00 05/03/2012 09:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
marco---, 3/5/2012 9:50 AM:

Mi sono espresso con toni più pacati ma, in estrema sintesi anch'io non concordo, non sono cioè dell'idea che si debba far pagare alla popolazione il prezzo della speculazione, che in sostanza è il punto dal quale la scelta islandese è partita. E' del tutto evidente, per come è stato concepito il sistema economico, che anche vessando la popolazione con tagli e austerità il problema del debito pubblico non sarà risolto. Non amo improvvisare teorie in economia perché non ne ho la competenza, ma i ragionamenti elementari che ho proposto nei miei ultimi post sembrano indicare che qualcosa che non torna per forza di cose da qualche parte c'è. In tutta franchezza, quando sento per TV parlare di sacrifici e austerità la mia indignazione si rinnova ogni volta, la produzione la parte del proprio dovere la fa, le risorse, quindi, ci sarebbero. E' del tutto evidente che austerità, tagli e svendita di interi Stati non hanno senso, se non quello di arricchire pochissimi soggetti.

A chi dobbiamo tutti questi soldi? Ognuno di noi il proprio dovere lo fa già, ogni santo giorno, i parassiti non sono i PIGS ma il sistema finanziario.
Penso che siamo di fronte a un furto legalizzato, ne' più, ne' meno.

Marco




Ok, tutto condivisibile, ma ora ti faccio una domanda: quando questo stesso sistema finanziario iniettava ingenti risorse nel sistema eravamo pure di fronte ad un furto legalizzato oppure andava bene?