Ance: da tagli pubblici 1,2 mld di lavori in meno
16/03/2011
- L'Ance stima che la progressiva riduzione degli investimenti a livello locale quest'anno sarà accelerata dalla riduzione dei trasferimenti a Regioni, Province e Comuni, operata con la Manovra, e dall'irrigidimento del Patto di stabilità.
In Emilia Romagna la riduzione degli investimenti solo dei Comuni è stimata dall'associazione dei costruttori in circa 324 milioni.
La prospettiva è quindi di un ulteriore aumento dell'ammontare dei ritardati pagamenti per lavori pubblici degli enti locali emiliano romagnoli, che già ammonta a 1,2 miliardi.
L'edilizia regionale ha fatto il punto sullo stato dell'arte a Bologna.
Dal rapporto congiunturale emerge il quadro di un settore che soffre, sotto molti aspetti.
Gli investimenti nel 2010 hanno segnato un -5,9%.
La stima per quest'anno è di un -1,5%.
Dal 2008 la contrazione è stata del 21%.
Sono andati in fumo da quell'anno 28.000 posti di lavoro.
L'anno scorso le ore di Cig autorizzate sono cresciute del 93%.
La liquidità delle aziende è prosciugata dai ritardi degli enti pubblici e dai cordoni tirati delle banche.
Per il presidente regionale dell'Ance Gabriele Buia si tratta di “una distorsione del mercato: non si può far fallire le imprese perchè le aziende pubbliche non pagano”.
Risorse potrebbero arrivare dall'impiego dei fondi Fas e strutturali, che potrebbero liberare 263 milioni.
“Non c'è tempo da perdere - ha detto Buia - vogliano siano attivati immediatamente senza ulteriori riprogrammazioni”.