Che tetto che fa

stelafe, 19/12/2010 18.08:

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Che tempo che fa

Andato in onda il 18/12/2010

Salvatore Settis minuto 13.50

www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2010-12-18&v=42561&vd=2010-12...

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laplace77, 19/12/2010 19.24:

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l'ho visto in diretta, sul web non mi funziona...

ma ricordo male o, tra le varie cosette interessanti, a un certo punto dice che per ogni nuovo nato si costruiscono 47 vani?

manco fossimo tutti figli di ILLO...

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laplace77, 19/12/2010 22.18:

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ricordavo bene: la battuta originale di Settis era simile...

"per ogni nuovo nato noi costruiamo 47 vani, non so se saremo tutti cosi' ricchi da avere casa da 47 (vani)"

...
lascio a voi i commenti sulla "mentalita' arcaica" derivante dalla "memoria lunga di una antica miseria", vi lascio un suggerimento in proposito: un docile e all'uopo ammaestrato parco buoi...

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(sylvestro), 20/12/2010 8.24:

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Bel contributo

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laplace77, 20/12/2010 9.46:

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mi aspettavo commenti un po' piu' argomentati...

...

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laplace77, 20/12/2010 9.46:

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mi aspettavo commenti un po' piu' argomentati...


...in merito al boom, quello post ricostruzione, alla "ricchezza che non si vuole rischiare di perdere", chi gliel'ha dati agli italiani quel boom e quella ricchezza, le case?

no

e neanche "il progresso tecnologico", che i miracoli so' boni per chi ce crede...

It's the Oil, stupid!



nun ce credi?

prova a stacca' acqua, luce e gas da una casa e poi dimme che ce fai...

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(sylvestro), 20/12/2010 20.32:

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... pensavo d'aver capito ... ma poi ... che intendi?

"...chi gliel'ha dati agli italiani quel boom e quella ricchezza, le case?..."

" ... nun ce credi? ..."

Fissa i paletti, altrimenti parto con il monologo post-bellico ...

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laplace77, 21/12/2010 11.13:

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...
mi segui nel discorso ora?

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laplace77, 12/21/2010 11:13 AM:

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neanche a farlo apposta, ieri sera stavo leggendo l'ultimo capitolo di "twilight in the desert"


un passaggio dice:

Can the world cope with the peaking oil supplies? After all, it was the oil miracle that made the twentieth century an unprecedented era for wealth and personal freedom in the developed nations, changing almost every aspect of how we live, travel and eat

e che fanno gli italioti per non perdere tale ricchezza?

comprano case in periferia, obbligandosi al pendolarismo su gomma (vedi the end of suburbia - per fare quali lavori un domani non si sa...), oltre che a un mutuo trentennale (penso proprio che il picco arrivi prima che finiscano le rate)...

case in periferia che sono solo poco piu' sostenibili (pannelli solari termici, doppi vetri e un vago isolamento) di quelle che, con una mano di vernice vengono vendute per "ristrutturate" nelle zone "usate"...

mi segui nel discorso ora?

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(sylvestro), 21/12/2010 11.28:

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Ci provo.

Il petrolio e' stato ed e' importantissimo per raggiungere e mantenere quel ... benessere di cui godiamo. Anzi, forse vuoi dire che e' stato (e') il cardine di tutto, ivi compreso la maniacale (conseguente) tendenza a cumulare case su case con le eccedenze (prima) e i buffi (adesso) come fanno gli scoiattoli con le noccioline.

Ed abbiamo commesso il grave errore di considerare questo portentoso meccanismo (quello delle opportunita' offerte dal petrolio) come un elemento naturale sempre a disposizione.

Sono daccordo (se ho colto il senso ...)

In pratica stai dicendo "Signori, non faremo in tempo a scontare gli effetti della sbolla immobiliare che gia' si profila all'orizzonte un male ben peggiore".



Io non dico di no, sono scettico nei tempi; presto o tardi accadra' ma ritengo (per pura impressione non suffragata da analisi nel merito o forse per meccanismi psicologici da struzzo con la testa sotto la sabbia) che faremo in tempo a vedere una o forse due altre bolle immobiliari. E vedremo anche le sbolle dei titoli di stato e delle presunte energie alternative cosi' come sono proposte (o possibili) oggi.

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dgambera, 21/12/2010 11.30:

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Beh, ritengo che comprare in periferia non sia uno sbaglio. Semmai lo sbaglio è delle istituzioni a non favorire il lavoro nelle periferie costringendo chi ci vive a spostamenti allucinanti.

Ma questo è un problema principalmente italiano: quando mi sono trovato in Francia, Svizzera, Spagna, Grecia, UK, Turchia sono sempre andato in periferia a lavorare. In Italia ti tocca il "traffic jam" per la qualunque

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laplace77, 21/12/2010 11.48:

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capito perche' parlavo di "crisi voluta, pianificata", "coordinata" con la globalizzazione e le delocalizzazioni, per "livellare" i consumi mondiali, facendo calare quelli OCSE mediante impoverimento?
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(sylvestro), 21/12/2010 12.34:

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mmmhmmm, mi sembra un po' una forzatura.

Io mi sono abituato a vederla in maniera un po' diversa, forse semplicistica. Una certa evidente tendenza al declino dell'occidente credo faccia parte di "normali" processi evolutivi nel campo socio-economico (ahinoi) ed e' conseguenza della mancanza di vere politiche di ricerca e sviluppo nei vari campi (energetico, industriale, terziario, ...) laddove si e' preferito spremere il limone al massimo con finanziarizzazione spinta per avere illusori benefici immediati poco sostenibili (a vantaggio dei pochi soliti noti).

In maniera (per me) coerente, si e' cercato e si sta cercando di compensare il calo dei consumi ad occidente con pompaggio mediatico ad oriente ma la mia personalissima impressione (anzi, mi correggo, l'ho sentita recentemente anche da Giavazzi) e' che ci vorra' tempo per compensare quei punti di PIL mondiale (4 nei soli USA) persi.

Ecco perche' faccio fatica a scorgere un "complotto" per abbassare il tenore di vita degli occidentali, perche' il gioco non sembra essere a somma zero o positivo nel medio periodo.

Io nutro il sospetto che ci vogliano far sentire il petrolio piu' prezioso di quanto non sia, non tanto e non solo per il petrolio stesso ma anche per tutte le cosiddette alternative. Insomma, le famose sette sorelle, o chi per esse, vogliono venderci sia le pentole, sia i coperchi, sia i piatti di portata, a modo loro, secondo i loro insaziabili appetiti, in un segreto equilibrio tra gli attori principali. Un po' alla Cosa Nostra ma di portata planetaria.

Per ora mi fermo qui

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laplace77, 21/12/2010 13.01:

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li fanno, li fanno...

il complotto del mercoledi

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