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Edilizia in crisi

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2012 17:29
03/09/2010 10:17
 
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In citta' non si muove piu' un mattone

La crisi travolge il mattone
In cinque anni cantieri dimezzati
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08/09/2010 12:33
 
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Scontato il gelo del mercato immobiliare


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[Modificato da (sylvestro) 08/09/2010 12:33]
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16/09/2010 14:38
 
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Situazione grave, si rischiano i licenziamenti
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18/09/2010 18:23
 
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Ance

LA CRISI IN ATTO E' PIU' INTENSA DELLE PRECEDENTI

OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi

Novembre 2009
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20/09/2010 11:35
 
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Cantieri bloccati e troppi debiti: l'edilizia non riparte

"... il 2010 rischia di essere l'anno orribile del settore ..."

[ma non era il 2009? n.d.S. [SM=g1749704]]
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20/09/2010 11:41
 
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Re:
(sylvestro), 20/09/2010 11:35:


Cantieri bloccati e troppi debiti: l'edilizia non riparte

"... il 2010 rischia di essere l'anno orribile del settore ..."

[ma non era il 2009? n.d.S. [SM=g1749704]]

Si allungherà semplicemente la collezione degli "annus horribilis"! [SM=g7576]

Marco
[Modificato da marco--- 20/09/2010 11:41]
27/09/2010 10:08
 
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L'edilizia non riparte, e' ancora crisi
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28/09/2010 16:54
 
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Costruttori decisi «Via allo sciopero contro il governo»


CLAMOROSA PROTESTA.

Ance Veneto sta con il presidente nazionale
Buzzetti: « A novembre manifestazione a Roma» Pelliciari: «Da Zaia mi sarei aspettato di più»

STEFANO PELLICIARI
28/09/2010

Cantieri a rilento, costruttori in piazza contro il governo

Lunedì scorso Paolo Buzzetti, presidente nazionale dell'Ance, l'associazione che raggruppa i costruttori di Confindustria, aveva rilasciato un'intervista a La Stampa che molti avevano scambiato per le solite lamentele di una categoria alle prese con innegabili difficoltà. «La situazione è molto grave - aveva detto - e si continuano a perdere posti di lavoro. Certo la moria non fa effetto come quando chiude un grande stabilimento. I nostri muoiono alla spicciolata, ma è drammatico lo stesso. Si cominciano a licenziare anche i quadri, c'è molto personale di ufficio in cassa integrazione, non solo nei cantieri».
E lo diceva mentre il governo aveva appena raggiunto un accordo con i gestori dei distributori di carburante, buono per evitare lo sciopero di tre giorni già dichiarato dalla categoria. Per questo Buzzetti si era spinto più in là, ipotizzando «anche uno sciopero del comparto edile se del caso, se non avremo risposte dal governo». Ecco, ieri lo stesso Buzzetti è venuto a tastare il polso ai colleghi veneti. La domanda è stata, più o meno: siete disponibili a seguirmi fino a una manifestazione clamorosa in piazza a Roma a novembre? La risposta di Stefano Pelliciari, presidente di Ance Veneto, è stata, se possibile, più dura della proposta: «Fosse per noi, saremmo in piazza già domani mattina».
Il cahier de doléances dei costruttori è noto e più volte illustrato, anche se evidentemente non è servito a molto. Si comincia dalle grandi opere pubbliche che il governo aveva annunciato urbi et orbi: ««Degli 11,3 miliardi del piano Cipe finanziato nel 2009 - ha detto Buzzetti - solo il 2,7% si è trasformato in gare per lavori. Il Piano Casa è stato bloccato dalla burocrazia e da un'amministrazione pubblica farraginosa. Per il Nord Est un problema sentito è il pagamento dell'Iva sulle nuove costruzioni, che gli imprenditori devono onorare quando le case rimangono invendute per effetto di una legge voluta da Visco e mantenuta da Tremonti. Sono questi i problemi di cui vorremmo sentir parlare e non di scandali o vicende personali».
Pelliciari, dal canto suo ricorda l'assise dell'industria delle costruzioni tenuta a maggio a Mestre senza grandi risposte politiche. Se a livello nazionale, a luglio, Buzzetti era stato ricevuto, e rassicurato da Berlusconi, a livello regionale Pelliciari aveva rilevato che «le grandi opere, fatta eccezione per il Mose, toccano solo marginalmente il Veneto, così come le ricadute degli investimento per l'Expo di Milano, segno di una programmazione miope che non tiene conto del potenziale strategico di un'area come il Nord Est».
Altri punti caldi, i ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione e il piano casa, «che era un'ottima idea, ma che si è fermato nelle sabbie mobili burocratiche e amministrative. Come si fa a uscire dalla crisi così?».
Sul piano casa, in particolare, Ance Veneto chiede che vengano tolti i divieti relativi ai centri storici, fatti salvi, ovviamente, le disposizioni dei beni tutelati, e che siano rese cogenti nei confronti dei comuni le norme approvate.
«Sì, se necessario andremo in piazza a Roma in giacca e cravatta - scherza, ma fino a un certo punto, Gaetano Marangoni, presidente dei costruttori di Confindustria Vicenza -. Ma spero, ovviamente che non sia necessario. Bisogna dire, però, che abbiamo più volte chiesto al governo di avviare quei provvedimenti a costo zero che potrebbero stimolare gli investimenti di un settore che sta attraversando problemi gravissimi, a partire dall'aspetto occupazionale».
Colpa del governo o colpa anche della scarsa reattività della giunta regionale? Su questo punto Pelliciari non lesina critiche a Luca Zaia, «da cui - dice - mi sarei aspettato di più».

Marino Smiderle
[Modificato da (sylvestro) 28/09/2010 17:00]
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28/09/2010 21:04
 
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Building Site Hunter con le palle
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Re:
(sylvestro), 28/09/2010 16.54:

Costruttori decisi «Via allo sciopero contro il governo»


CLAMOROSA PROTESTA.

Ance Veneto sta con il presidente nazionale
Buzzetti: « A novembre manifestazione a Roma» Pelliciari: «Da Zaia mi sarei aspettato di più»

STEFANO PELLICIARI
28/09/2010

Cantieri a rilento, costruttori in piazza contro il governo

...




certo che e' incredibile...

doppiamente incredibile...


...da un lato che i costruttori protestino contro i politici, dopo i disastri e gli scempi che gli hanno lasciato fare...

[SM=g1750163]

...dall'altro che pure i costruttori ce l'hanno con questo governo, accidenti...

[SM=p7579]
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03/11/2010 18:38
 
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Ance: manifestazione protesta ad inizio dicembre

03/11/2010

- I costruttori si preparano a scendere in piazza. La manifestazione di protesta nazionale promossa dall'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, che sarà convocata insieme insieme agli Stati generali della categoria (imprese, sindacati e tutta la filiera del settore), dovrebbe svolgersi la prima settimana di dicembre.
A favore della manifestazione si sono espressi tutti gli organi decisionali dell'Ance e la data definitiva verrà comunicata non appena sarà concesso il permesso.
L'obiettivo è coinvolgere tutto il mondo dell'edilizia, che conta 3 milioni di occupati con l'indotto e rappresenta il 12% del Pil.
All'origine della protesta la crisi del settore, ma soprattutto l'assenza di risposte da parte del Governo per il rilancio.
I principali problemi lamentati dai costruttori sono la scelta di non spendere le risorse già stanziate, i ritardi nei pagamenti da parte delle Pubbliche amministrazioni, alcune misure fiscali, una burocrazia asfissiante.
Già il 19 ottobre scorso l'Ance aveva proclamato lo stato di agitazione denunciando una crisi che sta portando alla perdita di 200 mila posti di lavoro.
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07/11/2010 09:05
 
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Italcementi: risultato netto scende a 133,4 milioni (-4,7%)

05/11/2010

- Nel periodo gennaio-settembre Italcementi ha registrato ricavi in calo del 4,7% a 3.665,9 milioni, dai 3.847,5 del corrispondente periodo 2009 ed un risultato di periodo di 133,4 milioni, -39,7% rispetto allo stesso periodo del 2009 (221,4 milioni).
In discesa anche i margini, con il Mol che mette a segno un -14,9% a 656,3 milioni (da 771,2 milioni) ed il risultato operativo che registra un -25,1% a 303,4 milioni (da 405,2 milioni). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010, pari a 2.357 milioni di euro, è diminuito di 62,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (2.419,9 milioni di euro).
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27/12/2010 09:16
 
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Alto Adige: non si costruisce piu'
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31/12/2010 09:57
 
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Edilizia giu' del 23%

Aumentano i debiti del 12,9%

Scende la redditivita' del capitale investito

[Modificato da (sylvestro) 31/12/2010 09:57]
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25/01/2011 21:34
 
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Mai cosi' male
L'annus horribilis dell'edilizia
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16/03/2011 13:49
 
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Ance: da tagli pubblici 1,2 mld di lavori in meno

16/03/2011

- L'Ance stima che la progressiva riduzione degli investimenti a livello locale quest'anno sarà accelerata dalla riduzione dei trasferimenti a Regioni, Province e Comuni, operata con la Manovra, e dall'irrigidimento del Patto di stabilità.

In Emilia Romagna la riduzione degli investimenti solo dei Comuni è stimata dall'associazione dei costruttori in circa 324 milioni.

La prospettiva è quindi di un ulteriore aumento dell'ammontare dei ritardati pagamenti per lavori pubblici degli enti locali emiliano romagnoli, che già ammonta a 1,2 miliardi.

L'edilizia regionale ha fatto il punto sullo stato dell'arte a Bologna.

Dal rapporto congiunturale emerge il quadro di un settore che soffre, sotto molti aspetti.

Gli investimenti nel 2010 hanno segnato un -5,9%.

La stima per quest'anno è di un -1,5%.

Dal 2008 la contrazione è stata del 21%.

Sono andati in fumo da quell'anno 28.000 posti di lavoro.

L'anno scorso le ore di Cig autorizzate sono cresciute del 93%.

La liquidità delle aziende è prosciugata dai ritardi degli enti pubblici e dai cordoni tirati delle banche.

Per il presidente regionale dell'Ance Gabriele Buia si tratta di “una distorsione del mercato: non si può far fallire le imprese perchè le aziende pubbliche non pagano”.

Risorse potrebbero arrivare dall'impiego dei fondi Fas e strutturali, che potrebbero liberare 263 milioni.

“Non c'è tempo da perdere - ha detto Buia - vogliano siano attivati immediatamente senza ulteriori riprogrammazioni”.
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01/04/2011 13:33
 
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Edilizia lombarda, boom di fallimenti
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03/04/2011 10:33
 
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Ance Piemonte




Previsioni I semestre 2011

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02/04/2012 16:31
 
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Edilizia: Buzzetti “credito difficile, dialogo con sistema bancario''

02/04/2012

“C'è una difficoltà crescente nel credito da parte dei nostri associati ma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, mi ha assicurato che non c'è stato nessun input alle banche del tipo 'lasciate perdere l'edilizia' ".

Così il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti (foto), rivela lo scambio epistolare con il numero uno di via Nazionale.

“Sulle costruzioni - prosegue Buzzetti - la situazione è da bollettino di guerra: siamo infatti tornati a livelli di investimenti che non si registravano dalla metà degli anni novanta”.

Buzzetti ha anche ricordato i ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione che spesso costringono le piccole imprese a chiudere e la tassazione legata all'Imu “che per le imprese è aumentata di tre volte”.

“Segnale positivo - secondo Buzzetti - è la convenzione da 2 miliardi siglata con Unicredit per l'avvio dei cantieri.

E stiamo trattando convenzioni nazionali anche con Intesa Sanpaolo e Monte Paschi di Siena”.
[Modificato da (sylvestro) 02/04/2012 16:31]
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03/04/2012 13:56
 
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Edilizia Lazio: -20% addetti e -9% numero imprese nel 2011


03/04/2012

Meno 30 per cento dal 2010 al 2011 è la contrazione delle ore lavorate nella sola provincia di Roma.

Meno 27 per cento la riduzione della massa salariale erogata, meno 20 per cento il calo degli addetti del settore, meno 9 per cento la flessione nel numero delle imprese presenti sul mercato.

Questi alcuni dei dati sulla situazione del settore delle costruzioni a Roma e nel Lazio presentati nella sede della Camera di Commercio in un documento congiunto Acer, Cna Roma, Federlazio, Legacoop Lazio, Feneal-Uil Roma e Lazio, Filca-Cisl Roma e Lazio.

Secondo il documento “da quanto riportato nell'ultima indagine Cresme, dal 2007 al 2012 vi è stata una costante caduta degli investimenti dell'ordine del 20 per cento circa, nell'edilizia residenziale si è passati dalla costruzione di 4,9 milioni di metri cubi nel 2010 a 4,3 milioni del 2011, che potrebbero scendere a 3,9 milioni nel 2012”.

Per quanto riguarda le transazioni per la compravendita di abitazioni “sono diminuite del 17,5 per cento dal 2005 al 2011, e il numero dei bandi di gara per opere pubbliche nella sola provincia di Roma è diminuito del 20 per cento circa”.

“La stretta creditizia in atto da un po’ di tempo a questa parte - si legge dal documento - ha fatto diventare più difficile, e soprattutto più oneroso, l'approvvigionamento finanziario da parte delle imprese.

La stessa Banca d'Italia nell'ultimo Bollettino regionale dedicato al Lazio informa che nel settore delle costruzioni la domanda di credito da parte delle imprese, già in caduta nel 2009 e nel 2010, subisce un'ulteriore contrazione nel 2011, e registra nel Lazio nei primi 9 mesi del 2011 una flessione dell'11,4 per cento nei mutui erogati per investimenti in edilizia residenziale e del 32,8 per cento in quelli erogati in edilizia non residenziale”.
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28/04/2012 10:50
 
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03/07/2012 17:29
 
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Comincia bene e poi ...

Va bene qualsiasi soluzione per il rilancio del settore, tranne quella di abbassare i prezzi [SM=g9202]


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