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Edilizia in crisi

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2012 17:29
22/09/2009 22:31
 
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Vendita di case paralizzata in provincia
Mai così in basso negli ultimi 20 anni

Fausto Baldarelli, responsabile provinciale di Cna costruzioni: "Ci sono grandi aspettative per la proroga delle ristrutturazioni prevista dalla nuova Finanziaria. Speranze anche per il Piano casa che approverà la Regione il 29 settembre"

Pesaro, 22 settembre 2009 - Vendita degli alloggi quasi bloccata, cantieri interrotti a causa delle mancate vendite, appalti pubblici paralizzati, numerose imprese di costruzioni che non hanno commesse. La situazione nel settore dell’edilizia in provincia di Pesaro è a dir poco drammatica con una flessione che oscilla dal 35 al 50% su base annua.

La mappa della crisi nel settore è a dir poco sconsolante con picchi negativi sulla costa ed in particolare a Pesaro e Fano. Mentre va un po' meglio nell’entroterra, dove le imprese sono impegnate in lavori di ristrutturazioni, il futuro per le 5.100 imprese del settore (che danno lavoro ad oltre 15mila addetti), sembra ancora improntato al segno meno. Cala l’occupazione (-20%), aumentano le ore di cassa integrazione ma per fortuna non tutto volge al negativo.

“Ci sono grandi aspettative - dice Fausto Baldarelli, responsabile provinciale di Cna costruzioni - dalla proroga delle agevolazioni del 36% sulle ristrutturazioni che la nuova Finanziaria prevede sino al 2012. Una misura alla quale hanno fatto ricorso molti pesaresi. Secondo i dati relativi al primo quadrimestre del 2009 gli interventi di ristrutturazione sono stati 980, pari ad oltre il 30% a livello regionale. Anche se siamo ben lontani dal picco del 2007, che registrò quasi 5mila interventi in un anno, a fine 2009 si potrebbe arrivare a quasi 3mila interventi”.

Secondo il presidente provinciale di Cna costruzioni Marco Rossi “si tratta di una misura importante che certo da sola non potrà bastare a sollevare le sorti di un settore, ma se a questo aggiungiamo il Piano casa - che dovrà essere approvato il 29 settembre prossimo dalla Regione - potremmo avere una serie di scosse benefiche per un comparto che in questi ultimi mesi ha conosciuto uno dei periodi più bui degli ultimi vent’anni. In questa fase è però importante anche l’aiuto delle istituzioni".

“Se il Governo ritiene strategico il settore dell’edilizia per il rilancio del Paese – aggiunge Rossi – noi crediamo che il rilancio passi proprio da quello che si riuscirà a fare per le piccole e medie imprese. Che tradotto in termini pratici, significa un capillare programma di opere pubbliche di piccole dimensioni che possano ridar fiato alle imprese del territorio. Una buona opportunità potrà arrivare anche da interventi specifici finalizzati al risparmio energetico”.

Per quanto riguarda gli enti locali, Cna costruzioni sollecita le amministrazioni comunali ad indire gare d’appalto per favorire le imprese del territorio per appalti pubblici con importi inferiori ai 500 mila euro. “Questo - conclude Baldarelli - metterebbe al riparo le istituzioni locali da brutte sorprese come il blocco delle opere a causa del fallimento dell’azienda, subappalti ad imprese non regolari. Effetti già sperimentati in passato quando molti degli appalti pubblici sono stati affidati ad imprese provenienti da fuori regione”.
[Modificato da (sylvestro) 22/09/2009 22:32]
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22/09/2009 22:38
 
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Re: EDILIZIA IN GINOCCHIO
(sylvestro), 9/22/2009 10:31 PM:

da ilRestodelcarlino
Vendita di case paralizzata in provincia
Mai così in basso negli ultimi 20 anni

Fausto Baldarelli, responsabile provinciale di Cna costruzioni: "Ci sono grandi aspettative per la proroga delle ristrutturazioni prevista dalla nuova Finanziaria. Speranze anche per il Piano casa che approverà la Regione il 29 settembre"

Pesaro, 22 settembre 2009 - Vendita degli alloggi quasi bloccata, cantieri interrotti a causa delle mancate vendite, appalti pubblici paralizzati, numerose imprese di costruzioni che non hanno commesse. La situazione nel settore dell’edilizia in provincia di Pesaro è a dir poco drammatica con una flessione che oscilla dal 35 al 50% su base annua...

Senza parole, soprattutto perché spesso capita di leggere che la ripresa è "dietro l'angolo", quanta falsità... e a che pro? Mah...

Marco
22/09/2009 22:50
 
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Re: Re: EDILIZIA IN GINOCCHIO
marco---, 22/09/2009 22.38:

Senza parole, soprattutto perché spesso capita di leggere che la ripresa è "dietro l'angolo", quanta falsità... e a che pro? Mah...

Marco



"A che pro" ormai e' facile capirlo, dipende dal mandante del messaggio. In questo caso credo siano i costruttori in difficolta' che sperano in un intervento del governo (o, peggio, degli enti locali) per nuove iniziative di edilizia pubblica in sostituzione della residenziale in stallo.

Nel caso degli intermediatori o dei venditori meglio far credere che il peggio e' alle spalle ed e' sempre il momento giusto per comprare per il privato.

L'apparente isteria degli articoli di stampa secondo me e' frutto della frammentazione degli principali attori del mercato che fino a ieri facevano squadra comune.
[Modificato da (sylvestro) 22/09/2009 22:52]
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22/09/2009 22:56
 
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Re: Re: Re: EDILIZIA IN GINOCCHIO
(sylvestro), 9/22/2009 10:50 PM:

"A che pro" ormai e' facile capirlo, dipende dal mandante del messaggio. In questo caso credo siano i costruttori in difficoltaì che sperano in un internveto del governo (o, peggio, degli enti locali) per nuove iniziative di edilizia pubblica in sostituzione della residenziale in stallo.

Nel caso degli intemediatori o dei venditori meglio far credere che il perggio e' alle spalle ed e' sempre il momento giusto per comprare per il privato.

L'apparente isteria degli articoli di stampa secondo me e' frutto della frammentazione degli principali attori del mercato che fino a ieri dacevano squadra comune.

Sono d'accordo con te, in particolare sull'ultimo passo, ossia si sta creando un contesto nel quale sempre più ognuno pensa per sé, forse sta nascendo il caos che potrebbe segnalare l'inizio del vero è proprio crollo.

Marco
22/09/2009 23:19
 
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Re: Re: Re: Re: EDILIZIA IN GINOCCHIO
marco---, 22/09/2009 22.56:

Sono d'accordo con te, in particolare sull'ultimo passo, ossia si sta creando un contesto nel quale sempre più ognuno pensa per sé, forse sta nascendo il caos che potrebbe segnalare l'inizio del vero è proprio crollo.

Marco




La ... "fine del mondo" sara' relativa:
- territorialmente dipendera' dal tipo di zona, dal grado di speculazione subito in passato (e quindi di invenduto recente), dalla resistenza economica dei venditori, dalla presenza di investitori fortemente interessati e professionali.

- professionalmente seguira' a ruota il punto precedente: poca trippa per i costruttori, alta selezione per gli intermediari, periodo di relax per venditori professionali, notti insonni per venditori privati.
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05/10/2009 14:20
 
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Dal 2018 nuovi edifici a 'emissioni zero'
da quotidianoimmobiliare
05/10/2009, 12:29 | Europa

La nuova direttiva europea sull'efficienza energetica nel settore edilizio mira a predisporre gli strumenti perche' anche gli edifici facciano la loro parte nella lotta ai cambiamenti climatici ingaggiata dall'Unione europea. Dal 2018 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere 'a emissioni zero', ovvero dovranno produrre tanta energia quanta ne consumano. Le regole del Parlamento prevedono anche parametri di efficienza energetica per le ristrutturazioni, e obbligo di pubblicizzare il consumo delle installazioni domestiche.
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21/01/2010 21:04
 
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Crisi edilizia: drammatico consuntivo 2009 nelle Marche


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21/01/2010 21:21
 
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Re:
(sylvestro), 21/01/2010 21.04:

Crisi edilizia: drammatico consuntivo 2009 nelle Marche






"ma in romagna e' diverso"

cmq, pare proprio ci sia crisi nell'edilizia, chissa' come mai...

[SM=g1750163]

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Il crollo dell'edilizia Lucana


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[Modificato da (sylvestro) 19/05/2010 09:56]
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20/05/2010 12:25
 
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Edilizia, ricavi in calo del 20%


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03/06/2010 11:13
 
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Il settore del mattone e' ancora fermo a palo


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Istat: indice produzione costruzioni -6,6% nel primo trimestre
04/06/2010

Nel primo trimestre 2010 l'indice destagionalizzato della produzione nel settore delle costruzioni è diminuito dell’1,8% rispetto al trimestre precedente.
L’indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato un calo del 6,6% rispetto al primo trimestre del 2009.
Nel medesimo confronto temporale, l’indice grezzo è diminuito del 6,4%.
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07/06/2010 12:49
 
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ITALCEMENTI -0,3% Cade il prezzo del cemento in Italia, Goldman Sachs taglia le stime

Websim - 07/06/2010 12:36:40

Italcementi (IT.MI) perde lo 0,3% a 6,53 euro. Il titolo del primo produttore italiano di cemento è penalizzato anche da un abbassamento del target price arrivato stamattina da Goldman Sachs.
Il broker ha rivisto le proprie assunzioni sullo scenario di mercato ed ha abbassato le stime di utile per il 2010 e per il 2011 di tutte le società europee del settore.
Il target di Italcementi è stato portato a 8,5 euro da 11,6 euro, la raccomandazione resta neutral.

Gli analisti hanno rilevato che negli ultimi due anni i prezzi del cemento in Italia sono scesi più del previsto, in peggioramento rispetto al -10% del primo trimestre 2010.
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14/06/2010 11:20
 
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Edilizia in crisi, ora si compra la casa con gia' dentro l'inquilino


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Cantieri chiusi e bandi sospesi
Le imprese fermano i motori


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[Modificato da (sylvestro) 23/06/2010 12:16]
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23/06/2010 12:15
 
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(segue) Cantieri chiusi e bandi sospesi
Le imprese fermano i motori


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[Modificato da (sylvestro) 23/06/2010 12:17]
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28/06/2010 11:50
 
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Edilizia, fatture non pagate
falliti in Istria 103 imprenditori


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28/06/2010 11:59
 
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Allarme dei costruttori:
troppi cantieri chiusi


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[Modificato da (sylvestro) 28/06/2010 12:00]
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02/07/2010 20:15
 
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Convegno Ance del 28/05/2010

L'EDILIZIA SOFFRE, CANTIERI AL PALO.



uno

due

tre

quattro

cinque

sei

[SM=g7840] [SM=g1750163]
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05/07/2010 10:20
 
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Costruzioni, il futuro non abita piu' qui
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05/07/2010 10:43
 
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Re:
(sylvestro), 05/07/2010 10.20:





e vorrei vedere...

[SM=g2232945]

...semmai qui c'e' da ri-costruire...

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Il cemento ha i conti pesanti
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16/08/2010 10:54
 
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Edilizia sempre piu' crisi

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Villa Singola
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Bolzano: “l’edilizia è a un passo dal collasso”

21/08/2010

- Dal 2003 al 2009, in Alto Adige, le imprese nell'edilizia si sono ridotte di 333 unità e gli operai sono diminuiti di 3.656 unità.
Lo sostengono l'Assoimprenditori e il Collegio costruttori edili della provincia di Bolzano, che precisano in una nota: “l'edilizia altoatesina è ad un passo dal collasso”.
I maggiori problemi con cui l'edilizia altoatesina si trova a dover combattere sono la “poca liquidità, scarsa redditività, burocrazia sempre maggiore e lavori pubblici in diminuzione”.
Sulla stessa lunghezza d'onda, anche Vittorio Repetto, presidente della locale Cassa edile: “i dati, anche in questi ultimi mesi, mostrano un crollo continuo, senza cenni di ripresa.
Ma, se andiamo a considerare l'indotto, occorre moltiplicare la cifra almeno per tre
”.
Repetto sostiene che “non si tratta di un problema esclusivamente legato all'edilizia, quanto piuttosto all'intero sistema economico provinciale.
L'edilizia crea una parte consistente del Prodotto interno lordo provinciale; quindi, se dovesse collassare le ricadute avrebbero ripercussioni sull'intera popolazione”.
La soluzione a questa soluzione definita assai critica è nel liberare l'edilizia privata dagli ostacoli burocratici e in una più intensa attività di Comuni e Provincia, nell'appaltare lavori pubblici.
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23/08/2010 11:08
 
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Edilizia, gia' 200 le imprese chiuse nel 2010

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Edilizia in crisi, nuovo allarme

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Per il mattone è crisi nera Lavoratori senza stipendio


Grido d’allarme della Cisl per il comparto. In aumento le piccole imprese edilizie in difficoltà. Solo negli ultimi giorni si sono presentati in venti al sindacato per vertenze

Montecatini, 31 agosto 2010

Sono in aumento i lavoratori del settore edile che non riescono a riscuotere gli stipendi da aziende della Valdinievole. Lisa Bujani, avvocato del foro di Pistoia e legale dell’ufficio vertenze del sindacato Cisl, sta seguendo numerosi casi nel nostro comprensorio. Alla base di tutto c’è la crisi economica, che non risparmia nemmeno il settore del mattone, una volta considerato tra le forme di investimento più sicure. Imprese edili di piccole dimensioni hanno forti difficoltà a farsi pagare il dovuto da una serie di committenti del settore privato.

I pagamenti tendono a essere rinviati continuamente e, in numerosi casi, non arrivano più. Come conseguenze, alcune aziende non sono più in grado di pagare gli stipendi. Numerosi problemi nascono anche dall’attuale normativa sugli appalti, vista con particolare timore da varie realtà che richiedono lavori a imprese edili.

«Soltanto negli ultimi giorni – spiega Bujani – si sono presentate all’ufficio vertenze circa 20 persone, tutti dipendenti a tempo indeterminato di piccole dimensioni operanti in Valdinievole. Non stiamo parlando di liberi professionisti con partita Iva o di contratti precari, ma di personale che da diritto al massimo delle garanzie. Abbiamo già fatto presentato varie istanze per ottenere decreti ingiuntivi relativi alle ultime mensilità e al trattamento di fine rapporto. Il problema non è causato soltanto dall’attuale congiuntura economica locale e nazionale. Dobbiamo ricordare che nel 2007 è stato abolito il limite di responsabilità per chi affida un appalto a un’azienda. Questo significa che, oltre a pagare completamente il lavoro pattuito, c’è il rischio di dover provvedere anche agli stipendi non versati. Le società, quindi, tendono sempre di più a chiedere clausole di garanzia in proposito».

Patrizia Pellegatti, segretario provinciale del sindacato Cisl, sottolinea la gravità della situazione in cui si trovano molti lavoratori dell’edilizia anche in Valdinievole. «Il momento è davvero grave – dice Pellegatti – anche in ambiti che sembravano molto sicuri per i lavoratori. In un momento in cui il settore termale non ha ancora trovato il rilancio decisivo, viene a mancare un altro elemento fondamentale della nostra economia. Il sindacato Cisl sta cercando di sostenere questi lavoratori con la cassa edile e le risorse della bilateralità. A volte questi lavoratori sono soci di piccole imprese artigiane e cadono insieme alle aziende. Dovremo trovare ulteriori strade nei prossimi giorni, perché la crisi è ancora forte».

di DANIELE BERNARDINI
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Costruzioni: nessuna ripresa almeno fino a metà 2011

02/09/2010

- La ripresa del settore costruzioni difficilmente comincerà prima della metà del 2011, poiché le misure di stimolo sono state sostituite da misure di austerità.
E’ quanto scrive Exane Bnp Paribas, sottolineando come i deboli dati di agosto su domanda e prezzi, in particolare quelli legati alle infrastrutture Usa, sollevino dubbi sull'andamento del comparto nei prossimi mesi.
Exane aggiunge che il nuovo aumento dei costi e il limitato margine d'azione per ulteriori risparmi dopo tre anni di tagli non potrà sostenere forti utili.
Per questo il broker ha abbassato la valutazione del settore a "neutral" da "outperform" e ha tagliato le previsioni di utili per il settore nel 2011 del 27%, pur continuando a indicare una crescita del 29%.
Nell'attuale situazione d’incertezza ritiene che il rapporto tra rischio-profitto sia migliore per i produttori europei di materiali da costruzione leggeri, piuttosto che pesanti.
Questi ultimi sono infatti più esposti al trend delle opere pubbliche.
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