00 17/05/2010 19:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 17/05/2010 19.03:



Non credi che questo metodo possa essere pericoloso? (cosi' come lo capisco io in poche righe) Cosa impedirebbe ai soliti capitani di ventura di scappare col malloppo dopo aver indebitato l'azienza? (anzi gli daremmo un alibi in piu')

Non ne faccio una questione di giustizia ma di onere sociale; alla fine il peso graverebbe sempre sui lavoratori socializzati (e sullo stato) per il salvataggio.

Se passa l'idea che un imprenditore puo' tirare i remi in barca, tanto ci pensa lo stato, che futuro prevediamo?



1) Introducendo la responsabilità del capitale e l'obbligo di non indebitare un'azienda quotata oltre il 50% del proprio patrimonio (impossibile una Telecom merdaliana)
2) Abolendo dalla borsa le holding e imponendo la quotazione solo per le società operative (impossibile una Pirelli merdaliana)
4) Escludendo il principio di responsabilità limitata di fronte a una bancarotta fraudolenta conclamata (servirebbe una giustizia efficiente naturalmente) per certe dimesioni aziendali
3) Non tutti scappano col malloppo: la FIAT non lo ha fatto, si è limitata a prenderlo (parecchie volte) e a investirlo all'estero (ultimamente). In questi casi il proprietario cmq non viene espropriato, semplicemente è obbligato alla cogestione
4) Aumento della tassazione sulla compravendita azionaria entro un certo tempo (compravendita entro 3 - 6 - 8 - 10 mesi e dopo i 12 mesi: aliquota del 20% 18 16 14 13 e infine 12,5 come adesso), per esempio. Si darebbe una botta alla speculazione e i nuovi fondi destinati a salvataggi eventuali ed ammortizzatori sociali
5) Ricordati che già adesso molti capitalisti con le pezze al cxxo come dice Grillo tirano i remi in barca e non succede nulla...
6) Eventuali vantaggi fiscali per nuova imprenditoria o per investimenti in zone disagiate non subito ma solo al terzo esercizio (se non dopo) ma per più lungo tempo (così finiscono i furbi che prendono i cotributi e poi fanno fallire l'azienda... che non ha mai prodotto nulla).

Aggiungo che settori strategici come difesa, reti di trasporto, energia dovrebbero essere nazionalizzati