19/06/2010 14:41 |
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Casa, prezzi in calo del 9% e così si torna a investire sul caro vecchio mattone (Fonte: Il Piccolo Gorizia - di Tiziana Carpinelli - 19/06/2010)
Il caro, vecchio mattone torna in auge. L’investimento immobiliare si conferma il modo migliore di piazzare il tesoretto (per chi ce l’ha) e infatti davanti al proliferare di cartelli “vendesi”, indistintamente spalmati su tutto il mandamento, c’è chi intravede nell’acquisto di un’abitazione un bene-rifugio e, dunque, un altare, evidentemente preferendolo agli strumenti finanziari. Complice la crisi economica, che ha lasciato ampie sacche di “invenduto” sul territorio, i prezzi delle nuove costruzioni si sono congelati (perché le imprese edili non vogliono svendere) mentre quelli degli immobili usati sono crollati anche di 9 punti percentuali rispetto a un anno fa.
Lo rileva la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), per bocca del consigliere regionale Susanna Marusig:
«Si riscontra molta difficoltà nelle vendite, anche perché i costruttori non sono intenzionati a deprezzare: tutto resta fermo e non si sa come andrà a finire».
Diversi anche gli alloggi finiti all’asta per il fallimento del proprietario, come si evince dalle bacheche dei tribunali. Mentre sulle pubblicazioni di settore gli annunci di immobili in vendita si sprecano. A soffrire di più, in questo momento, sono le compravendite degli appartamenti usati. «In questo caso - spiega - si rilevano prezzi più bassi dell’8-9% rispetto al 2009 e chi acquista ora sicuramente ci guadagna. Il problema è che molti non sono in grado di comprare alcunché, per via della stretta creditizia: ora le banche concedono al massimo mutui dell’8O% rispetto al valore dell’immobile, peraltro con tempi burocratici più dilatati rispetto al passato, e ciò restringe di molto le possibilità del potenziale acquirente. Per contro c’è un settore, quello della casa singola, che non conosce ne’ svalutazione ne’ crisi, forse perché la villetta rappresenta ancora nell’immaginario un sogno da raggiungere».
Stando a Marusig la chance per rimanere appetibili è investire sulle nuove tecnologie:
«Adesso, visto anche il deprezzamento dell’usato, a una famiglia conviene obiettivamente acquistare un appartamento non al primo ingresso, se in buone condizioni. Dunque l’opportunità di riscatto, per le nuove abitazioni, è dettata dal ricorso al fotovoltaico o ai pannelli solari e ad analoghe formule di risparmio energetico, piuttosto che alle canoniche forme di costruzione».
Tra i fenomeni nuovi, invece, si nota una rinnovata fiducia nel mattone, ritenuto sempre un investimento solido, a dispetto degli strumenti finanziari che, anche a seguito di vicissitudini salite alla ribalta della cronaca, hanno invece registrato una disaffezione tra i cittadini. Sempre più spesso - spiega il consigliere della Fiaip - si assiste a persone che saldano subito l’acquisto, evidentemente in possesso della disponibilità economica necessaria. Si tratta di acquirenti che prima facevano fruttare il denaro su altri fronti e ora invece ricercano la tranquillità dell’investimento immobiliare».
Ma veniamo ai prezzi: «Un appartamento nuovo, a Monfalcone e dintorni, viene ceduto per 1900-2mila euro al mq - riferisce Marusig
-. Per l’usato facciamo dei distinguo: se l’immobile è da ristrutturare, il prezzo oscilla tra 600 e 700 euro, mentre se è in buono stato tra 1000-1200 euro. Il mercato come sta andando? «La situazione non è rosea - conclude l’esponente della Fiaip: questo è sotto lo sguardo di tutti. Ma devo anche dire che da gennaio si è assistito a una lieve ripresa, qualcosa si sta iniziando a muovere, almeno rispetto all’ultimo quadrimestre del 2009, davvero negativo». |
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