Case, mutui e crisi: tante famiglie ostaggio delle banche
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Oltre trecentomila case, per lo più abitazioni principali, sono in bilico, gravate da mutui le cui rate, a causa della crisi, vengono sempre meno rispettate.
I mutui in essere, secondo i dati di Bankitalia, ammontano a 330 miliardi di euro. “Attualmente - aggiunge Dondi - le sofferenze coinvolgono circa 50 miliardi di euro di prestiti immobiliari, compresi quelli non residenziali”.
Se ipotizziamo che almeno 25-30 miliardi siano mutui accesi a scopo commerciale, come capannoni e siti industriali, ne restano almeno la metà che riguardano l’acquisto di case di singoli cittadini che non riescono a pagare le rate mensili.
Una situazione che andrà peggiorando
Una platea che rischia di essere lasciata “sola”, visto che l’accordo Abi-associazioni dei consumatori sulla sospensione di un anno delle rate ha riguardato circa 70mila famiglie, per un valore di appena 7 miliardi di mutui.
Sul restante dello stock immobiliare in fibrillazione invece il processo esecutivo resta - diremmo per fortuna degli interessati - più difficile da portare a termine. E soprattutto meno “conveniente” per i finanziatori. Per semplificare, ci sono abitazioni che, nella sventura, rischiano di meno di finire all’asta. “Gli immobili con un mutuo ‘giovane’, sottoscritto tra il 2004 e l’inizio del 2006, quindi con un residuo importante da restituire ma soprattutto con un importo elevato finanziato, oltre l’80% del valore commerciale dell’epoca, oggi sono gli immobili che paradossalmente rischiano di meno. E questo perché, se andassimo a ripetere la perizia su quell’immobile fatta all’epoca della sottoscrizione del prestito, con i valori commerciali correnti crollati anche del 30%, quella casa varrebbe molto meno”
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