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Fonte: Quotidiano del Nord - 07/01/2009

Cna Emilia-Romagna: "edilizia: è crisi profonda"

...Gli ultimi dati dell’Emilia Romagna confermano quello che la percezione degli imprenditori del settore aveva già anticipato da alcuni mesi: per l’edilizia si è aperto un periodo di grande difficoltà ed incertezze. La crisi si fa sentire pesantemente nel mercato immobiliare dopo anni di straordinario incremento: cresce l’invenduto anche nuovo, frana la domanda e, l’offerta non risponde alla modifica dei bisogni delle nuove famiglie e della cultura ambientale sostenibile. Tra gli operatori del settore c’è pessimismo, in qualche modo avvalorato, secondo CNA, anche dal crollo vertiginoso del numero di concessioni edilizie ritirate in regione (con punte molto elevate nel modenese e nel reggiano); dalla brusca frenata degli investimenti e del portafoglio ordini, oltrechè dell’acquisto di materiali edili per i prossimi mesi. Il calo degli acquisti di materiali si aggiunge al crollo registrato negli ultimi due mesi di investimenti e apertura cantieri. Qualcuno aspetta; altri non hanno possibilità di procedere, dato il blocco dei consumi da parte delle famiglie. Anche le banche hanno contribuito alla situazione di stallo in essere, con richieste di rientro, alle aziende più marginali; episodi non molto diffusi, ma che hanno ingenerato ulteriore preoccupazione e caduta di fiducia. La crisi è generalizzata in tutta la regione, con alcune province (come ha rilevato TrendER, l’Osservatorio congiunturale di CNA e BCC) particolarmente penalizzate come Reggio Emilia, Modena e Ravenna. Una situazione che mette a rischio l’attività di buona parte dei 75.000 operatori delle costruzioni presenti in Emilia Romagna, con gravi ripercussioni sull’occupazione, già peraltro in flessione, e sull’intera economia regionale. Non va dimenticato, infatti, che le costruzioni sono il secondo comparto in termini di contributo al Pil...
[Modificato da marco--- 10/01/2009 19:48]