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Case, residenziale sul piano inclinato

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2008 18:58
26/05/2008 18:58
 
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Fonte: Yahoo! Finanza - di Carlo Russo - 24/10/2007
Ringraziando Stelafe per la segnalazione

Case, residenziale sul piano inclinato

È crisi. Secondo il Rapporto Cresme, il mercato dell'edilizia conoscerà in questo 2007 il primo trend negativo dopo dieci anni. Gli investimenti nella costruzione di nuove abitazioni registrano - 3 % e nel 2008 andrà peggio: - 5,7 %. Ancora: nessuna inversione di tendenza fino al 2010. Quest'anno si spenderanno 40,3 miliardi di euro per costruire 298 mila appartamenti, in rallentamento rispetto al 2006. Cambia anche il tipo di casa, diminuiscono le ville unifamiliari, crescono i palazzi con 16-30 alloggi.In media un appartamento è ora di 65 metri

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quadrati.
Il Rapporto è stato presentato ieri all'anteprima-Saie, il Salone dell'edilizia che si inaugura oggi a Bologna, alla presenza del ministro allo sviluppo economico Pierluigi Bersani.
"Più in generale, e quindi al di là del solo mercato residenziale, sulla crisi del settore delle costruzioni vi è l'incognita delle opere pubbliche", ha detto Lorenzo Bellicini, direttore Cermet, "che sono rimaste al palo nel biennio 2006-2007, se davvero saranno sbloccate il 2008 potrà contare su un certo portafoglio-ordini e quindi migliorare la situazione interna del comparto delle costruzioni. Oggi le grande imprese si stanno difendendo dalla crisi ampliando all'estero il giro d'affari, ma è importante che anche la situazione interna migliori e a fronte del rallentamento del residenziale solo le opere pubbliche possono ridare slancio al mercato".
Tanti problemi. Questi i temi base dello scenario per il Cresme: "L'interpretazione del ciclo delle costruzioni italiano si muove quest'anno sulla base di un insieme di dati che rendono il quadro complesso: l'entità della frenata del mercato immobiliare residenziale e la relazione di questa con la produzione di nuove abitazioni; nuova frenata sul mercato delle opere pubbliche, il tema è quello dei tempi di ripartenza di un comparto che anche il nuovo governo giudica strategico e per il quale sembra aver trovato le risorse; si notano segnali positivi per l'edilizia non residenziale e il recupero ma l'entità di questi non è ancora sufficiente per affermare che una nuova fase di mercato si è avviata; le dinamiche sul mercato per le imprese sono: cogliere l'estero, inventare nuovi prodotti e tecnologie, integrare i servizi, entrare con le spalle coperte nei tre nuovi motori del mercato: parternariato pubblico e privato, gestione e ambiente".
Le spese per investimenti in opere pubbliche saranno per il Cresme in questo 2007 tra i 43 e i 44 miliardi di euro, con una crescita rispetto al 2006 tra l'1,8 e il 18,2 %, a seconda se le risorse saranno effettivamente spese entro l'anno.
Da giugno a settembre 2007 gli importi delle gare pubbliche aggiudicate ammontano a 14,5 miliardi di euro, nello stesso periodo dell'anno precedente erano ammontati a 23 miliardi di euro.
In totale il valore degli investimenti in costruzioni calerà dello 0,2 % e settorializzando il quadro è il seguente: nuove costruzioni residenziali -3 %, nuove costruzioni non residenziali private + 0,3 %, nuove costruzioni non residenziali pubbliche - 1 %, genio civile - 2%, rinnovo residenziale + 2 %, rinnovo non residenziale privato + 1,4 %, rinnovo non residenziale pubblico - 0,4%, rinnovo genio civile -0,5 %, manutenzione ordinaria + 0.8 %.
Per quanto riguarda la compravendita di abitazioni, si passa da 867.348 del 2006 a 836.991 previste per il 2007 (-3,5 %). Mentre il mercato delle abitazioni usate passa da 534.175 unità a 500.675 (-6,3 %).
"Il principale problema del mercato immobiliare", ha affermato Lorenzo Bellicini, "è il peso che le nuove abitazioni hanno raggiunto sul totale delle compravendite: nel 2000 le nuove abitazioni rappresentavano il 28% degli scambi, nel 2007 arriveranno al 40,2%. Per altro questo vuole dire che il mercato delle abitazioni usate è già fermo da almeno due anni e con valori rilevanti. Forse il mercato sta ancora in piedi grazie ai rumors positivi dell'informazione e all'effetto delle nuove costruzioni sulle Conservatorie dei registri immobiliari. Inoltre i dati sui permessi edilizi indicano che nel 2008 saranno ultimate altre 323 mila abitazioni, il 3,8% in meno del 2007. La domanda di abitazioni è stata rallentata dalla difficoltà a indebitarsi ulteriormente che si è concretizzata nell'ultimo anno e mezzo". Anche i prezzi delle case, per la prima volta da molti anni, indietreggiano.
Nelle 14 aree metropolitane registrano (2007 su 2006) + 0,1 %, un netto calo se si considera l'inflazione. Nelle aree di pregio va meglio che altrove: +1.1. Ma anche qui non si raggiunge il tasso d'inflazione. Le aree centrali sono a + 0,1 %, il semicentro a -0,5 %, le periferie di pregio a -0,1 %, le periferie economiche a -0,5% .

Le ricerche sull'andamento dei prezzi immobiliari sono, a mio giudizio, palesemente false, per la maggior parte commissionate di soliti soggetti, banche, costruttori, mediatori etc.

Marco
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