00 04/02/2009 14:10
www.quicasa.it/articolo/2910.html

L'investimento immobiliare paga sempre: in 25 anni valori triplicati

...ma oggi investire tanta parte del proprio patrimonio in una casa conviene ancora?
A porsi il problema anche l'ufficio studio di UBH ...
Uno studio meticoloso ........Naturalmente come ben sa chi ha dimestichezza con gli andamenti economici la perfomance non è stata costante nel tempo. L'aumento annuo nominale dei valori immobiliari ha toccato il suo picco nel 1992 (con un più 15,80%) proprio alla vigilia dello scoppio della più grave crisi immobiliare del dopoguerra: l'anno successivo infatti i valori immobiliari sono crollati di un 16,20% in termini nominali.
Un tracollo, oggi dimenticato dai più, che venne all'epoca giustamente vissuto in toni apocalittici, tanto più considerando che sommando alla perdita nominale il valore dell'inflazione in decremento effettivo, in soli dodici mesi, fu pari al 20%.
Una situazione molto simile, secondo qualche "cassandra", a quella attuale, ......
Oggi, a differenza di allora, non abbiamo la svalutazione e il costo dei mutui, anche nella fase più drammatica della crisi, non è mai stato superiore al 7%.Altra differenza è invece insita nell'andamento intrinseco del mercato immobiliare: nel 1992 infatti il crollo delle quotazioni riguardò in maniera più evidente le case nelle zone centrali, colpa dei prezzi del mercato decisamente drogati, mentre le periferie limitavano i danni.
L'esatto contrario di quel che sta succedendo oggi, ..........
..... acquistare al momento giusto, quando si tratta di immobili, può portare a consistenti guadagni.
Tanto per fare un esempio concreto chi acquistò nel 1996, alla fine del ciclo negativo, potè contare in breve tempo su una rivalutazione sull'inflazione del 56,5%. Al contrario chi acquistò ai massimi del mercato del 1992, poco prima del crollo, dovette fare i conti con una perdita del 6,1%.
...L'investimento immobiliare quindi paga sempre, tanto più se si considera che oltre al guadagno in fase di realizzo (compravendita), va considerati i benefici legati al possesso: dal risparmio dei canoni d'affitto conseguiti da chi utilizza la casa direttamente, al guadagno vero e proprio ottenuto da chi affitta l'immobile per trarne reddito.
Infine un ultimo dato: se si guarda alle sole variazioni nominali per sei volte, nel quarto di secolo considerato, la crescita è stata a due cifre, mentre il segno meno ha fatto la sua comparsa solo per tre volte: nel 1993, nel 1994 e nel 2008.

2009-02-03 Roberto Canali

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commentiamo? alcune cose condivisibili altre meno...no?
[Modificato da luckyace 04/02/2009 14:12]