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Fiscalità e tasse sugli immobili

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    (sylvestro)
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    marco---
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    00 27/06/2013 09:57
    Catasto, conta la superficie degli immobili (Fonte: italiaoggi.it - di Sergio Trovato - 26/06/2013)

    Il catasto del futuro si baserà sulla superficie degli immobili e non più sui vani. Ai fabbricati verranno attribuiti valori patrimoniali e rendite più in linea con i valori di mercato, tenuto conto anche delle loro destinazioni. Sono alcuni dei principi contenuti nell'articolo 2 della delega fiscale che prevede nuovi criteri di determinazione delle rendite catastali per renderle più coerenti con le caratteristiche strutturali degli immobili. Inoltre, i provvedimenti catastali dovranno essere portati a conoscenza dei contribuenti in tempi brevi, anche attraverso strumenti telematici. Nell'operazione di riordino del sistema catastale sono coinvolti anche i comuni, che per gli immobili siti sul loro territorio possono dare un contributo per determinarne il valore patrimoniale e la rendita.

    La riforma del catasto, dunque, consentirà in futuro di correggere le sperequazioni insite nelle attuali rendite. L'aggiornamento, però, non può prescindere da un'attenta analisi dei valori di mercato dei fabbricati e dalla loro continua evoluzione. Naturalmente, i valori di riferimento possono variare nei diversi ambiti territoriali. Va poi tenuto conto delle destinazioni degli immobili, in quanto dal loro uso derivano delle conseguenze sui criteri di stima che devono essere applicati per determinarne i valori.

    L'articolo 2 stabilisce criteri e parametri diversi per le unità immobiliari a destinazione ordinaria (categorie catastali A, B e C) e per quelli a destinazione speciale (categoria D). La novità è che per gli immobili a destinazione ordinaria nel processo estimativo deve essere utilizzato come parametro il metro quadrato. Quindi, quello che conta è la superficie dell'immobile e non più il vano catastale. E per determinare il valore del fabbricato le statistiche alle quali si deve fare ricorso, in base alla norma, devono esprimere la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale. Invece, per gli immobili a destinazione speciale la valutazione dovrà essere fatta attraverso la stima diretta. Qualora non sia possibile fare riferimento al valore di mercato, va utilizzato il criterio del costo per gli immobili strumentali o quello reddituale, se la redditività costituisce l'aspetto prevalente. Mentre, per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico e artistico va tenuto conto dei gravosi oneri di manutenzione e conservazione, nonché dei complessi vincoli legislativi di destinazione, utilizzo, circolazione e restauro che gravano su questi beni.

    Pertanto, nella determinazione della rendita è necessario utilizzare dati statistici che siano in grado di esprimere la relazione tra i redditi da locazione medi, qualora sussistano dati consolidati sul mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni. In mancanza di dati rappresentativi relativi alle locazioni, sarà necessario fare ricorso all'applicazione ai valori patrimoniali di specifici saggi di redditività desumibili dal mercato, riferibili a un periodo temporale triennale.

    Nel processo di riforma sono coinvolti a pieno titolo i comuni. Il legislatore ritiene che sia di fondamentale importanza la collaborazione tra Agenzia delle entrate, comuni e professionisti. Non caso l'articolo 2 prevede l'impiego mediante apposite convenzioni, per le rilevazioni, di tecnici indicati dagli ordini professionali. Naturalmente, spetta all'Agenzia il compito di garantire, a livello nazionale, l'uniformità e la qualità dei processi e di monitorare le attività di rilevazione, valutando la coerenza dei valori e dei redditi nei vari ambiti territoriali.

    Considerato che la finalità della riforma è anche quella di garantire una maggiore equità fiscale nel settore immobiliare, uno dei principi che deve essere osservato è che la revisione delle rendite non deve comportare un aumento della pressione fiscale. La norma impone infatti una riduzione delle aliquote, in particolar modo per le imposte che gravano sui trasferimenti immobiliari. Lo stesso problema si pone anche per l'Imu.

    Al fine di tutelare il contribuente, infine, la proposta di legge delega impone di utilizzare adeguati strumenti di comunicazione per portare a conoscenza degli intestatari catastali le nuove rendite, in aggiunta alla notifica mediante affissione all'albo pretorio. Vanno utilizzati anche mezzi di trasmissione telematica delle rendite catastali. Non a caso è prevista una deroga alle disposizioni che regolano oggi il procedimento di notifica dei provvedimenti attributivi o modificativi della rendita catastale disciplinato dall'articolo 74 della legge 342/2000. Questa norma stabilisce che le rendite debbano essere notificate al possessore dell'immobile, se lo stesso è un soggetto diverso dall'intestatario della partita catastale, prima di procedere all'emanazione degli avvisi di accertamento fiscali.
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    Post: 8.592
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    00 30/08/2013 07:15
    Torna l’Irpef sulle case sfitte
    Torna l’Irpef sulle case sfitte (Fonte: italiaoggi.it - Di Valerio Stroppa - 30/08/2013)

    Torna l’imponibilità parziale ai fini Irpef per la rendita delle case sfitte e dei terreni non affittati, in misura del 50% con effetto già per il corrente anno. È quanto prevede la bozza di decreto-legge varata mercoledì dal consiglio dei ministri in materia di imposizione immobiliare (si veda ItaliaOggi di ieri). La disposizione scatta retroattivamente, impattando sulle persone fisiche con decorrenza 1° gennaio 2013. Lo schema di decreto approvato dal governo novella l’articolo 8, comma 1 del dlgs n. 23/2011. Tale disposizione stabilisce una “sostituzione perfetta” tra diverse imposte: da un lato l’Imu, dall’altro l’Ici e l’Irpef per gli immobili sfitti. La modifica apportata dal dl fa venir meno quest’ultimo riferimento: sia il reddito dominicale dei terreni non affittati sia il reddito figurativo dei fabbricati non locati assoggettati a Imu saranno imponibili al 50%. Viene quindi corretta l’asimmetria nel trattamento fiscale degli immobili a disposizione (esenti Irpef) e degli immobili locati (tassati Irpef). Seconde e terze case sfitte, oltre a pagare l’Imu vedranno la propria rendita assumere rilevanza per metà ai fini dell’Irpef e delle relative addizionali comunali e regionali.
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    Post: 8.592
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    00 21/12/2013 10:19
    Imposte legate all'acquisto di un immobile: cosa cambia dal 1° gennaio 2014
    Rivoluzione fiscale: come cambia l'acquisto di una casa dal primo gennaio 2014 (Fonte: idealista.it - 09/10/2013)

    Il governo più pericolante della storia d'italia va avanti contro vento e maree e zitto zitto interviene e legifera su tutto ciò che può. E' il caso delle imposte legate all'acquisto di un immobile, che dal primo gennaio 2014 vivranno una vera e propria rivoluzione. Per qualcuno comprare casa sarà più economico, per altri più caro: ecco cosa succederà.
    Il nuovo quadro impositivo, che regola l'imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale, sarà completamente diverso. I beneficiati saranno soprattutto coloro che compreranno una prima o una seconda casa da privato, mentre più care saranno le transazioni in cui la controparte è un'impresa.
    Quando ci riferiamo a privato, rientrano ovviamente anche le compravendite effettuate tramite agenzia, in cui il proprietario non è però un'impresa.
    Le novità sulla tassazione delle transazioni immobiliari dal 1º gennaio 2014.

    Prima casa venduta da privato (1.236 euro di risparmio ogni 100.000 euro di valore imponibile):

    Registro: dal 3 al 2%

    Ipotecaria: da 168 a 50 euro

    Catastale: da 168 a 50 euro

    Seconda casa venduta da privato (900 euro di risparmio ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    Registro: dal 7 al 9%

    Ipotecaria: da 2.000 a 50 euro

    Catastale: da 1.000 a 50 euro

    Ufficio/fabbricato strumentale venduti da privato --> le variazioni sono le stesse della seconda casa.

    Ufficio acquistato da onlus a un privato (aumento di 8.596 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    Registro: dal da 168 euro al 9% (9.000 euro)

    Ipotecaria: da 168 a 50 euro

    Catastale: da 168 a 50 euro

    Terreno edificale venduto da privato (risparmio 1.900 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    Registro: dall'8 al 9%

    Ipotecaria: da 2.000 a 50 euro

    Catastale: da 1.000 a 50 euro

    Terreno agricolo venduto da privato (risparmio di 8.900 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    Registro: dal 15 al 9%

    Ipotecaria: da 2.000 a 50 euro

    Catastale: da 1.000 a 50 euro

    Edificio storico artistico venduto da privato non prima casa (aumento di 3.100 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    Registro: dal 3 al 9%

    Ipotecaria: da 2.000 a 50 euro

    Catastale: da 1.000 a 50 euro

    Seconda casa venduta da impresa (aumento di 96 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    IVA: resta al 10%

    Registro: da 168 a 200 euro

    Ipotecaria: da 168 a 200 euro

    Catastale: da 168 a 200 euro

    Prima casa venduta da impresa (aumento di 96 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    IVA: resta al 4%

    Registro: da 168 a 200 euro

    Ipotecaria: da 168 a 200 euro

    Catastale: da 168 a 200 euro

    Terreno edificabile venduto da impresa (aumento di 96 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    IVA: resta al 21%

    Registro: da 168 a 200 euro

    Ipotecaria: da 168 a 200 euro

    Catastale: da 168 a 200 euro

    Capannone venduto da impresa (diminuzione di 3.568 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile)

    IVA: resta al 21%

    Registro: da 168 a 200 euro

    Ipotecaria: da 3.000 a 200 euro

    Catastale: da 1.000 a 200 euro
    [Modificato da marco--- 21/12/2013 10:21]
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    Post: 8.592
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    00 13/04/2014 09:07
    Ringraziando fede49 per questa segnalazione.

    Inferno Immobiliare 2014 ( Nuovo Record Assoluto di Tasse) (Fonte: rischiocalcolato.it - di FunnyKing - 12/04/2014)

    Un click qui per ingrandire.
    [Modificato da marco--- 13/04/2014 09:09]
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    Post: 8.592
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    00 05/05/2014 11:41
    Tasi: la nuova IMU
    Ritorna l’Imu. Ed è peggio (Fonte: di Marino Longoni - 05/05/2014)

    L’Imu sulla prima casa, messa da parte (ma solo parzialmente) nel 2013 è tornata sotto falso nome. Per vendicarsi . La Tasi e le altre imposte sugli immobili saranno infatti dal 2014, per la maggior parte dei contribuenti, più pesanti e più ostiche di tutte quelle sperimentate fino ad oggi. Se l’obiettivo era quello di ridurre le impose sul mattone, anche per rilanciare un settore, quello immobiliare, ormai in coma profondo, il risultato di venti mesi di discussioni parlamentari e di produzione normativa incontrollata è desolante. Le imposte aumenteranno. E la confusione normativa sta superando ogni limite di umana sopportazione. Tanto che ora i contribuenti dovranno addirittura sobbarcarsi l’onere di controllare il 31 maggio il sito del comune di appartenenza, per verificare se sono state pubblicate le delibere con le aliquote della Tasi per il 2014. Se mancheranno, l’imposta sulla prima casa si pagherà in un’unica rata a dicembre 2014, mentre per la Tasi sulle seconde case si applicherà un’aliquota standard dell’1 per mille, salvo conguaglio nella seconda rata di dicembre. E milioni di contribuenti che, grazie alle detrazioni, non avevano pagato negli anni scorsi le imposte sulla prima casa, ora dovranno versarle. Perché, anche se con il decreto n. 16, convertito in legge il 30 aprile, si è consentito ai comuni di aumentar l’aliquota d’imposta a patto di aumentare le detrazioni per gli immobili di minor valore o i redditi più bassi, gli enti locali non sono vincolati a destinare tutto il gettito aggiuntivo a questa finalità.
    [Modificato da marco--- 05/05/2014 11:43]
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    Post: 8.592
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    00 23/05/2014 00:56
    acquisto casa da investimento a incubo: per pagare le tasse sugli immobili lavoriamo più ore che il resto d'europa (Fonte: idealista.it - 22/05/2014)

    C'era un tempo (non molto lontano) in cui acquistare un immobile costituiva un buon investimento, oggi chi possiede una casa sta vivendo un vero e proprio "incubo". tra tasi, tari, imu, irpef, cedolare secca, imposta di registro - e tutta la svariata nomenclatura della tassazione immobiliare - il proprietario di casa deve lavorare 269 ore, una delle peggiori situazioni dell'area euro. è quanto afferma uno studio della cgia di mestre, secondo il quale su tutto il patrimonio immobiliare italiano grava un carico che nel 2014 raggiungerà i 52,3 miliardi di euro

    "fino a qualche anno fa- ha affermato il segretario della cgia giuseppe bortolussi- l'acquisto di una abitazione o di un immobile strumentale costituiva un investimento. ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. in primo luogo perché la confusione e le difficoltà legate alle modalità di pagamento hanno raggiunto livelli inammissibile, in secondo luogo perché tra imu, tasi e tari gli immobili sono sottoposti ad un carico fiscale ormai insopportabile"

    "oltre all'imponente sforzo economico che anche quest'anno i proprietari di immobili saranno chiamati a sostenere- ha aggiunto bortolussi- i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. secondo una nostra elaborazione su dati della banca mondiale, per pagare le tasse in italia sono necessarie 269 ore all'anno, pari a 33 giorni lavorativi. nell'area dell'euro solo il portogallo registra una situazione peggiore della nostra"

    secondo lo studio della cgia, su tutto il patrimonio complessivo (case, uffici, negozi, capannoni) grava un carico fiscale che nel 2014 raggiungerà i 52,3 miliardi di euro, con un aumento di oltre 2,6 miliardi di euro (+5,4%). a pesare saranno i 9,3 miliardi di euro di gettito legati alla redditività degli immobili (irpef, ires, registro e bollo, cedolare secca), gli 11,9 miliardi riferiti al trasferimetno degli immobili (iva, imposta di registro/bollo, imposta ipotecaria/catastale, le successioni e le detrazioni) e gli oltre 31 miliardi di euro riconducibili al possesso dell'immobili (imu, imposta di scopo, tasi e tari)

    per quanto riguarda il capitolo dolente della tasi, questa ci costerà 4,1miliardi, ma l'incremento fiscale per l'anno in corso si riduce a poco più di 2,6miliardi in virtù della soppressione della maggiorazione tares, che presuppone un risparmio di 1 miliardo di euro. e ad un alleggerimento del peso dell'imu pari a quasi 675 miliardi di euro
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    Post: 8.592
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    00 31/05/2014 13:30
    i sei pilastri della riforma del catasto (Fonte: idealista.it - 30/05/2014)

    E' in dirittura d'arrivo il decreto che darà nuova vita alle commissioni censuarie provinciali, primo passo verso la riforma del catasto. una riforma destinata a stravolgere l'attuale metodo di valutazione degli immobili e che è strutturato in sei pilastri fondamentali

    1) valore patrimoniale - si partirà dal valore di mercato al metro quadrato per ogni tipologia immobiliare (probabilmente si farà riferimento ai valori omi) e si determinano una serie di coefficienti (scale, anno di costruzione, piano, esposizione, riscontro d'aria, affaccio, presenza o meno dell'ascensore, riscaldamento centrale o autonomo, stato di manutenzione. nasce in questo modo un algoritmo che applicato al valore al metro di partenza, lo rettifica. si moltiplica per i metri quadrati per ottenere il valore patrimoniale

    2) rendita catastale - si partirà dai valori locativi annui espressi al m2 cui si applicherà una riduzione derivante dalle spese. manutenzione straordinaria, amministrazione, assicurazioni, adeguamenti tecnici di legge. il valore così ottenuto si moltiplicherà per la superficie e il risultato sarà la nuova rendita catastale

    3) federalismo catastale - si ripristina la normativa del 2006 che prevede l'affidamento delle funzioni catastali ai comuni che ne facciano richiesta

    4) commissioni censuarie - in vigore dal 1986 sono state di fatto abbandonate. avranno la funzione di attribuire le nuove rendite e i nuovi valori e comprenderanno anche i rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo immobiliare

    5) stime dirette - soprattutto per quanto riguarda gli immobili speciali si renderà necessario un ingente numero di stime dirette, un fatto che sicuramente contribuirà ad allargare i tempi dell'entrata in vigore della riforma

    6) immobili storici - per le tipologie inserite nelle categorie catastali a/9 (palazzi e castelli di eminenti pregi storico-artistici) o riconosciuti come tali ai sensi del codice dei beni culturali si dovrà fare una distinzione tra quelli non sfruttabili commercialmente (per cui varranno le detrazioni) e gli altri sui quali deciderà la commissione finanze della camera
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    Post: 8.592
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    00 05/06/2014 08:37
    Calcolo TASI-IMU 2014
    Calcolo TASI-IMU, Calcolo IMU 2014 e stampa Modello F24
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    Post: 8.592
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    00 23/06/2014 10:55
    Nuovo catasto
    Il governo bluffa sulla casa: più tasse col nuovo catasto (Fonte: ilgiornale.it - 23/06/2014)

    ...La rivalutazione basata sui prezzi di mercato porterà ad aumenti delle rendite catastali (e quindi delle tasse che si pagano sulla casa) che, nelle grandi città, andranno da quattro fino a dieci volte. Lavoce.info tempo fa fece delle simulazioni, dalle quali emergeva, ad esempio, che a Milano per 90 metri quadri di abitazione principale, si potrà passare da mille a più di 5.000 euro. A Firenze, da 700 a 5.000, a Roma da 1.100 a quasi 7.000. Una ulteriore stangata anche sulle case di vacanza, già penalizzate dal mercato e dalla patrimoniale mascherata da tassa sui servizi varata dal governo Letta. A Cortina d'Ampezzo la rendita per 70 metri quadri passa da 1.200 euro a 9.300; a San Gimignano (Siena) da 440 euro a 3.600 a Campo nell'Elba, da 820 a 5.900 euro...
    Vedi anche: Catasto, riforma al via: nuovi rincari in vista (Fonte: ilsole24ore.com - 22/06/2014)
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    Post: 8.592
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    00 23/06/2014 11:50
    Riforma catasto: rendite 10 volte più alte. Aumento tasse sulla casa (Fonte: laleggepertutti.it - 22/06/2014)
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    Post: 8.592
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    00 04/07/2014 09:03
    FIAIP l'imposizione sulla casa è triplicata (Fonte: Italia Casa - 01/07/2014)
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    Post: 8.592
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    00 26/07/2014 17:57
    Immobiliare: Fiaip, con deposito prezzo compravendite ennesima tassa (Fonte: asca.it - 25/07/2014)

    Roma, 25 lug 2014 - "E' davvero assurdo che oggi, in piena crisi, si introduca l'ennesima tassa sulla casa ai danni dei contribuenti, attraverso il Deposito del Prezzo delle compravendite immobiliari presso il notaio: chi vende casa non incassera' piu' i soldi al momento del rogito e le somme saranno depositate su un conto corrente ad hoc, i cui interessi saranno prelevati dallo Stato per finanziare fondi per le Pmi". A dichiararlo e' Paolo Righi, Presidente Nazionale della Fiaip, che sottolinea come "per finanziare le Pmi lo Stato italiano metta mano alle compravendite immobiliari tra privati con una norma illiberale e in netto contrasto con i dettami costituzionali e con quanto stabilisce la giurisprudenza in materia tributaria nel nostro Paese". In Italia, evidenzia Fiaip, le compravendite immobiliari sono fortemente rallentate negli ultimi anni e gli effetti dalle normative introdotte con la Legge 147/2013 hanno, di fatto, penalizzato il mercato immobiliare, gia' afflitto dal peso del fisco locale, che incide pesantemente sul potere d'acquisto degli italiani. "Cosi' facendo - si legge in una nota - lo Stato entra per la prima volta a gamba tesa nelle compravendite immobiliari tra privati, prelevando forzosamente gli interessi sulle somme depositate su un conto corrente per gli acquisti immobiliari, al solo scopo di finanziare alcuni fondi per il credito agevolato delle piccole e medie imprese". Per Fiaip, la crisi non sembra arrestarsi nell'immobiliare e la ripresa economica sembra non ripartire nel nostro Paese. Negli ultimi 5 anni la tassazione sulla casa e' piu' che raddoppiata in Italia, mentre il valore economico delle abitazioni e' mediamente sceso del 15%. Se la crescita del Pil italiano nel 2014 sara' debole e con una previsione inferiore a quanto atteso dal Governo, secondo Fiaip , c'e' il rischio di un nuovo effetto depressivo che si potrebbe abbattere ulteriormente sul comparto immobiliare. Fiaip denuncia "l'illegittimita' costituzionale della disciplina del Deposito del Prezzo delle compravendite immobiliari presso il notaio prevista con la Legge di stabilita' 2014 e ne auspica una correzione da parte del Governo". La devoluzione integrale al bilancio dello Stato degli interessi sulle somme depositate presso il notaio, cosi' come prevista nell'art. 1, L. 147 del 2013, e' costituzionalmente illegittima in quanto - per Fiaip - viola l 'art. 53 della Costituzione e vi'ola, inoltre, l'art. 42 della Costituzione per il carattere confiscatorio del prelievo tributario. "Continuiamo - aggiunge Paolo Righi - a non comprendere perche' non si voglia, ancora oggi, ripartire dall'immobiliare e tagliare il prelievo fiscale sulla casa per rilanciare le ripresa economica e far ripartire il mercato. E' necessario decidere, subito, un taglio-choc della pressione fiscale insieme a tangibili tagli sulla spesa pubblica. Se non faremo questo, il rischio e' quello di rimanere inchiodati alla non-crescita e all' attuale depressione della domanda interna".
    Vedi anche: Deposito del prezzo della compravendita presso il Notaio (L. 27.12.2013, n.147)
    [Modificato da marco--- 26/07/2014 17:58]
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    Post: 8.592
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    00 06/08/2014 11:41
    Città per città chi rischia con la riforma del catasto (Fonte: Il Sole 24 Ore - di Cristiano Dall'Oste e Giovanni Parente - 04/08/2014)

    Vedi anche: Riforma del catasto, mazzata per la casa (Fonte: messaggeroveneto.gelocal.it - di Cristian Rigo - 04/08/2014)

    Un click per ingrandire
    [Modificato da marco--- 06/08/2014 11:44]
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    Post: 8.592
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    00 15/12/2014 20:53
    Immobiliare: tasse fino a +236%. Sarà un altro Natale di austerity (Fonte: wallstreetitalia.com - 15/12/2014)

    Un'altra stangata si è abbattuta sulle famiglie italiane. Tra il 2011 e il 2014, l’introduzione dell'Imu e successivamente della Tasi, ha fatto schizzare le tasse sulle seconde case e gli immobili produttivi.

    A segnalarlo è la Cgia di Mestre, secondo cui l'aumento massimo a carico delle seconde case affittate a canone concordato è stato pari a +236% in tre anni, mentre per quelle affittate a canone libero l'incremento è stato del 150% e 'solo' del 115% per quelle sfitte.

    Per negozi, alberghi e capannoni, invece, le tasse sono mediamente raddoppiate. I calcoli dell'ufficio studi della Cgia hanno preso come riferimento iniziale il 2011, ultimo anno in cui è stata pagata l'Ici. "Tendenzialmente - osserva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - i sindaci hanno mantenuto relativamente basso il livello di tassazione sulle prime case, innalzando, invece, quello sugli immobili ad uso produttivo e sulle abitazioni diverse dalla principale".

    Nella morsa della crisi, intanto, anche per questo Natale le famiglie italiane stringeranno la cinghia. Stando ai dati dell'osservatorio nazionale Federconsumatori, infatti, negli ultimi anni 4 anni il taglio dei consumi effettuato dalle famiglie ha sfiorato il 40% con un 'saldo' negativo di 82 euro a nucleo. Un andamento recessivo che si conferma anche per il 2014 che ha già mostrato una contrazione del -6,2% rispetto all'anno scorso.

    Nel dettaglio, spiega la Federconsumatori, la spesa di ogni famiglia è passata da 208,33 euro del 2010 (pari ad un giro d'affari complessivo di 5,2 mld di euro) a 125,70 euro previsti quest'anno (pari a 3,14 miliardi di euro). I settori che hanno risentito maggiormente della sforbiciata imposta dalla crisi sono sicuramente quello dei mobili, dell'arredamento e degli elettrodomestici, seguito da abbigliamento e calzature e dal turismo.
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    Post: 8.592
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    00 26/12/2014 09:15
    Imposizione fiscale aumentata del 20,65% in 36 mesi
    In tre anni le tasse sugli immobili aumentate di 15 miliardi (Fonte: news.immobiliare.it - di Andrea Polo - 25/12/2014)

    Dopo aver raccontato l’amara situazione in cui versa il settore dell’edilizia italiana, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha diffuso altri dati tutt’altro che confortanti in merito ai carichi fiscali imposti sulla casa. Dal 2011 ad oggi, secondo l’Ance, le imposte legate agli immobili sono aumentate, nel complesso, per 15 miliardi di euro. I numeri di Ance sono in qualche modo rafforzati anche da Federconsumatori.

    Se, sostiene l’Associazione dei Costruttori, nel 2011 il prelievo fiscale connesso all’Ici è stato pari a 9 milardi di euro, la somma di Tasi ed IMU ha portato gli italiani a pagare al fisco ben 24 miliardi di euro. Dal canto suo Federconsumatori ha invece puntato i riflettori sulla Tari che, con i bollettini che proprio in questi giorni le famiglie stanno ricevendo a casa, porterà nelle casse dello Stato altri 8 miliardi di euro.

    A fronte di un’inflazione cresciuta nella misura del 7%, secondo i calcoli dell’associazione che difende i consumatori, per un immobile tipo di 100 metri quadrati in cui abita una famiglia di tre persone, l’imposizione fiscale è aumentata del 20,65% in 36 mesi. Viste queste premesse, evidenzia ancora Ance, è da temere che un prelievo fiscale così pesante affossi la sia pur timida ripresa che, con grande fatica, il settore degli immobili residenziali sta finalmente attraversando.

    Non in tutta Italia, però, il carico fiscale è aumentato nello stesso modo. La città capoluogo che più di ogni altra ha subito gli aumenti è stata Cagliari dove le tasse sulla casa sono pari, in media, a 532 euro per famiglia; a seguire si trova Siracusa (502 euro). Terzo posto per Reggio Calabria, capoluogo in cui le famiglie dovranno pagare 496 euro.
    [Modificato da marco--- 26/12/2014 09:18]
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