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Friuli Venezia Giulia - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 25/12/2015 09:05
25/12/2015 09:05
 
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Case in saldo a Gorizia ma non quelle di lusso (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - 24/12/2015)

La nostra città è al nono posto in Italia per le quotazioni più economiche assieme ad altre otto realtà del Sud. Nessuna flessione sulle residenze di pregio.

Gorizia è la città del Centro-Nord Italia dove le abitazioni costano di meno. Sino a ieri, era un’affermazione delle agenzie immobiliari, non corroborata però da dati ufficiali. Oggi c’è anche il rilievo statistico. Il Sole 24 Ore, rielaborando i dati di “Scenari immobiliari”, piazza Gorizia al nono posto in Italia nella classifica della convenienza.

Una casa in semicentro costa 1.100 euro al metro quadrato. Meglio fanno Caltanissetta (900 euro), Carbonia-Iglesias (950), Ogliastra, Oristano, Vibo Valentia (mille euro), Avellino, Brindisi e Medio Campidano (1.050 euro). Udine si piazza al 49mo posto (1.600 euro al mq), Pordenone al 52mo (1.650 euro), Trieste al 62mo (1.900). Insomma, in regione non c’è partita. Qui, le case sono in... saldo.

«Gorizia non ha mai registrato nè picchi nè eccessi. Il mercato è costante e non ci sono grandi oscillazioni - la sottolineatura degli immobiliaristi -. Semmai, ciò che preoccupa di più è il mancato sviluppo economico della città e il calo demografico». E forse sono proprio questi gli elementi che fanno tenere basse (molto basse) le quotazioni immobiliari.

Il mercato

del lusso? Tiene

«Il mercato immobiliare “del lusso” non ha avuto, nella nostra città, lo stesso andamento registrato in altre Provincie, ad esempio Trieste».

È la premessa di Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip. «Innanzitutto, bisogna fare presente che in questo periodo di importante crisi che ha colpito tutti i settori indistintamente, il luxury è stato quello che ha registrato la minore flessione, anzi in alcuni settori i volumi di vendita ed i livelli di prezzo sono decisamente aumentati: questo perché le quantità immesse sul mercato sono talmente esigue, a volte addirittura limitate e non affidate alla grande distribuzione; quindi la moda, il mercato dell’auto di lusso, l’alimentazione di “prima categoria” non hanno pagato come la produzione di più basso livello».

«Nel settore immobiliare - argomenta Sardelli - il mercato di “qualità”, che può significare l’attico, l’appartamento o villa centralissima o d’epoca, l’immobile che per qualsiasi sua peculiarità presenta caratteristiche di esclusività ha registrato in minor maniera la flessione dei prezzi, rispetto ad un immobile alternativo privo di tali caratteristiche che lo rendono unico. Per meglio spiegarmi, domanda alta ed offerta bassa comportano... un mantenimento dei valori. Per analizzare al meglio il nostro territorio, essendo caratterizzato da realizzazioni immobiliari soprattutto anni ’60/’70, ormai a centinaia in vendita con caratteristiche costruttive, abitative, energetiche e di gestione oggi totalmente superate ed obsolete, è evidente che si siano registrati importanti deprezzamenti».

Altro discorso riguarda le belle ville d’epoca del Corso Italia e sue laterali, le case del centro storico o le importanti ville delle periferie: queste mantengono caratteristiche di quasi unicità.

Una decina

di offerte immobiliari

Il focus della Fiaip permette di affermare che «nel mercato delle offerte immobiliari, le case di lusso in vendita saranno poco più di una decina: quindi chi cerca un’immobile con tali caratteristiche deve adeguarsi alle richieste delle proprietà. Questo non significa che non si siano registrate flessioni nei prezzi pure di tali immobili, ma sicuramente non abbiamo rilevato in questi i crolli dei valori registrati in altre tipologie abitative. I venditori di tali immobili - rammenta ancora Sardelli - devono tenere certamente conto del momento di mercato che stiamo attraversando».

Infine bisogna ormai considerare il mercato parallelo delle Aste immobiliari: «settore nel quale personalmente mi occupo in questi ultimi tempi. Anche in questo caso le offerte di ville o palazzi d’epoca sono molto rare, quindi anche in questo caso il mercato
non è stato deprezzato in maniera significativa come registrato in altre Province. Per concludere, il mercato del lusso tiene a tutti i livelli. I deprezzamenti, le svalutazioni ci sono ma più contenute», la sottolineatura finale del presidente provinciale Fiaip.
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