Ho deciso: provo a fare l'offertaccia!

Ieri sono tornata a vedere la casa.
L'AI mi ha detto che i proprietari hanno molta fretta di concludere e anche se il prezzo è poco trattabile mi ha invitato a fare comunque un'offerta, facendomi capire che ci avrebbe pensato lui a convincerli, eventualmente "ritoccando" la commissione d'agenzia.

Dovrei essere al settimo cielo, invece ho paure e inquietudini che non mi spiego... E' vero che avvicinandosi ai propri sogni si ha paura, è naturale, ma non so se è solo questo.

Da un po' di tempo nel recarmi al lavoro cambio percorso per poter passare davanti al palazzo; e ho sensazioni ambivalenti. Guardo in alto verso l'ultimo piano e penso: "che bella casa, che figata sarebbe abitare lassù"; ma poi sento spirare dalle pietre e tutto intorno un'aria vagamente sinistra... Mi dico: vabbè, è proprio la zona di p.zza Vittorio ad essere un po' sinistra/esoterica di suo...
Però ieri affacciandomi al balcone ho avuto un senso di vertigine, quando normalmente l'altitudine non mi dà fastidio. Le pareti (massicce, trattandosi di casa dell'800) mi parevano come di carta, trasmettendo un senso di precario, di fragilità della struttura . Eppure il palazzo è ristrutturato, non ci sono crepe nè interne nè esterne, nè sulla rampa delle scale. Ho ispezionato tutto con molta attenzione... La casa mi è parsa piccola, pur essendo 80mq, e il soffitto vagamente opprimente... (certo gli ultimi piani costruiti in quel periodo non superano i 3 metri, ma non si possono definire bassi. Insomma, un'altezza normale...) Sarà forse il fatto che la proprietaria è morta da poco là dentro, non lo so...

Qualcuno potrebbe dire che in faccende come l'acquisto di una casa non si dovrebbe dare retta ad istanze irrazionali... Eppure spesso questo genere di sensazioni si rivelano veritiere.
Mah, non so che fare.
Devo riflettere per bene e indagare le ragioni. Intanto mi faccio dare tutte le carte relative all'appartamento e al palazzo per accertarmi che sia tutto a posto. A volte certe sensazioni rappresentano degli "avvertimenti".
Perdonate il vaneggiamento.