Cresce la voglia di case nuove
MALO. Timidi ma importanti segnali di ripresa dopo un 2008 e 2009 da dimenticare. La domanda è più frammentata
Giovani coppie orientate verso edifici appena costruiti per avere garanzie di sicurezza
26/08/2010
Il mercato è in ripresa ma ci sono ancora immobili bloccati. RUGGIERO
Mercato immobiliare in ripresa nei primi mesi dell'anno, dopo un 2008 e un 2009 da dimenticare.
Quella che si registra a Malo è una crescita lenta sia per quanto riguarda le compravendite sia per gli affitti, ma pur sempre in netta rimonta rispetto ai periodi precedenti segnati da una forte crisi economica e di riduzione dei redditi familiari, con inevitabili e negative ricadute, non solo sull'eventuale decisione di acquistare un immobile, ma anche sulle obiettive difficoltà per il pagamento delle rate di un mutuo o di un canone di locazione.
Oggi la domanda è più frammentata, con richieste particolari, che devono rispondere alle nuove esigenze di vita dei single, delle giovani coppie e devono tenere come riferimento tutta una serie di standard di sicurezza.
È quanto emerge dal quadro tracciato da alcune delle più importanti agenzie immobiliari di Malo; si tratta sostanzialmente di dati in linea con quelli registrati a livello nazionale, che, in base a quanto riportato dall'Istat, avevano fatto registrato un calo del 10 per cento nel 2009 rispetto al 2008, ma con una timida ripresa accennata nell'ultimo trimestre del 2009 e decisa ad affermarsi nei primi mesi del 2010.
Un dato sembra comunque emergere con forza: la ricerca di affitti, soprattutto di immobili nuovi.
Sono questi a sviluppare la maggior quantità di lavoro, secondo Maurizio Gaparotto di Retecasa e Giuliana Fabris dell'agenzia Nicoli: «È cresciuta la richiesta di affitti dagli ultimi mesi del 2009 e durante tutto l'inizio dell'anno 2010 - spiegano entrambi - e a farla sono soprattutto giovani coppie che richiedono soprattutto abitazioni nuove, perché hanno più garanzie che siano in linea con le normative riguardanti la sicurezza, e soprattutto il risparmio energetico».
Di fronte alla crisi, la tendenza in atto sembra quella di privilegiare il mercato del nuovo a scapito di quello usato, che garantirebbe un risparmio economico in tempi in cui le paghe sono sempre più "leggere" mentre e i redditi famigliari diminuiscono complessivamente.
Una crisi finita e un mercato in ripresa? Anche in questo caso i segnali sono ancora contradditori: «Nel 2007 il mercato si incrina, nel 2008 cala, nel 2009 crolla ma nel 2010 si riprende - spiega ancora Gasparotto che avverte -: si tratta di una crescita lenta perché continuano a pesare le contrazioni del credito bancario, che sono dovute alla crisi economica».
Bisogna considerare anche la recente e sensibile crescita demografica che si è registrata a Malo negli ultimi anni, e che ha portato alla trasformazione di zone fino a poco tempo fa praticamente rurali in nuovi quartiere intensamente urbanizzati. Il caso più significativo è quello di San Tomio, che ha fatto registrare una fortissima crescita.
Scendendo nello specifico della tipologia delle abitazioni, buona è l'offerta di casette a schiera e villette, sia in affitto che in vendita, mentre la richiesta si indirizza su tutte e due le tipologie con la differenza che gli appartamenti si concentrano nel centro storico e le unità immobiliari singole nelle zone più periferiche, come quella del Montecio.
«Le case singole e a schiera sono richieste da una clientela con maggior disponibilità e stabilità economica rispetto agli ultimi due anni - dice Cheti Lappo, responsabile dell'agenzia Lappo -, gli immobili in affitto sono invece apprezzati da giovani coppie, sposate oppure conviventi».
Dati alla mano, le transazioni sembrano pian piano crescere, senza fare intravedere una ripresa accelerata e costante.
Di sicuro c'è che girando per le strade di Malo i cartelli di vendesi e affittasi attaccati sulla facciata delle case e sui balconi delle palazzine sono sempre più diffusi. Ai segnali di cauto ottimismo si assommano quindi le preoccupazioni degli operatori sulle cui bacheche rimangono ormai per troppo tempo appese le fotografie delle stesse case.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Claudia Ruggiero