Grecia e Italia.
Ci sono poi paesi dove la crisi non è arrivata dalla bolla immobiliare, ma dai conti pubblici. Il caso di scuola è la Grecia. Il Paese ellenico aveva un debito pubblico del 120% del Pil nel 2008 e tende al 150%. Il sistema bancario era sano (il rapporto tra crediti e depositi resta intorno al 100%), ma l'esplosione del debito e del deficit pubblico ha messo in ginocchio l'intero paese. Anche il sistema bancario, bersagliato ora da una fuga di capitali e di depositi simile a quella irlandese. Morale: l'intero paese è ora praticamente in default e il sistema bancario non può più trovare finanziamenti sul mercato.
Prendendo i confronti con le pinze e le dovute cautele, questo è lo stesso rischio che corre il sistema bancario italiano. Anche qui gli istituzioni creditizie sono sane.
La crescita del mercato immobiliare è stata in linea con quella del Pil. Il totale crediti ammonta al 133% dei depositi. Nulla di sproporzionato, insomma. Il problema per le banche italiane è il costo dei finanziamenti: a causa del rischio-Paese, pagano sempre di più per reperire risorse. Nulla di preoccupante, per ora. Ma se il rating dell'Italia dovesse essere declassato, come S&P minaccia, allora i problemi potrebbero aumentare. Un motivo per intervenire. Subito.
www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-06-15/banche-mattone-debito-quel-224522.shtml?uuid=...
www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-06-15/banche-mattone-debito-quel-224522.shtml...