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Mutui-casa in caduta libera: -40% a Gorizia (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - di Francesco Fain - 26/05/2013)

Mutui-casa in caduta libera. Anche a Gorizia. Le famiglie, alle prese con bilanci sempre più ristretti, centellinano per forza di cose il ricorso ai mutui per costruire o acquistare una casa: ci pensano su non una ma dieci, cento, mille volte prima di fare il “grande passo” e impegnarsi per i prossimi venti o trent’anni con rate che rischiano di diventare sempre più pesanti.

A evidenziare queste dinamiche di mercato sono sia gli Istituti bancari con sede in città che le agenzie immobiliari, oltre all’Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia che fornisce un quadro più generale.

L’andamento dei prestiti

Non più tardi di qualche giorno fa Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip (la federazione degli immobiliaristi più rappresentativa), ha parlato di un calo dei mutui pari al 40 per cento. Sì, il 2012 è stato un anno di grande difficoltà anche se il peggio dovrebbe essere passato. «Va tenuto conto - fa eco Fabio Faragona nell’introduzione all’Osservatorio 2012 del mercato immobiliare redatto dalla Fimaa-Confcommercio - che i vari istituti bancari non erogano più alcun mutuo per libera scelta, dato che possono investire il denaro in titoli di stato, meno rischiosi, dicono loro, di un finanziamento immobiliare, e più redditizi. O ci si rivolge ad un target alto e di nicchia del mercato che obiettivamente non conosce crisi o ci si rivolge alla crescente domanda di residenze più o meno recenti se non nuove, ma di tipo economico».

Il barometro Crif–Prometeia

Su questi dati si innestano quelli dell’ultima indagine diffusa dal barometro Crif, elaborato sulla base delle istruttorie avviate con la richiesta di finanziamento. Già la fotografia dei primi sei mesi e dei primi otto mesi del 2012 aveva parlato di una frenata di questa entità. Oggi si conferma che in dodici mesi il calo, su scala nazionale, è stato del 47%: in pratica, si sono dimezzate le richieste di mutuo.

Quanto all’importo medio richiesto per i prestiti, nei primi dieci mesi del 2012 ha fatto registrare un ulteriore calo attestandosi a 131.616 euro, contro i 136.976 del 2011. La durata delle richieste resta invece sostanzialmente stabile: viene sempre scelta soprattutto la classe tra i 25 e i 30 anni di durata, che supera il 30% delle richieste totali.

Transazioni in calo

Nei giorni scorsi, “Il Piccolo” ha dedicato un approfondito servizio sul calo (consistente) delle compravendite immobiliari. A confermarlo i numeri dell’Agenzia del territorio che punta, periodicamente, la lente d’ingrandimento sul numero di transazioni effettuate in campo immobiliare.

Gli ultimi dati a disposizione, come si ricorderà, erano e sono quelli del primo semestre 2012: confrontandoli con quelli dell’analogo periodo del 2011 era emerso che le “transazioni normalizzate” (Ntn) o compravendite che dir si voglia in provincia di Gorizia hanno subìto un calo del 25,8%. Sono state complessivamente 560. Se allarghiamo l’analisi al resto delle province, si scopre che il decremento è stato del 30% a Udine, del 27,4% a Pordenone e del 13% a Trieste che è la provincia della nostra regione che ha fronteggiato meglio la crisi. Se, invece, guardiamo soltanto a Gorizia-città il decremento è stato più lieve (-23,2%) con un numero di transazioni pari a 131. Anche in questo caso Trieste ha limitato i danni più degli altri capoluoghi con un “-10,2%”. Ma Pierluigi Sardelli, presidente della Fiaip, è convinto che bisogna guardare con fiducia al futuro. Ormai il punto più basso dovrebbe essere stato toccato. Anche a Gorizia.
[Modificato da marco--- 27/05/2013 08:55]