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Gorizia - Cala fino al 20% il prezzo delle case non nuove

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2011 15:39
07/06/2008 11:21
 
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Fonte: Il PIccolo - Giornale di Gorizia - 03/06/2008 - di Elena Orsi

Cala fino al 20% il prezzo delle case non nuove
23/02/2010 16:02
 
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Edilizia a picco, 600 alloggi invenduti in città (Fonte: il Piccolo Gorizia - di Tiziana Carpinelli - 20/02/2010)

Mercato in picchiata per il settore delle costruzioni private. Chi sperava nella ripresina, dopo un 2009 da dimenticare, resterà deluso: almeno fino al prossimo dicembre non si prevede l’apertura di alcun cantiere in città. Gru ferme e muratori a casa: i progetti annunciati restano nel cassetto, congelati. «È la crisi più nera degli ultimi quarant’anni», dicono gli addetti ai lavori. E i numeri non sconfessano le parole: oltre 600 alloggi rimasti invenduti nel mandamento monfalconese, una cinquantina di ditte edili sparite nell’arco di dodici mesi in provincia, manovalanza ridotta ai minimi termini, con il 40% di operai licenziati in quattro anni, e svalutazione degli appartamenti per i prezzi calati del 10% nel biennio. La recessione ha trascinato sul baratro le aziende, anche quelle con le spalle più larghe. LA CRISI Per un anno gli imprenditori si sono aggrappati alla speranza non tanto di una ripresa, quanto almeno di una ripresina, e invece niente. Dopo un ciclo espansivo di crescita maturato nei primi anni ’90, allorché il territorio conobbe il boom della piccole imprese, il settore delle costruzioni è ora investito in pieno dalla crisi economica. «La forte contrazione coinvolge tutte i settori produttivi del comparto, dall’edilizia residenziale pubblica a quella privata, dai muratori agli addetti alle pitturazioni», spiega Alcide Bidut, presidente della Commissione provinciale artigianato della Camera di Commercio di Gorizia. Gli effetti recessivi si sono dilatati nella società civile, soprattutto sotto il profilo occupazionale: «Nella nostra Provincia – prosegue – il numero delle ditte artigiane iscritte alla Ccia è sceso, tra il 2008 e il 2009, da 1306 a 1258 unità. E laddove le realtà produttive sono sopravvissute si è assistito a un assottigliamento dell’organico del 40%, con il complessivo licenziamento di circa 400 lavoratori dipendenti». In aumento, invece, il numero di ditte autonome provenienti dall’Est, con titolari perlopiù provenienti da Bosnia e Croazia. COMPRAVENDITE «C’è movimento, nel settore delle compravendite, solo per immobili in pronta consegna e a costo accessibile - afferma Susanna Marusig, titolare di ”Progetto immobiliare” e associata Fiaip -: non a caso i prezzi, per colpa della crisi, sono calati del 10% rispetto a due anni fa. Oggi, per un appartamento nuovo di 65 mq, con due camere, soggiorno, angolo cottura, bagno, terrazzo e posto macchina si spende poco più di 115mila euro». «Ci sono sul mercato molti alloggi invenduti di complessi già realizzati - continua - e le imprese costruttrici preferiscono per questo tener le bocce ferme, in attesa di un cambiamento. Per il 2010 escludo nuove aperture di cantieri. Mi risultano ancora diversi appartamenti in vendita nella zona dell’ex ospedale, in via Crociera, nel complesso Iridia, all’ex Meteor di Ronchi e all’ex Detroit». CREDITO Ma a cosa si deve la stasi nelle compravendite? «Principalmente alla disponibilità creditizia - replica Marusig -: fino a un paio di anni fa le banche accordavano mutui al 100% del valore immobiliare della casa, oggi all’80%. Siamo tornati indietro di vent’anni. Se infatti, prima, a una famiglia bastava avere i soldi per il rogito, ora l’acquisto di un alloggio è impossibile se non si dispone di una quota del capitale in contanti. Per contro, il calo dei prezzi ha reso, per le persone che ne hanno facoltà, il mattone un investimento e dunque si assiste a un fenomeno da tempo scomparso: il pagamento della casa in contanti, tramite assegni circolari, per l’intero ammontare del prezzo. Si tratta di persone che hanno avuto un’eredità o che hanno deciso di far fruttare in questo modo i risparmi di una vita o la propria liquidazione». OCCUPAZIONE «La situazione dell’edilizia è ferma da almeno due anni - commenta Mario Medessi, presidente del Collegio periti industriali di Gorizia - e la recente legge regionale 19, entrata in vigore lo scorso 23 dicembre, non ha agevoltato, anzi ha bloccato le attività dal punto di vista modulistico e burocratico. In 40 anni di carriera, non ho mai visto una crisi così nera: sì, ci sono sempre stati alti e bassi, ma qua ormai si vedono solo i bassi. L’occupazione è azzerata: tutti gli studi stanno disimpegnando le strutture. Si confidava, non dico nella ripresa, ma almeno nella ripresina: così non è stato. Sicuramente più di una realtà è a rischio, anche perchè il mercato è immobile: sono oltre 600 gli alloggi invenduti nel mandamento monfalconese e con le fabbriche alle prese con la cassa integrazione sarà difficile che la tendenza venga invertita».


[SM=g1746735] [SM=g1934144]
[Modificato da marco--- 23/02/2010 16:22]
23/02/2010 16:20
 
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Re: Edilizia a picco, 600 alloggi invenduti in città
stelafe, 23/02/2010 16.02:

«Ci sono sul mercato molti alloggi invenduti di complessi già realizzati - continua - e le imprese costruttrici preferiscono per questo tener le bocce ferme, in attesa di un cambiamento.

ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/ilpiccolo/2010/02/20/GO_18_A...

[SM=g1746735] [SM=g1934144]




tocca vedere quale cambiamento ci sara'...

io ne prevedevo tre, i fratelli "stavolta e' peggio"

chissa' se dedicheranno loro una via a ponte di nona...

[SM=g9128]

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19/06/2010 14:41
 
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Casa, i nuovi quartieri bloccati dalla crisi (Fonte: Il Piccolo Gorizia - di Elena Orsi - 04/06/2009)

Rallentano i lavori al Parco Rocca e all'ex Detroit. Cala (10%) il prezzo dell'usato
19/06/2010 14:41
 
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Casa, prezzi in calo del 9% e così si torna a investire sul caro vecchio mattone (Fonte: Il Piccolo Gorizia - di Tiziana Carpinelli - 19/06/2010)

Il caro, vecchio mattone torna in auge. L’investimento immobiliare si conferma il modo migliore di piazzare il tesoretto (per chi ce l’ha) e infatti davanti al proliferare di cartelli “vendesi”, indistintamente spalmati su tutto il mandamento, c’è chi intravede nell’acquisto di un’abitazione un bene-rifugio e, dunque, un altare, evidentemente preferendolo agli strumenti finanziari. Complice la crisi economica, che ha lasciato ampie sacche di “invenduto” sul territorio, i prezzi delle nuove costruzioni si sono congelati (perché le imprese edili non vogliono svendere) mentre quelli degli immobili usati sono crollati anche di 9 punti percentuali rispetto a un anno fa.
Lo rileva la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), per bocca del consigliere regionale Susanna Marusig:
«Si riscontra molta difficoltà nelle vendite, anche perché i costruttori non sono intenzionati a deprezzare: tutto resta fermo e non si sa come andrà a finire».
Diversi anche gli alloggi finiti all’asta per il fallimento del proprietario, come si evince dalle bacheche dei tribunali. Mentre sulle pubblicazioni di settore gli annunci di immobili in vendita si sprecano. A soffrire di più, in questo momento, sono le compravendite degli appartamenti usati. «In questo caso - spiega - si rilevano prezzi più bassi dell’8-9% rispetto al 2009 e chi acquista ora sicuramente ci guadagna. Il problema è che molti non sono in grado di comprare alcunché, per via della stretta creditizia: ora le banche concedono al massimo mutui dell’8O% rispetto al valore dell’immobile, peraltro con tempi burocratici più dilatati rispetto al passato, e ciò restringe di molto le possibilità del potenziale acquirente. Per contro c’è un settore, quello della casa singola, che non conosce ne’ svalutazione ne’ crisi, forse perché la villetta rappresenta ancora nell’immaginario un sogno da raggiungere».
Stando a Marusig la chance per rimanere appetibili è investire sulle nuove tecnologie:
«Adesso, visto anche il deprezzamento dell’usato, a una famiglia conviene obiettivamente acquistare un appartamento non al primo ingresso, se in buone condizioni. Dunque l’opportunità di riscatto, per le nuove abitazioni, è dettata dal ricorso al fotovoltaico o ai pannelli solari e ad analoghe formule di risparmio energetico, piuttosto che alle canoniche forme di costruzione».
Tra i fenomeni nuovi, invece, si nota una rinnovata fiducia nel mattone, ritenuto sempre un investimento solido, a dispetto degli strumenti finanziari che, anche a seguito di vicissitudini salite alla ribalta della cronaca, hanno invece registrato una disaffezione tra i cittadini. Sempre più spesso - spiega il consigliere della Fiaip - si assiste a persone che saldano subito l’acquisto, evidentemente in possesso della disponibilità economica necessaria. Si tratta di acquirenti che prima facevano fruttare il denaro su altri fronti e ora invece ricercano la tranquillità dell’investimento immobiliare».
Ma veniamo ai prezzi: «Un appartamento nuovo, a Monfalcone e dintorni, viene ceduto per 1900-2mila euro al mq - riferisce Marusig
-. Per l’usato facciamo dei distinguo: se l’immobile è da ristrutturare, il prezzo oscilla tra 600 e 700 euro, mentre se è in buono stato tra 1000-1200 euro. Il mercato come sta andando? «La situazione non è rosea - conclude l’esponente della Fiaip: questo è sotto lo sguardo di tutti. Ma devo anche dire che da gennaio si è assistito a una lieve ripresa, qualcosa si sta iniziando a muovere, almeno rispetto all’ultimo quadrimestre del 2009, davvero negativo».
20/06/2010 01:32
 
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Re:
marco---, 19/06/2010 14.41:

i prezzi delle nuove costruzioni si sono congelati (perché le imprese edili non vogliono svendere) mentre quelli degli immobili usati sono crollati anche di 9 punti percentuali rispetto a un anno fa.



L’aumento dei fallimenti oltre il 30% denunciati probabilmente dimostra l’inizio del collasso del sistema imprenditoriale anche perché a questi numeri andrebbero aggiunti i numeri delle società in crisi. Fallimenti che sono tanto maggiori nelle zone prima considerate ad alto sviluppo imprenditoriale e quindi floride (per esempio in Emilia Romagna abbiamo + 65% dei fallimenti tra 2008 e 2009).



www.edilportale.com/news/2010/06/mercati/feneal-uil-la-crisi-in-edilizia-non-%C3%A8-affatto-finita-_19068...


www.cervedgroup.com/c/document_library/get_file?uuid=4283751a-cdd2-4cda-b2b5-00cc03d0e87c&group...
[Modificato da stelafe 20/06/2010 01:53]
12/04/2011 09:04
 
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Vendita case, la crisi colpisce in centro: prezzi ridotti del 20% (Fonte: Il Piccolo - di Laura Borsani - 11/04/2011)

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E' fuga dal centro - Case svalutate del 20% in due anni (Fonte: Il Piccolo Gorizia - 27/10/2011)

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