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Ditemi voi come si puo' prendere sul serio questa nazione...

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2012 07:30
28/04/2009 14:22
 
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Che schifo
Derivati, truffa al Comune di Milano: sequestri in 4 banche

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha confermato quanto anticipato dal Sole 24 Ore oggi in edicola sul sequestro preventivo nell'ambito della vicenda dei derivati che ha visto coinvolte, con l'accusa di truffa aggravata, quattro banche d'affari (Ubs, Deutsche Bank, JP Morgan e Depfa Bank) individuate nel 2005 dal Comune di Milano come "arranger" per la negoziazione del debito che l'ente locale aveva in bilancio. Il decreto è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano Giuseppe Vanore, su richiesta del pm Alfredo Robledo.

L'ipotesi investigativa oggetto delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle riguarda operazioni in derivati (swap) relative al prestito obbligazionario sottoscritto per un importo pari a circa 1,7 miliardi di euro dal Comune, in merito al quale gli istituti di credito risultano aver ottenuto, attraverso modalità fraudolente, profitti illeciti per circa 100 milioni di euro. Gli istituti coinvolti sono indagati in base alla legge 231 del 2001 che impone alle aziende la creazione di modelli organizzativi per prevenire gli illeciti. Le banche, secondo gli investigatori, avrebbero anche avrebbero violato anche la normativa inglese.

La Guardia di Finanza ha quindi sequestrato, in via preventiva, beni mobili ed immobili, oltre a disponibilità finanziarie e conti correnti. Sono state vincolate le quote azionarie delle partecipazioni che le quattro banche d'affari avevano in Italia. Il decreto di sequestro preventivo, che riguarda disponibilità per un importo complessivo di 476 milioni di euro, avrebbe anche interessato l'ex direttore generale del Comune, Giorgio Porta, che avrebbe «organizzato, controllato e coordinato» l'emissione dei derivati, e Mario Mauri, allora componente tecnico della commissione comunale che secondo gli inquirenti strutturò l'operazione, rivelatasi poi fallimentare per l'amministrazione.

Le persone fisiche indagate sono 14 tra manager e funzionari dei quattro istituti di credito (tra i quali anche Gaetano Bassolino, figlio del presidente della Regione Campania), oltre all'ex direttore generale di Palazzo Marino e al consulente tecnico
. A questi si aggiungono le quattro banche finite sotto inchiesta in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. I contratti derivati finiti sotto la lente degli inquirenti riguardano gli anni che vanno dal 2005 al 2007.
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