Scoperta fogna a cielo aperto
sequestrata area a Ponte di Nona
Situazione allarmante tra via Mejo de Gnente e via Cerquete. Un campo di circa 25.000 metri quadri invaso dai liquami a causa del mancato allaccio dei collettori della rete alle pompe di sollevamento, che sono installate ma non funzionano perché non collegate alla rete elettrica
La zona di Ponte di Nona
Una fogna a cielo aperto. E' quello che hanno trovato questa mattina a Lunghezza i carabinieri della stazione Settecamini. Nella zona compresa tra via Mejo de Gnente e via Cerquete, infatti, in un'area campestre di circa 25.000 metri quadri,
esiste una vera e propria fogna causata dal mancato allaccio dei collettori della rete alle
pompe di sollevamento, che sono installate ma non funzionano perché non collegate alla rete elettrica.
Grazie all'Arpa Lazio, all'Acea e all'intervento del VII Municipio, è stato possibile individuare la zona e proseguire al
sequestro preventivo dell'area, che si trova a est della capitale in un
quartiere di recente costruzione, Ponte di Nona e che è già stato interessato in passato dall'allarme rifiuti. Nello scorso febbraio Repubblica ha denunciato la presenza di un fronte rifiuti lungo mezzo chilometro nel verde di Villa Alfonsina, tra Ponte di Nona e Villaggio Prenestino.
Di giorno i camion scaricavano a terra detriti dai cantieri edili e, la sera, arrivavano anche rifiuti tossici. Nel Fosso dell'Osa un torrente è stato deviato dall'immondizia lasciata nella discarica a cielo aperto. Pochi mesi dopo il sito aveva pubblicato le foto di un lettore. Poi, all'inizio del mese, la zona era stata tra quelle più colpite dal mancato svuotamento dei cassonetti.
link