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Il dato ISTAT sulle abitazioni gravate da mutuo ipotecario indica che risulta acceso un mutuo sul 13,4% degli immobili. Se tale
valore riguardasse anche i 16,9 milioni di abitazioni occupate dal proprietario si tratterebbe allora di circa 2,3 milioni di unità (a
cui si dovrebbe aggiungere un altro milione di abitazioni non occupate dal proprietario).
Secondo CRIF il tasso di default delle famiglie con un mutuo immobiliare, ovvero la percentuale di famiglie che nell’ultimo
semestre - a marzo 2011 - aveva accumulato sei o più rate di ritardo nei pagamenti, era dell’1,8%. Su 3,3 milioni di abitazioni
gravate da mutuo significa circa un totale di circa 60 mila famiglie in grave difficoltà. Questa stima è consistente con le circa 50
mila sospensioni nei pagamenti delle rate del mutuo accordate per la durata di un anno dalle banche italiane alle famiglie
mutuatarie in difficoltà, ma oggi oltre 34 mila sospensioni hanno compiuto un anno e per esse si pone il problema della ripresa
dei pagamenti o del default. Per scongiurare questa ipotesi è stato istituito, nel novembre 2010, il “fondo di solidarietà” (gestito
da Consap per conto del MEF) che consente, pur se con un limite di 20 milioni di Euro di fondi disponibili, quasi esauriti ormai, la
sospensione delle rate per 18 mesi ai mutuatari che abbiano perso il posto di lavoro o abbiano sostenuto ingenti spese.
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