00 17/10/2010 18:16
Meccanica quantistica (Fonte: teschio.net)

Una rivoluzione scientifica e filosofica rimasta confinata nel silenzio

La meccanica quantistica e' una branca della fisica che studia le proprietà delle particelle subatomiche. La teoria ha origine nella prima metà del ventesimo secolo e prende il nome dal concetto dei "quanti", cioè piccole unità indivisibili di energia che vengono emesse e assorbite dalla materia.
Possiamo definire la meccanica quantistica come la più grande rivoluzione scientifica di tutti i tempi, eppure e' praticamente sconosciuta al grande pubblico. E questo non perché le sue implicazioni abbiano poco interesse, ma perché sono talmente sconvolgenti da risultare incredibili. Molte persone non accettano di cambiare radicalmente il proprio modo di pensare e questo non ha permesso alla fisica dei "quanti", di ricevere la giusta attenzione da parte delle masse.
Da sempre in bilico tra fisica e metafisica, già dalle sue origine la meccanica quantistica ha messo a dura prova anche le menti più aperte, finendo per essere una scienza "subita", prima che accettata, eppure tutti i suoi paradossi anche i più sconvolgenti hanno avuto conferme sperimentali in laboratorio.

I concetti fondamentali sono:

1) Non esiste una realtà oggettiva, ma una realtà di volta in volta creata dall'osservatore cosciente.
2) Le dinamiche fondamentali del mondo delle particelle, sono caratterizzate dall' acausalità.
3) E’ possibile che in determinate condizioni, la materia possa comunicare a distanza o possa scaturire dal nulla.
4) Lo stato oggettivo della materia, è caratterizzato da una sovrapposizione di più stati.
Per capire meglio, diamo uno sguardo alla struttura che compone un qualsiasi oggetto.



1) Materia
2) Struttura molecolare composta da atomi
3) L' atomo formato da Protoni, Neutroni e Elettroni
4) Elettrone
5) Quark o particelle subatomiche
6) Stringhe

L'atomo un tempo era ritenuto come la parte più piccola della materia, in realtà possiede dei satelliti chiamati elettroni che orbitano intorno ad un nucleo, formato da neutroni e protoni, che a loro volta contengono le particelle subatomiche. Le stringhe o brame sono una teoria della fisica moderna che ipotizza che le particelle al loro interno abbiano delle entità più piccole responsabili della creazione della materia. La teoria ha l'ambizioso intento di unificare tutte le forze fondamentali, ma al momento non esistono conferme sperimentali.

La conclusione più sconvolgente che possiamo ricavare dalla meccanica quantistica, e' che la realtà non sarebbe tale se non ci fosse l'uomo con le sue osservazioni e i suoi esperimenti. La realtà non e' oggettiva, ma una fusione tra l'osservato e l'osservatore cosciente.
Alcuni fisici ritengono che la meccanica quantistica possa spiegare il rapporto che esiste tra mente e materia, ponendo l'atto di volontà della coscienza umana, come fondamentale per il costruirsi della materia stessa.
Questa considerazione scaturisce da esperimenti condotti in laboratorio. E' stato dimostrato come la realtà sia dipendente dall'osservatore, grazie "all'esperimento delle due fessure". Gli scienziati si sono resi conto che il comportamento delle particelle cambia se le osserviamo, comportandosi esattamente come ci aspettiamo che si comportino. E' la nostra osservazione che influenza la materia, che si comporta secondo le nostre aspettative.

Anche se Albert Einstein ha contribuito a far nascere la meccanica quantistica, in seguito e' stato il suo più noto oppositore, ma quello che lui ha intuito e che ha mio modo di vedere e' alla base dei processi che generano la materia, e' racchiuso in questa frase:
"Spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo, bensì modi in cui pensiamo".
La realtà e' creata dalla coscienza dell'uomo e anche lo spazio e il tempo non esistono in modo assoluto, ma sono un nostro modo di pensare. La realtà la dobbiamo considerare tanto vera quanto illusoria, forse e'simile ad un ologramma come e' stato ipotizzato da David Bohm, oppure qualcosa ancora molto lontano dall'essere compreso pienamente.
L' osservatore e' fondamentale ai fini della creazione della realtà e questo paradosso ha permesso ad alcuni ricercatori di concepire teorie nuove e sconvolgenti. Un esempio e' la teoria del Superspin, dove l' universo viene espresso in termini di Spazio, Tempo, Energia e Coscienza.
Le prime tre sarebbero le grandezze illusorie e mutabili, mentre la coscienza sarebbe l'unica cosa reale e immutabile. Quindi sarebbe la coscienza dell' osservatore tramite atti di volontà, a generare lo spazio, il tempo e l'energia, per poter interagire con l'universo modificandone le leggi locali. Da questo possiamo dedurre che la realtà e' simile ad un illusione e quello che possiamo percepire con i nostri sensi e soltanto la proiezione di un sistema più complesso dove tutto coesiste contemporaneamente e i concetti di spazio, tempo ed energia vengono a cadere.

Il probabilismo e la acausalità

All' inizio del ventesimo secolo i fisici ritenevano che l' universo fosse un immenso orologio, perfettamente regolato da leggi deterministiche. Tutto poteva essere calcolato, purché si avessero dati di partenza abbastanza precisi. Questa sicurezza svanì quando i fisici tentarono di applicare le stesse leggi al mondo atomico. A questo livello la natura non funziona più come una macchina, ma come un gioco di probabilità.

Il principio di indeterminazione e le fluttuazioni nel vuoto

Nel 1927 il fisico tedesco Heisenberg scoprì che non e' possibile conoscere l'esatta posizione di una particella. Normalmente ci si aspetta che una particella in movimento, ad esempio un elettrone che ruota attorno al nucleo, abbia un orbita caratterizzata da due parametri, posizione e velocità, ma Heisenberg postulò che a certi livelli questi parametri sarebbero restati sempre indefiniti. Il principio afferma che, più e' l'accuratezza per determinare la posizione di una particella e meno sarà la precisione per accertarne la velocità e viceversa. In pratica se l' osservatore con i suoi strumenti decide di determinare la posizione della particella, la stessa smetterà di esistere nella dimensione velocità e viceversa.
Lo stesso grado di indeterminazione esiste anche tra l'energia e il tempo, comportando che per brevi periodi, la legge di conservazione dell' energia subisce una sospensione. Normalmente la materia e l'energia non si creano e non si distruggono, ma cambiano di stato. Questo e' quello che afferma la prima legge della termodinamica, ma nel mondo subatomico e' stato accurato che un elettrone e il suo compagno di antimateria, il positrone, possono scaturire dal nulla congiungersi e svanire. In realtà il vuoto non e' vuoto ed i fisici chiamano questi eventi "fluttuazione nel vuoto".

Entanglement quantistico

Entanglement o non-località e' un fenomeno quantistico che si verifica tra due o più particelle generate da uno stesso processo o che hanno interagito per un certo periodo. Tali particelle rimango in comunicazione e quello che accade ad una di esse si manifesta istantaneamente alle altre indipendentemente dalla distanza.
Questo principio dimostrato dagli esperimenti in laboratorio, si contrappone ad uno dei postulati più importanti della relatività di Einstein, per la quale nulla può viaggiare oltre la velocità della luce.
Anche questo paradosso ha implicazioni sorprendenti se consideriamo il nostro cervello come un computer quantistico. Fenomeni come la telepatia o la visione a distanza, diventano spiegabili scientificamente, un esempio eclatante sono gli studi dello scienziato americano Dean Radin che e' riuscito a misurare in laboratorio la sincronicità telepatica tra due persone.

Conclusioni

Quello che abbiamo imparato in poco più di cento anni dalla nascita della meccanica quantistica, dobbiamo considerarlo come punto di partenza e non come un punto di arrivo, c'e' ancora molto da capire sulla realtà che viviamo, ma possiamo ugualmente trarre le prime conclusioni. La più importante e' che creato e creatore sono la stessa entità. Tutto nel nostro universo e' pensiero e l' osservatore cosciente, cioè l'uomo, e' l'unico responsabile della realtà che vive. Questo concetto in filosofia viene chiamato "empirismo idealistico", "Esse est percipi" (Esistere significa essere percepito).
Ogni essere vivente o oggetto nell'universo possiede un campo quantico che si estende per tutta la dimensione dell'universo stesso. Osservato e osservatore sono la stessa cosa. Il più grande errore dell'uomo e' stato quello di credere che la realtà fosse scissa in due, con un creatore dislocato non si sa dove ed il creato che coincidesse con l'uomo e la natura. Il dualismo non esiste, ma esiste una visione unitaria della vita. Aver dimostrato che l'osservatore cosciente e' fondamentale ai fini della creazione della realtà, chiude il cerchio, dando le risposte a molte delle domande che da sempre l'umanità si pone.
[Modificato da marco--- 17/10/2010 21:00]