00 17/09/2009 16:09
DALL'ULTIMO RAPPORTO ABI UNA CRESCITA DELL' 11% DEI CREDITI DIFFICILMENTE RECUPERABILI


Esplodono le sofferenze in banca L'associazione bancaria sottolinea che non si rischia alcun credit crunch. I finanziamenti a famiglie e imprese infatti continuano ad aumentare, ma a un ritmo sempre più lento Da mesi le banche continuano a ripetere che in Italia non c'è credit crunch e, se i finanziamenti a famiglie e imprese rallentano, la causa è la generale crisi economica. Semmai il vero pericolo, secondo le banche, è che vengano utilizzati i soldi degli azionisti per fare cattivo credito. Per sostenere queste tesi da ieri l'Abi può anche utilizzare i dati statistici contenuti nel suo ultimo Monthly Outlook, che dimostrano come i finanziamenti a famiglie ed imprese continuano a crescere, seppure a un ritmo sempre più lento, mentre si assiste a un vero balzo in avanti delle sofferenze, che a luglio sono arrivate alla quota record di 50,6 miliardi di euro, 1,7 in pi rispetto al luglio del 2008, con una percentuale di crescita di quasi l'11% (precisamente del 10,9%, al lordo delle svalutazioni). Non solo: anche il rapporto tra sofferenze e impieghi è «in sensibile crescita», essendo passato «dal 2,27% di novembre 2008 al 2,85% di luglio 2009».Se poi si prendono in esame le sofferenze al netto delle svalutazioni, a luglio «sono risultate pari a 29,2 miliardi di euro, 1,7 miliardi in pi rispetto a giugno e 6,7 miliardi in più rispetto a fine 2008».



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[Modificato da stelafe 17/09/2009 16:35]