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Atene alla fame, il video shock (Fonte: vita.it - 08/02/2013)

Nell'indifferenza dell'Unione Europea e nel silenzio dei media la Grecia sprofonda nella fame e nella miseria. Continuiamo a guardare?



Il 50% dei cittadini vive sulla soglia di povertà o addirittura sotto. 9 su 10 hanno cancellato le spese per il vestiario e le calzature. I 5 euro del ticket necessari per il ricovero sono per molti una spesa proibitiva. Non si tratta di un remoto Paese dell'Africa o dell'Asia. È la situazione attuale della Grecia. Ed è solo una parte del dramma. Come ha infatti sottolineato Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 2 febbraio, «anche l'acquisto del latte per i bambini è un problema. Non è un caso che secondo le statistiche internazionali la Grecia abbia il più alto numero di bambini sottopeso di tutti i Paesi dell'Ocse». La salute è a rischio per due motivi fondamentali che riporta il giornalista: «a causa del prezzo del combustibile moltissimi impianti di riscaldamento sono rimati spenti, sostituiti da stufe e caminetti più o meno improvvisati che bruciano legna, con relativo aumento dell'inquinamento dell'aria nelle grandi città» a cui si aggiunge il fatto che «le condizioni alimentari generali sono così a rischio che il governo ha autorizzato i supermercati a vendere a un terzo circa del loro prezzo i prodotti scaduti».



Una situazione drammatica che avviene nel cuore dell'Europa. Già l'Unione Europea. «Ma», si chiede Galli della Loggia, «che razza di unione è quella i cui membri, in gran parte, assistono nella più totale indifferenza alla sorte sciagurata che sta toccando ad un'altra e sia pur minore parte?»
Si perché tutto questo sta succedendo nel più assoluto silenzio dei media e nella più raggelante indifferenza di quell'Europa, premio Nobel per la Pace.


Più di tante parole però possono le immagini. I video che vi proponiamo, (segnalateci dal blog Il Contagio) documentano l'iniziativa messa in piedi da alcuni contadini fuori dal Ministero dell’Agricoltura nel cuore di Atene. La distribuzione gratuita di frutta e verdura. Quelli che si accalcano per aggiudicarsi un sacchetto di pomodori o qualche arancia sono pensionati, cittadini comuni, disoccupati. Nella foga per lenire la fame capita anche di cadere e venire calpestati.



Usando nuovamente le parole di Galli della Loggia «è possibile che l'Europa cristiana e socialdemocratica non abbia da dire e fare nulla?». Basterebbe una raccolta fondi europea, la mobilitazione delle associazioni e delle Croci Rosse. Basterebbe un segno.