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Quanti stipendi ci vogliono per comprare casa? (Fonte: settorefinanza.com - 24/06/2014)

Sei anni di stipendio: è questo il costo di una casa di 65 metri quadri in Italia secondo l’ufficio studi di Tecnocasa. L’analisi ha preso in considerazione i prezzi al metro quadro di un’abitazione usata rilevati nelle agenzie affiliate e le retribuzioni contrattuali annue dei dipendenti a tempo pieno (al netto dei dirigenti), provenienti dalla banca dati dell’Istat.

Ne è emerso che a livello nazionale per comprare casa nel 2013 occorrevano 6 annualità, un dato in discesa rispetto al 2012 quando ne servivano 6,4. La causa è da ricercare nel diverso trend seguito dal costo degli immobili e degli stipendi. Mentre i prezzi delle abitazioni lo scorso anno sono diminuiti dell’8,9%, le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti sono invece salite dell’1,4%. Di qui un risultato che si è andato consolidando nel corso degli anni.

Quanto costa comprare casa, città per città. Il confronto con il 2012. La città in cui si spendono più stipendi per comprare casa è Roma, dove nel 2013 sono servite 9,8 annualità (erano 10,4 nel 2012). A seguire le più care sono state Milano, con 8,1 annualità (8,2 nel 2012) e Napoli e Firenze, con 7,3 (rispettivamente 7,5 e 7,8 l’anno precedente). Le città in cui si è investito un minor numero di mensilità è Palermo, dove sono bastate 3,7 annualità (rispetto ai 4 del 2012). Nelle altre grandi città i valori hanno oscillato tra 4,1 e 4,6 annualità, mentre Bologna è rimasta in linea con la media nazionale, a 5,7.

Cosa è cambiato dal 2003. È dal confronto con il 2013 che emergono però i dati più significativi. “A livello nazionale il dato è passato da 7,2 del 2003 a 6 del 2013, con una diminuzione media di 1,2 annualità - precisa l’ufficio studi -. Genova e Torino riflettono la media nazionale, con una variazione di -1,2 e -1,1 rispettivamente. Più interessanti i dati relativi ai due capoluoghi appenninici, che hanno evidenziato un calo di più di 2,5 annualità: Firenze passa da 10 a 7,3, Bologna da 8,3 a 5,7”.
Agli antipodi l’andamento di Roma e Milano: mentre nella capitale, serve quasi un’annualità in più rispetto a dieci anni prima (+0,7%), quando il valore era pari al 9,1%; a Milano, la media è scesa di 2,6, passando da 10,7 a 8,1.
[Modificato da marco--- 24/06/2014 20:43]