Centro storico e Appia Antica: arriva la stangata comunale
Giovedí 14.10.2010 14:20
finanza
di Claudio Roma
Sarà l'incubo di benestanti, nobili ancora col patrimonio immobiliare e anche della miriade di società alle quali risultano intestate le favolose ville e palazzine dell'Appia Antica. Dal prossimo 30 novembre, per questo pezzo unico al mondo di case e residenze, scatteranno i controlli dell'Agenzia del Territorio. L'obiettivo è misurare l'effettivo valore dell'immobile, attraverso lo strumento dell'estimo catastale, cioé il parametro sul quale i proprietari pagano poi le tasse Ici, Tari e Irpef.
Il Comune non nasconde che si tratta di una iniziativa punitiva, ma nel senso che rimette in equilibrio il mercato immobiliare della città per quanto riguarda il peso fiscale. Infatti gli estimi del centro storico e dell'Appia Antica non hanno subito alcuna modifica da oltre venti anni e così è capitato che alcune abitazioni di nuova realizzazione in periferia abbiano valori catastali più alti di immobili di via Veneto e di ville con piscina e giardino confinanti con la tomba di Cecilia Metella. Risultato: chi aveva una casa di grande valore ma con estimo “antico”, pagava meno di chi era proprietario di abitazioni di minor valore e pregio.
La decisione è contenuta nella delibera approvata lo scorso 11 settembre, per la quale l'assessore al Bilancio, Maurizio Leo, ha dovuto sfoderare un grande coraggio. Non a casa i “pezzi più pregiati” di palazzi, abitazioni e ville nel novanta per cento dei casi coincidono con “poteri forti” condannati dalla delibera ad un aumento delle tasse comunali. Si tratta di circa 235mila unità immobiliari per un totale del 9,5 per cento di tutti i fabbricati registrati al catasto e comprendenti case e uffici, dislocate per la maggior parte nel centro storico e sull'Appia Antica, saranno soggette ad una verifica mirata a certificare che il loro valore catastale non sia sottostimato rispetto al valore di mercato dell'immobile. Si tratta di un patrimonio immobiliare di case, uffici, attività commerciali, alberghi e magazzini che attualmente costituisce il 9,5% del totale delle unità accatastate.
"L'intervento - ha spiegato l'assessore al Bilancio Maurizio Leo - e' stato pensato anche in previsione dell'attuazione dei provvedimenti sul federalismo municipale". I controlli saranno svolti dall'Agenzia del Territorio, la direttrice Gabriella Alemanno ricorda che a Milano un provvedimento analogo ha portato al recupero di 44 milioni di euro di valore imponibile. È un'operazione perequativa – ha concluso - perché spesso le periferie sono state accatastate successivamente rispetto al centro".