00 15/09/2011 18:37
Re: Re: Re:
laplace77, 9/14/2011 7:10 PM:




l'ho visto il video, sono daccordo sulle critiche al neoliberismo imperante...

ti ripeto pero' che non credo che la soluzione siano le iniziative nazionali, non funziona piu' ormai, andiamo verso 3-5-max 5 macroaree, gli stati nazionali non reggono piu', su che si basano sulla lingua?...
[SM=g9128]



ciao Laplace,

questo è un discorso sbagliato e ti spiego il perchè.

Il barnard ha pienamente ragione quando dice che la prima battalia è per un'idea, sono le idee che cambiano il mondo.

i padroni del vapore hanno messo in testa una loro visione del mondo, le loro idee balorde che vengono ripetute a mantra nelle scuole e nella società finchè delle cose assurde diventano normali.

in fondo è sempre stato così, un tizio ornato con penne di pollo si presentava in cima ad una piramide in messico e iniziava a sbudellare qualche sfigato di turno facendo l'aurispico, leggendo il futuro nelle budella che poi raccontava al pubblico estasiato.

la solfa non è mai cambiata, oggi gli aurispici si trovano nelle scuole, nelle cattedre universitarie e delirano valangate di stronzate che il loro giovane e un tantino cretinetto pubblico si beve a gargarozzi.

poi arrivano i soliti ameriKani con la solita ricerca sociologica applicata che scopre se mai ce ne fosse stato il bisogno che più è elevato il tempo passato sui banchi più le persone diventano rincretinite, boccalone e adoratrici di ogni stronzata che sia ammantata di ufficialità.

ci voleva la ricerca.... giusto per capire come siamo ridotti.

ora veniamo al dunque, gli aurispici moderni usano proferire delle profezie magiche :

- il debito pubblico è un debito che devono pagare i cittadini
- le tasse sono alte perchè c'è evasione
...
- il mondo è diventato sovranazionale, gli stati non servono più.

ora per le prime qui si è già scritto, per l'ultima che tiri in ballo ci chiariamo ora.

sicuramente ci sono dei vincoli incaprettanti come l'fmi o il wto, l'onu degli us-raeliani, e via con patate.
ma da qui a dire che uno stato nazionale non abbia nessun potere ce ne passa.

ci sono fior di stati che pur annaspando nelle paludi degli enti sovranazionali cercano nello stesso tempo di far qualcosa di utile anche per il loro popolo, non è assolutamente vero che gli stati non hanno nessun potere.

in asia, pezzaculari esclusi, ci sono grandi esempi in proposito, persino la stessa libia ne era uno, oppure parliamo dell'islanda ...

non è vero che il nazionalismo non può cambiare le cose, in realtà il nazionalismo è il peggiore incubo per gli usurai globalizzati, lo spauracchio da evitare ad ogni costo.

pertanto non soprende il continuo lavaggio del cervello contro il nazionalismo, come se uno stato che fà l'interesse dei propri cittadini, che non svende tutto il patrimonio pubblico debbe vergognarsi.

in asia nei paesi che funzionano non solo sono nazionalisti ma orgogliosamente razzisti.
Con la bandiera e la nazione non si scherza, prova a venire in corea o in giappone e vedi come la nazione sia una cosa fondamentale, se offendi la bandiera qui ti sbudellano.
sono razzisti, sono orgogliosi e non chiagne e fotte come gli italiani, sanno che sono in gamba come popolo e hanno costruito dal nulla delle potenze produttive e industriali, sono fieri anzi fierissimi della loro purezza razziale senza farne mistero o nascondersi dietro moralismi da sinistronzi o catto-rincoglioniti.

sanno che non saranno certo i rumeni o i magrebini ad insegnargli qualcosa, non hanno nessuna intenzione di prendersi in casa certe robe se mancano i figli i governi pagano gli asili, versano contributi per aumentare la natalità autoctona non vanno ad imbarcarsi di extra.

ebbene quando vedi un popolo unito, fiero, diciamolo pure con i coglioni capisci i disastri di anni di rincretinismo scolastico sparati nei cervelli dei poveri europeoidi, diventati tutti antinazionali, tutti buonisti e pronti a farsela mettere nel sedere persino da popoli ignobili che vengono sul nostro suolo a trattarci da merde.

questo è uno dei principali problemi, l'idea collettiva di popolo che abbiamo di noi stessi.

come puoi pretendere di far valere qualunque straccio di diritto se non ti senti un popolo, se uno è sempre pronto a piangersi addosso e talmente molle e budinoso da farsi trattare da straccio dal primo pirla extracomunitario che abbaia ai "diritti" alla multiculturalità ?

perchè l'idea di popolo passa da questo, se non si è in grado manco di difendere il proprio simile, le proprie idee, la propria storia, dove si vuole andare ?

noi non siamo più un popolo, non nè abbiamo più la dignità e il coraggio.

con noi le lobbies hanno vinto, invece di dare un colpo di reni e mazzuolare i traditori che hanno ridotto il paese in questa maniera ci si scioglie in un blog di autocommiserazione, di lassismo e apatia.

in fondo la balla dell'inutilità degli stati nazionali in ue ha funzionato benissimo proprio per questi motivi, perchè ha colpito nel segno.

in altre parti del mondo un simile discorso non ha attecchito per nulla, altra gente, altri attributi.

ciao
Mao

--------------------------------------------------
Comica e dannosa. In due parole, l’Unione Europea.