Milano, Città Studi, semicentro. Tutti i giorni nel tardo pomeriggio porto la mia cagnona a fare un giretto nei dintorni di casa. Poiché seguo i movimenti delle abitazioni nell'attesa di una buona occasione, mi sono ritagliato il giro in modo di passare davanti a 5 note agenzie immobiliari del quartiere per buttare l'occhio sui cartelli e sui prezzi. Segnalo che per la prima volta dall'inizio dell'anno, da oltre una settimana non ho visto un solo cliente all'interno delle 5 agenzie e nessun commesso appeso al telefono. Attività "tombale". Tuttavia i prezzi esposti mediamente non cambiano da almeno un paio d'anni. L'impressione è quella di una sorta di braccio di ferro tra l'offerta e la domanda. Mi chiedo, vi chiedo, non potrebbe essere che i disastri che hanno combinato le banche nel mondo non riportino il mattone ed essere comunque l'ultimo bene-rifugio credibile, il meno peggio tra gli strumenti finanziari ed i proprietari pur nella consapevolezza di un possibile forte storno del loro valore preferiscano tenersi le case trincerandosi dietro prezzi consapevolmente irraggiungibili ed ingiustificati, bloccando di fatto il mercato?