Come dicevamo prima....
Il lavoro mette a confronto le caratteristiche dei mutuatari e dei contratti di circa 1,9 milioni di mutui concessi nei due quadrienni 2004-2007 e 2008-2011 con l’obiettivo di analizzarne i cambiamenti e valutare quale siano stati gli effetti della crisi finanziaria su questo segmento del mercato del credito I risultati dell’analisi mostrano che fra i due periodi il calo delle erogazioni ha interessato soprattutto i mutuatari più giovani e quelli originari di paesi non appartenenti all’Unione Europea,
ma entriamo più nei dettagli....
che hanno risentito in misura maggiore del peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro e dell’adozione di politiche di affidamento più selettive da parte delle banche nei confronti della clientela caratterizzata da una più elevata rischiosità.
Ed ecco venir fuori la verità, ovvero che i mutui li prende chi ha i soldi ed una situazione solida.... ma noi immaginiamo anche che a chiudere le trattative siano soggetti con caratteristiche simili, se non proprio gli stessi che hanno pure le caratteristiche per essere considerati "erogabili" dal punto di vista del mutuo.
E andando avanti viene fuori altro....
La crescita dell’importo dei mutui a loro concessi è stata inoltre assai più contenuta rispetto alla media, a seguito di misure di inasprimento dell’offerta quali la riduzione dell’incidenza massima tra la rata del mutuo e il reddito e l’abbassamento del loan-to-value.
... ovvero che man mano che la crisi ha costretto i newcomers (coloro i quali si affacciano al mercato per la prima volta) a richiedere mutui più elevati, questi sono stati sempre più estromessi dal mercato da vari aspetti:
- riduzione del rapporto rata iniziale/reddito;
- riduzione del LTV.