ad un mercato immobiliare dinamico, che offre da una parte molti immobili in vendita e dall’altra registra un aumento della richiesta di case – afferma Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo –. Da cinque anni assistiamo ad un calo dei prezzi medi delle compravendite e così è anche per il 2012, ma registriamo anche un calo dei prezzi del 19,75% per le abitazioni, del 33,57% per il settore commerciale, del 33,86% per gli uffici e del 24,5% per i capannoni. Di fronte a questi cali notiamo una maggiore disponibilità di chi vende a trattare, a scendere dal prezzo annunciato inizialmente, per riuscire a chiudere la compravendita”.

Chi compra cosa cerca? “È in calo l’interesse per le abitazioni nuove o ristrutturate, anche se insieme fanno ancora il 52,61% del reale venduto – afferma Olivati – a favore degli alloggi usati in buono stato, pari al 37,57% delle transazioni residenziali, mentre si consolida la nicchia, del 10%, il mercato degli immobili da ristrutturare”. Il tempo medio di vendita degli immobili ad uso abitativo si attesta tra i 3 e i sei mesi per il 30% e tra i 6 e i 9 mesi per il 39,25%.

“Segno che è in corso un processo di autoregolamentazione del mercato che premia il calo dei prezzi di richiesta e i proprietari che lo capiscono primo sono i più veloci a vendere” osserva Roberto Boffelli che con Antonino Chiarini, Salvatore Ranucci e Roberto Tassetti compone l’Osservatorio scientifico della Fiaip Bergamo. “Sale la quota pari al 25,25% di chi compra esclusivamente con mezzi propri, mentre si conferma seppure in lieve flessione, 40, 88%, quella di chi permuta il suo vecchio alloggio – aggiunge Antonino Chiarini – segno che nel mattone sta la ricchezza dei bergamaschi e la loro opportunità a trovare una soluzione residenziale migliore. Nel segmento degli acquirenti extracomunitari, la quota di chi compra casa con il mutuo si assesta al 77,5%”.

LOCAZIONI

Anche il mercato delle locazioni in Bergamasca registra nel 2012 un ridimensionamento generalizzato dei prezzi: si tratta di una flessione del 13,13% per il comparto residenziale, mentre la diminuzione dei canoni è in forte discesa – fino al 30% - per il commerciale, seguito dal -20,83% degli uffici e del -23,33% dei capannoni.

AREA DEGLI OSPEDALI RIUNITI

Secondo Giuliano Olivati il 2013 è del disincanto, con proprietari che sono più elastici nelle trattative per la vendita di immobili se vogliono chiudere la compravendita. “La scelta che oggi hanno oggi i proprietari non è tra vendere e svendere – osserva Olivati – ma tra vendere e non-vendere: se ne stanno accorgendo, tra gli altri, anche il Comune di Bergamo e Infrastrutture Lombarde che non riescono a vendere l’area degli ospedali riuniti nonostante il secondo esperimento d’asta. Anche qui è riecheggiato il mantra “non vogliamo svendere”. Anche qui, se non si vuole adeguare il prezzo di richiesta al prezzo di mercato corrente, l’alternativa è non-vendere, e ripensare l’area destinandola ad una funzione pubblica (trovando i soldi per riqualificarla e rilanciarla”.