LA TRASMISSIONE DEGLI SHOCK DAL MERCATO IMMOBILIARE AL RESTO DELL’ECONOMIA
Tema di discussione n. 659, gennaio 2008
bancaditalia
dalla sintesi non tecnica ....
Secondo le stime, nel lungo periodo la
crescita dei prezzi degli immobili (circa l’1 percento all’anno in termini reali) è attribuibile al
minore progresso tecnologico nel settore immobiliare
rispetto a quello nel settore che produce
beni di consumo e ai vincoli nella disponibilità
di terra. Nel medio periodo (ovvero
alle
frequenze del ciclo economico), oltre il 40
per cento della variabilità dei prezzi delle abitazioni
è attribuibile a shock di domanda e di
offerta specifici del mercato immobiliare; il resto
della variabilità è riconducibile a shock aggregati
(ad esempio di politica monetaria).
La famosa crescita economica come aumento del benessere....bah!
I risultati confermano, infine, che l’andamento
sostenuto del mercato immobiliare statunitense
negli ultimi anni ha fornito un contributo
nell’insieme positivo e significativo alla
dinamica del consumo. In particolare, nel
periodo 2002-2004, caratterizzato da una dinamica
modesta del reddito disponibile, la
possibilità di utilizzare l’accresciuto valore
degli immobili per finanziare la spesa avrebbe
contribuito, in media, per circa 0,4 punti percentuali
all’anno alla crescita dei consumi.
[Modificato da pax2you 25/03/2008 21:00]