Il “settembre nero” dei lombardi: in 7mila hanno perso il lavoro
Pubblicato il 14 Ottobre 2010
Cassaintegrazione, disoccupazione e precariato: tutti in aumento rispetto al 2009. La crisi è tutt’altro che finita.
A fare il punto sull’economia lombarda è un’analisi della Cgil regionale basata sui dati di settembre.
LAVORO A RISCHIO
I numeri resi pubblici, d’altronde, non lasciano dubbi: la tanto agognata e sbandierata ripresa deve ancora arrivare.
Basti sapere che
i licenziamenti lombardi del 2010 ammontano a 42.375 (7mila solo nel mese di settembre), ben il 10 per cento in più rispetto all’agosto del 2009. E il 2009 non è stato certo uno degli anni più rosei quanto a lavoro e occupazione.
Cresciute del 52 per cento anche le ore di cassaintegrazione che a settembre hanno sfondato il muro dei 26 milioni (26.082.925 per l’esattezza).
In particolare sono diminuite quelle di cassa ordinaria del 27 per cento e cresciute quelle di cassa in deroga del 265 per cento e straordinaria del 184 per cento, per un totale di quasi 249 milioni di ore complessive da gennaio, facendo registrare un aumento complessivo del 42 per cento.
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