00 20/10/2010 16:47
BANCHE

Abi, sofferenze in aumento del 40,7%

Gli impieghi tornano sopra il 4%

I crediti in rosso delle banche superano i 71 miliardi di euro, ma per i prossimi mesi si attende un rallentamento del tasso di crescita. Prestiti alle famiglie +3,3%. Decelera la raccolta

ROMA - Continuano a crescere le sofferenze nette delle banche italiane: ad agosto, emerge dal rapporto mensile dell'Abi, sono arrivate a 41 miliardi di euro, con un aumento di 515 milioni rispetto a luglio 2010 e di quasi 12 miliardi rispetto ad agosto 2009 (+40,7% annuo). Mentre le sofferenze lorde sono risultate pari a 71,2 miliardi di euro, circa 1,1 miliardi in più rispetto a luglio 2010. In aumento il rapporto tra sofferenze al netto delle svalutazioni e impieghi totali, che si è collocato al 2,21% dall'1,68% di agosto 2009.

Nonostante la crescita delle sofferenze prosegua ininterrotta dall'agosto del 2008, gli analisti dell'Associazione bancaria si attendono un rallentamento: "Si iniziano a cogliere segnali secondo i quali il tasso di incremento tende a ridursi", osservano infatti.

Nel mese di settembre l'Abi osserva inoltre che per la prima volta dal gennaio 2009 gli impieghi tornano a segnare un tasso di crescita attorno al 4%, mentre anche i finanziamenti a breve termine registrano un andamento positivo seppure di pochissimo (+0,3%) che si confronta con un tasso di crescita negativo del 2,9% del mese di agosto, ma se confermato nel prossimo mese potrebbe dimostrare un'inversione di tendenza.

In particolare, a settembre i prestiti bancari al settore privato crescono del 4,1%, che si confronta con il 3,6% di agosto 2010, e l'1,3% un anno prima, mentre l'ammontare dei prestiti raggiunge i 1.650 miliardi di euro. Il flusso netto di nuovi prestiti è stato di 64 miliardi di euro. I prestiti
a famiglie e società non finanziarie sono stati 1.448 miliardi di euro (+3,3%).

Sul fronte della raccolta il mercato appare in decelerazione, con un tasso di crescita del 6,4% contro l'8,3% di agosto, mentre crescono del 39% le operazioni di pronto/termine (+44,7% ad agosto). I tassi di interesse mostrano un ulteriore flessione per quelli sui depositi che passano allo 0,65% dal precedente 0,78%, mentre il tasso medio ponderato registra l'1,44% contro l'1,42% di agosto.

Il tasso medio ponderato sugli impieghi registra invece il 3,65%, contro il 3,59% del mese precedente. Stabile quello per l'acquisto di abitazioni al 2,65% come media tra i tassi d'interesse 'fissi' e 'variabili'. Il differenziale è pari a 221 punti base, 4 punti base al di sotto del valore di settembre 2009, come risultante di un tasso attivo medio del 3,59% e dell'1,44% del costo medio della raccolta.

(20 ottobre 2010)
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