Un pò di amarcord?
Metto in ordine cronologico e evidenzio le parti interessanti di ogni articolo.
I RINCARI FRENANO MA LA TENDENZA RIMANE AL RIALZO - Repubblica — 13 gennaio 1991
L' onda lunga del rialzo del mercato immobiliare residenziale si è ridimensionata; da un incremento dei prezzi nell' ordine del 30% registrato nel 1989, lo scorso anno si è avuto un più modesto 18%
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Quale sarà l' andamento del mercato immobiliare di quest' anno?
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Un dato di fondo emerge dal 1990: la domanda si è fatta più attenta e riflessiva ed è tesa, in molti casi, a migliorare la sua qualità dell' abitare. Lo scorso anno l' andamento delle compravendite è stato contrastante: mentre nei grandi centri il Censis ha registrato un meno 13,9%, in quelli di media dimensione ha segnalato un più contenuto meno 6%.
Poi ci sono articoli del '92-'93 che già conosciamo da un pò.
Andiamo ora avanti con:
IL MATTONE E' IN RIPRESA - 16 luglio 1994
La discesa del mattone è finita. Durante l' ultimo semestre i prezzi delle case sono diminuiti solo dell' 1,7%, mezzo punto in meno rispetto ai sei mesi precedenti.
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Ma quel che fa più sperare gli economisti dell' Osservatorio immobiliare di
Nomisma, che hanno presentato ieri il primo rapporto ' 94, è il "crescente ottimismo" degli operatori.
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Rimangono in calo soprattutto i prezzi massimi delle case nelle zone di pregio (meno 3,6%) e nei centri storici (meno 4,4%). La diminuzione nominale su base annua ha raggiunto il 3,8 per cento, pari ad un calo reale dei prezzi vicino all' 8 per cento, ma la ripresa per Nomisma non è lontana. A Milano, ad esempio, dopo un crollo che nel semestre scorso ha raggiunto il 17 per cento, tra ottobre e maggio i prezzi medi al metro quadro sono addirittura aumentati (più 1%).
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Tutto questo per case e appartamenti, ma qualche spiraglio si sta aprendo anche per
negozi e uffici, su cui la crisi ha picchiato in modo particolarmente duro.
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"Ciò che più conta" però, scrive Nomisma, per cogliere "il senso del momento di svolta nel senso della ripresa" è "il crescente ottimismo" degli operatori.
Poi si continua coi proclami.
CASA, E' FINITO IL BIENNIO NERO - 26 novembre 1994
Il biennio nero del mercato della casa è finito. I prezzi degli alloggi sembrano aver toccato il fondo, dopo la caduta libera che ha accompagnato la peggior recessione nel dopoguerra. Ora sono stabili (meno uno per cento la media nazionale) con segnali di ripresa a Milano (più 2,8 per cento), la piazza che indica la tendenza nel business degli alloggi in Italia, mentre la crisi è ancora pesante a Roma dove il valore del mattone scende del 10%. Non stappano champagne gli agenti immobiliari, perché gli ultimi sei mesi hanno segnato un ulteriore crollo di attività (i contratti di compravendita sono scesi del 15% nelle grandi città), ma almeno guardano al futuro con minor preoccupazione del passato.
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Mai come in quest' occasione, però, le medie rischiano di essere fuorvianti. In molte città, infatti, scende la quotazione degli appartamenti più costosi nei centri storici, mentre riprende a salire quella delle abitazioni in periferia.
Poi qualche gioco di prestigio...
IL RISPARMIO CERCA CASA - 27 febbraio 1995
LA RISCOSSA del mattone comincia da Milano. "Stiamo chiudendo un mese di febbraio a dir poco sorprendente. Il budget prefissato è stato abbondantemente superato. E questo soprattutto per merito di Milano e del suo hinterland, dove abbiamo venduto circa la metà di tutti gli immobili transitati dal nostro gruppo, 57 miliardi su un totale nazionale di 120"
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"Roma, invece - dice Maurizio Pezzetta, vicepresidente della Fiabci, la Federazione delle professioni immobiliari, è ancora completamente ferma".
Ma non era già tutto passato?
IMMOBILI, ORA I PREZZI DOVREBBERO INIZIARE A SALIRE - 15 maggio 1995
CALO generalizzato dei prezzi, in quasi tutte le città e in tutte le zone. Una tendenza andata avanti per due anni, ma che ormai sembra essersi fermata. Il ' fondo' ormai è stato toccato e le previsioni per i prossimi mesi parlano di valori stabili. Dall' inizio del 1996, invece, la tendenza si invertirà e i prezzi inizieranno una lenta ma inevitabile risalita. Ecco allora che, per chi ha intenzione di acquistare un appartamento, il momento giusto è proprio questo. Attendere ancora qualche mese potrebbe far perdere i vantaggi prodotti dalla crisi del mercato immobiliare. Certo, non si prevedono aumenti di grossa entità come quelli che storicamente hanno contraddistinto i boom del mercato, con balzi anche del 20 per cento in un anno. Questa volta, invece, si parla di una crescita molto più moderata, a livello di poco superiore all' inflazione. Aumenti limitati, ma pur sempre aumenti. Attualmente, invece, sulla piazza rimangono ancora alcuni buoni affari da concludere, anche se i veri e propri ' affaroni' se li è già accaparrati chi ha avuto la lungimiranza di comprare qualche mese fa.
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A Roma, a fronte di un calo del 18,3 per cento nei quartieri centrali, troviamo una diminuzione di appena il 2,9 per cento nelle zone più economiche.
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In effetti la discesa dei valori negli ultimi due anni ha raggiunto livelli inconsueti. E' stato soprattutto nelle grandi città che si sono avute le oscillazioni più vistose (così come sempre nelle metropoli c' erano stati gli aumenti più consistenti negli anni di vacche grasse). Nelle zone periferiche di Milano, per esempio, tra il 1993 e il 1995, gli appartamenti si sono deprezzati di quasi un quarto, e lo stesso è avvenuto per gli immobili delle zone intermedie. A Roma e Napoli maggiori cali nelle zone più pregiate: rispettivamente - 18,3 e -17,9 per cento.
Poi si passa pure agli affitti.
AFFITTI, STAGIONE DI SALDI - 13 agosto 1995
Prender casa in affitto costa sempre meno. Negli ultimi tre anni, secondo un' indagine della Confedilizia, i canoni sono diminuiti in media del 30-40 per cento.
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... i centri storici di Firenze, Napoli, Milano e Roma registrano quote in ribasso ...
Ooops. Si torna indietro? Quando verrà fuori un articolo come il seguente allora sarà l'ora di fare shopping.
IMMOBILI, PERCHE' I PREZZI PER ORA NON RIPARTIRANNO - 30 settembre 1996
GLI agenti immobiliari non hanno più nemmeno gli occhi per piangere. Nel 1996 la crisi del mattone ha raggiunto il culmine: non si erano mai venduti così pochi immobili e a prezzi così bassi. Il crollo delle compravendite ha per la prima volta toccato anche l' attività dei notai, dove si è registrato un aumento-record del ricorso alla Cassa come integrazione di reddito a chi non raggiunge un livello minimo di affari. La situazione è davvero disastrosa: negli ultimi quattro anni - dopo il boom del periodo 1989-91 - i prezzi sono scesi, soprattutto nelle grandi città, anche del 40-45 per cento. Con buona pace di coloro che hanno acquistato ai prezzi massimi. La domanda che si pongono gli operatori (mediatori, costruttori, immobiliaristi) è nell' aria da tempo: quando finirà questa congiuntura negativa? Quando si passerà dalla fase discendente a quella ascendente dei prezzi? Quando, insomma, ripartirà il mercato degli immobili? Perché l' importante - per chi vuole fare affari in questo settore, siano essi operatori che famiglie - è di indovinare il momento giusto per comprare e beneficiare così dell' onda lunga dei rialzi. La risposta che viene dagli studiosi è però disarmante. Di ripresa delle compravendite, per ora e per i prossimi due-tre anni, non si parla proprio.
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Anche gli operatori non vedono all' orizzonte un boom di vendite e di prezzi. I motivi, oltre a quelli indicati più sopra e in particolare la bassa inflazione, sono: i già tanti proprietari di case, circa l' 80 per cento del totale di coloro che a vario titolo occupano un immobile per abitazione; ...
E il titolo di questo sembra la versione italiana di "The buyers' revenge"
anche se parla di altre cose.
CASE VUOTE, LA VENDETTA DEL MERCATO - 21 ottobre 1996
IN Unione Sovietica il rifiuto del mercato produceva i negozi vuoti. In Italia, il rifiuto del mercato nel settore immobiliare ha prodotto le case vuote. Un' analisi della Svimez sui dati dei censimenti del ' 71 e del ' 91 mostra che, in questi vent' anni, lo stock di abitazioni è cresciuto del 37% nel centro-nord e addirittura del 57,5 al sud. Ma la crescita di quelle non occupate è stata vertiginosa, rispettivamente del 113 e 215%. I dati del censimenti ci dicono anche che la metà di queste case vuote sono case di vacanze; ma l' altra metà - 969 mila nel centro-nord e 835 mila al sud - sono semplicemente non utilizzate.
Ancora giù
MATTONE MENO CARO GIU' DELL' 8% IN 10 MESI - 28 novembre 1996
Il valore è crollato dell' otto per cento in dieci mesi. "La casa come mamma su cui si può sempre contare è proprio finita". Parola di Gualtiero Tamburini, direttore dell' Osservatorio immobiliare di Nomisma. L' ultima ricerca, fino ad ottobre ' 96, del centro studi è chiarissima: i prezzi delle abitazioni sono scesi al livello del 1989.
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A stare peggio sono Milano e Roma. "Dove la fiammata speculativa è stata più alta e quindi anche la recessione si sente con più vigore".
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Nemmeno i recenti cali dei tassi d' intresse, a cui dovrebbe corrispondere un aumento di prezzo degli immobili, ha invertito la tendenza.
E dopo 7 anni finalmente.
Case, stop alla caduta dei prezzi - 28 marzo 1998
NEI PRIMI MESI di quest' anno, i prezzi degli immobili residenziali della capitale hanno interrotto la discesa e si sono mantenuti sui livelli del secondo semestre del ' 97 con un' eccezione, la periferia e, per alcuni operatori, anche per il semicentro. Per la fine dell' anno gli operatori prevedono un aumento delle quantità compravendute, mentre i prezzi e gli affitti dovrebbero rimanere stazionari.
Anche se ancora ci vorrà un pochino di tempo, infatti se ne parlerà meglio nel '99 credo.
Dopo sette anni la ripresa non trova la strada di casa - 18 maggio 1998
Chissà dov' è finito il popolo del mattone. Da quando, sette anni fa, è cominciata la crisi del mercato, sembra essersi liquefatto.
(Ecco il pianto)
Eppure il mercato della casa sembra pronto a ripartire. Ne parlano i giornali, ci sperano gli agenti, decimati da anni di ristrettezze in una crisi che in passato non è mai stata così lunga.
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In Italia, poi, negli ultimi mesi le compravendite sono aumentate, anche se per ora non si è visto alcun riflesso sui prezzi. Tutti, insomma, attendono il boom. Un po' per abitudine, perchè in passato è sempre stato così e si sa che anche per gli immobili, come per l' economia in generale, ci sono i cicli. (NDR: allora lo sanno?) Un po' perché in Italia tutti hanno da qualche parte un appartamento, una villa, una casa in campagna o al mare, e non gli farebbe dispiacere sentir dire che la loro proprietà vale di più, anche se non hanno alcuna intenzione di vendere. Ma il boom, questa volta, sembra tardare più del solito. Mai la fase discendente era stata così lunga, mai la calma più piatta.
Beh, io mi fermo qui.
Che ne dite?
Alcuni passi non assomigliano a ciò che sta succedendo?
Secondo voi in che anno siamo tra il 1991 e il 1998?
Secondo loro dovremmo essere verso il 1997.
Secondo me siamo ancora al 1995.