00 15/07/2010 16:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Primi indizi di affanno per il polmone dell'economia globale......
laplace77, 15/07/2010 16.02:




20-12-2012

[SM=g7574]




Perchè hai fatto i conti o perchè il 21 non arriverà mai? [SM=g1749704]

cmq...torno in topic. L'avevo letto qualche giorno fa, lo ripropongo. Pieno di citazioni che non so, ma gli argomenti mi paiono interessanti. Ne riporto una parte che mi pare lucida:

cit:

Il ruolo marginale dei paesi Bric nell’economia mondiale

Infine, guardando ai Bric nel lungo termine dell’economia mondiale, si entra in pure congetture. Come ricordato in precedenza, per dare una assetto istituzionale “moderno” a Germania e Giappone è stata necessario il “secolo breve” con le sue due guerre mondiali. Le mie conoscenze dirette di Brasile, Russia e Cina mi inducono a ritenere che i problemi siano molto più complessi di quelli che dovettero affrontare all’epoca Germania e Giappone: al di fuori di pochi poli di sviluppo si è ancora a economia e società primitive come quelle dell’Africa Sub-Sahariana; i processi decisionali sono quanto meno poco trasparenti; le funzioni di benessere sociale perseguite dalle classi dirigenti, oscure e difficili da decifrare; la corruzione è diffusissima e i costi di transazione ( blocco primario allo sviluppo) elevatissimi, le discriminazioni (principalmente razziali) sono fortissime. Inoltre, India e Cina hanno un serio vincolo al proprio sviluppo: la scarsa disponibilità di risorse idriche. La Cina , inoltre, è l’unico paese al mondo con una lingua scritta ma non parlata, altro severo vincolo allo sviluppo. In materia c’è molta letteratura. II nodo essenziale è la tecnologia, il vero motore, ancora una volta, della globalizzazione. Mentre nel 1870-1910, i paesi di tarda industrializzazione svilupparono tecnologie “proprie” (siderurgia, chimica, impiantistica, strumentazione di precisione), i Bric perseguono una strategia di “efficienza adattiva” nell’adattare tecnologie altrui alla propria vasta disponibilità di lavoro e ai propri bassi salari e bassa protezione sociale. E’ una strategia che ha limiti ben precisi come dimostrò Sir Arthur Lewis nell’articolo del 1954 che gli fruttò il Premio Nobel.


patrikpen-patrikpen.blogspot.com/2010/06/il-ruolo-marginale-dei-paesi-b...
[Modificato da FraMI 15/07/2010 16:15]