Hasta la vista: come butta in Spagna?

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dgambera
00giovedì 27 maggio 2010 20:25
Re: Re: Re:
(sylvestro), 27/05/2010 20.23:




Por esempios ... : [SM=g6942]

Zapatero difende la Spagna: «Il nostro sistema finanziario è solido»

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Zapatero ha aggiunto che il sistema bancario del suo paese «ha dimostrato di essere elastico» e che la Spagna «ha provato la sua capacità di crescere e a gesrire bene le sue risorse». «Sappiamo le riforme che dobbiamo fare e sono certo che gli spagnoli saranno con noi»
"



dgambera, 27/05/2010 20.24:

Questo è solo un antipasto: le notizie che mi ricordo io erano più clamorose [SM=g1750163]

Zapatero difende la Spagna: «Il nostro sistema finanziario è solido»

Il debito della Spagna resta su un livello «ragionevole» e lo status «di paese solvibile è garantito»: lo ha dichiarato ieri a Washington il capo del governo di Madrid, José Luis Rodriguez Zapatero, al termine di una giornata nera per la borsa di Madrid sullo sfondo delle preoccupazioni per le finanze pubbliche del paese. «Dopo la crisi, è venuto il momento di ripianare i conti pubblici», ha commentato Zapatero durante una visita alla Camera di commercio americana.

Zapatero ha detto anche che il suo governo ridurrà la spesa di 50 miliardi di euro entro il 2013, anche per riportare il deficit sotto la soglia del 3% del Pil, in conformità alle regole europee. Standard & Poor's, nel gennaio dell'anno scorso, aveva ridotto il rating sul debito spagnolo a AA+ da AAA, e nel dicembre scorso ha modificato anche l'outlook sulla nazione da «stabile» a «negativo».

Zapatero ha aggiunto che il sistema bancario del suo paese «ha dimostrato di essere elastico» e che la Spagna «ha provato la sua capacità di crescere e a gesrire bene le sue risorse». «Sappiamo le riforme che dobbiamo fare e sono certo che gli spagnoli saranno con noi», ha proseguito il primo ministro. Zapatero di recente ha annunciato un innalzamento delle tasse e dell'età pensionabile come parte del pacchetto per ridurre il debito spagnolo.




[SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]
(sylvestro)
00giovedì 27 maggio 2010 20:53
Re: Re: Re: Re:
dgambera, 27/05/2010 20.25:




[SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]




[SM=g7576]


Comunque ho trovato articoli di un anno fa che gia' presagivano e smentivano la presunta solidita' spagnola (The Economist, Mercato Libero, El Pais, ...[SM=g1750163])
(sylvestro)
00martedì 1 giugno 2010 15:02
Spagna, prende il via la cura delle fusioni

01/06/2010

La strategia delle fusioni prende concretamente il via in Spagna. Una delle casse di risparmio in difficoltà, la Caixa Girona, ha accettato ieri di diventare un’unica entità con il principale attore del segmento, La Caixa. L’operazione - riferisce l’agenzia France-Presse - è stata approvata all’unanimità dal consiglio d’amministrazione dell’istituto, ha spiegato il presidente Manel Serra.
Le due banche, entrambe presenti nella ricca regione della Catalogna, la settimana scorsa avevano annunciato l’avvio del negoziato, dopo il salvataggio d’emergenza che la banca centrale aveva operato a favore di Cajasur, e dopo che la stessa Banca di Spagna aveva indicato nelle fusioni l’unica strategia capace di stabilizzare il segmento delle casse di risparmio iberiche, che rappresenta circa la metà dei business bancari complessivi. Insieme all’istituto centrale, anche il governo e numerosi analisti hanno sottolineato come garantire la salute del sistema bancario sia una conditio sine qua non per impedire che il debito sovrano spagnolo provochi conseguenze nefaste per l’economia.
Una delle “cajas” maggiormente in difficoltà era proprio Caixa Girona, che già all’inizio di maggio era stata declassata dall’agenzia di rating Fitch da BBB+ a BBB, a causa soprattutto delle esposizioni nel settore immobiliare. Per questo ci si aspetta che nel prossimo futuro vengano annunciate nuove operazioni simili, anche tenendo conto del fatto che già nello scorso novembre il governatore di Banca di Spagna, Miguel Fernandez Ordonez, aveva spiegato che «almeno 15 casse dovranno fondersi se vorranno sopravvivere».
(sylvestro)
00martedì 1 giugno 2010 15:04
P.S. Anche in Italia ci sono rumors in tal senso, ad esempio:

B. POP. MILANO - Possibile interesse per una quota in Monte Parma

Websim - 01/06/2010 09:04:58



FATTO
In occasione dell'assemblea annuale di Banca d'Italia, Massimo Ponzellini, il presidente di Banca Popolare Milano (PMI.MI) ha dichiarato che il gruppo si potrebbe candidare a rilevare una quota in Banca Monte Parma una volta che il processo di ricerca di un partner da parte della banca emiliana sarà avviato. Al momento comunque non c'è nulla di concreto ha detto il direttore generale, Fiorenzo Dalu.

EFFETTO
Banca Monte Parma ha un portafoglio di 2,7 miliardi di crediti, 2,4 miliardi di depositi, 68 sportelli, un patrimonio netto di 168 milioni eu ed ha chiuso il 2009 con una perdita netta di 15 milioni eu (nel 2008 l'utile netto era pari a 7,7 milioni).

Non è chiaro se la fondazione Monte Parma che controlla il 69% della banca sia disposta a cedere la maggioranza della banca. Una valutazione per il 100% potrebbe aggirarsi secondo noi intorno ai 250-300 milioni eu. Confermiamo il nostro giudizio INTERESSANTE con un prezzo obiettivo di 5 eu.

www.websim.it
(sylvestro)
00mercoledì 2 giugno 2010 09:38
La nuova bolla spagnola? Il fotovoltaico


Le banche spagnole sono sedute su una nuova potenziale "bolla" speculativa, che potrebbe scoppiare da un momento all'altro e provocare seri danni. Ci riferiamo al settore dell'energia rinnovabile e in particolare al fotovoltaico che nel 2009 ha contribuito con 12 miliardi di euro alla formazione dell'1% circa del Pil spagnolo e che negli ultimi anni è stato abbondantamente "foraggiato" dal comparto bancario, con crediti a pioggia, fino all'80% del valore dell'investimento.
Secondo i dati più recenti disponibili, sarebbero pari a 30 miliardi di euro le partite a rischio-rimborso finanziate negli ultimi anni e di queste, una buona metà relative al fotovoltaico. Questo per dire che gli istituti finanziari spagnoli, potrebbero vedersi costretti nei prossimi mesi a rilevare asset energetici, a fronte dell'impossibilità di poter recuperare i loro crediti.
In altre parole, si tratterebbe di una situazione similare a quella venutasi a creare nel recente passato nel comparto immobiliare dove, a seguito della crisi economica, molti "ladrillos" non sono riusiciti a far fronte alle scadenze dei loro debiti e le banche non hanno avuto altra scelta se non quella di rilevare gli attivi finanziati. Tanto che il settore creditizio ha attualmente in portafoglio case per oltre 60 miliardi di euro e di fatto è diventato il principale immobiliarista spagnolo.
Ma perchè nel comparto energetico si è arrivati a questa situazione? La risposta è semplice: la corsa della Spagna alle fonti rinnovabili, a causa dei generosi incentivi, è stata troppo veloce e, soprattutto, troppo sostenuta artificiosamente. Quanto basta perchè si sia creata una bolla speculativa importante e il governo stia tentando in questi ultimi mesi di fare marcia indietro per riordinare il settore.
In gioco c'è dunque la revisione dei sussidi tariffari che sono stati dati in questi ultimi anni alle imprese energetiche, per favorire la diffusione delle rinnovabili: in un primo tempo all'eolico e successivamente al fotovoltaico. Fatto sta che la Spagna ha accumulato un deficit tariffario pari a 20 miliardi di euro e che nel solo esercizio 2009 sono stati versati sussidi all'energia verde per 6,2 miliardi di euro, di cui un 40% circa ( 2,68 miliardi) a favore del fotovoltaico. Mentre altri 1,64 miliardi sono stati distribuiti nel primo trimestre 2010 al settore in generale.


Questi importanti "incentivi" sulla tariffa (tra 350 e 430 euro per megavatt per la durata di 25 anni, vale a dire tra i più elevati in Europa) hanno innescato una vera e propria corsa agli investimenti da parte di gruppi energetici più o meno seri (domestici e non) che ha avuto come risultato il fatto che in Spagna siano in funzione decine di migliaia di installazioni fotovoltaiche con una produzione di circa 4mila Mw, rispetto a un migliaio di impianti eolici con una produzione di circa 18mila Mw di potenza. Quanto basta perchè il Governo abbia deciso una revisione della sua politica energetica e il settore sia in attesa di nuove disposizioni. Con tutta probabilità una sensibile riduzione agli incentivi tariffari, oltre a una lotta a tappeto contro le numerose frodi.
Sta di fatto che, a causa anche della crisi economica, gli investimenti nel settore energetico stanno attraversando una fase di stanca. Nel 2009 sono assommati a 4,66 miliardi, un 33% circa in meno rispetto all'anno prima. Valga come esempio il fatto che Fcc qualche tempo fa ha annunciato il taglio di 600 milioni di investimenti in due impianti termo-solari, proprio a causa dell'incertezza che regna in questo momento nel settore in Spagna. Mentre Albengoa ha anticipato una riduzione dei profitti. Oltre al fatto che, come già riportato in precedenza, due gruppi impegnati nel campo delle rinnovabili, T-Solar e Renovalia, che intendevano quotarsi in Borsa entro l'estate, tramite un collocamento rispettivamente di 250 e 153 milioni di euro, hanno rimandato il progetto a tempi migliori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(sylvestro)
00giovedì 10 giugno 2010 20:07
Spagna, per le banche sempre più difficile ottenere prestiti

10/06/2010

Prosegue il credit crunch interbancario per gli istituti di credito spagnoli. Preoccupate per le condizioni complessive del sistema iberico, le banche straniere sono sempre più riluttanti a concedere in prestito i propri capitali. La notizia, già riferita alla fine del mese di maggio dal quotidiano spagnolo Expansion, che citava fonti anonime interne a numerose banche, è ora confermata dal Cinco Dias di ieri.

«Nessun istituto straniero vuole più finanziarci», ha confessato un dirigente di una banca di taglia media. «Da numerose settimane, nessuno presta più denaro. Non solo: perfino Banco Santander e BBVA, istituti la cui solvibilità è nota, faticano a piazzare i loro titoli», ha aggiunto un altro manager, anch’egli coperto da anonimato. Le loro parole confermano la tensione che si respira nel mercato interbancario: una situazione - ricorda l’agenzia France-Presse - molto simile a quella registrata prima del fallimento della banca d’affari americana Lehman Brothers, nel settembre del 2008.

Il rischio è di asfissiare il credito, il che potrebbe comportare crescenti difficoltà anche a cittadini e imprese. Le banche preferiscono infatti la bassa remuneratività dei depositi presso la Banca centrale europea (pari allo 0,25%), piuttosto che correre rischi in un contesto ancora molto incerto. Soprattutto nel caso spagnolo.
(sylvestro)
00venerdì 18 giugno 2010 09:40
Debiti e crediti incagliati
le casse di risparmio fanno tremare Madrid


clicca per ingrandire





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(sylvestro)
00mercoledì 11 agosto 2010 13:45
Spagna, cala il prezzo degli immobili

10-08-2010 15:00

Uno studio della società Tinsa mostra che nel mese di luglio il prezzo delle case in Spagna è calato del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2009.

In calo i prezzi del mercato residenziale spagnolo. A confermarlo è uno studio condotto della società di tassazione Tinsa secondo il quale nel mese scorso il prezzo delle case in Spagna è diminuito del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2009.

In giugno i prezzi delle case erano scesi del 4%. Questa accelerazione è stata causata non soltanto alla congiuntura economica e finanziaria ma anche all'aumento dell'Iva, la cui aliquota è cresciuta a partire dal 1 luglio. E proprio questo, risulta essere uno dei fattori che ha maggiormente contribuito all'incremento delle compravendite di abitazioni nel mese di giugno (7% rispetto allo stesso mese del 2009). ([SM=g1750163])

Sarebbero, fa sapere oggi l'Istituto nazionale di Statistica spagnolo, 37.297 le operazioni registrate in quel mese, il sesto consecutivo in cui il mercato immobiliare ha fatto registrare un aumento delle operazioni. Dopo due anni di numeri negativi, il primo incremento delle compravendite immobiliari si è registrato nel gennaio scorso, con un 2,1%
(sylvestro)
00mercoledì 18 agosto 2010 13:44
(sylvestro)
00sabato 4 settembre 2010 14:29
Il mattone in vedita delle banche spagnole

(sylvestro)
00venerdì 17 settembre 2010 09:12
laplace77
00giovedì 23 settembre 2010 12:09
so' rimasti a secco...
Fin de los estímulos fiscales: el órdago del sector inmobiliario

El último trimestre del año se presenta como la gran oportunidad del sector inmobiliario para reducir parte del “stock” que atesoran. Tras el “efecto IVA” del pasado 1 de julio llega la eliminación de las deducciones fiscales para las rentas medias y el final de las cuentas Ahorro-vivienda. Los expertos y estudios auguran unos meses de mayor actividad y de contención de precios. Todo un órdago a la grande para finales de año.

En julio, las ventas de viviendas registraron un aumento del 17,5% respecto al pasado mes de junio, según el Instituto Nacional de Estadística (INE).

Las estadísticas recogen (dicen los expertos) compras cerradas durante los meses anteriores, previos a la subida de IVA, pues el indicador oficial se elabora con los datos proporcionados por el Colegio de Registradores de la Propiedad, que contabiliza las inscripciones registrales de inmuebles adquiridos en los meses anteriores.

Pero, según los entendidos, los datos no representan una consolidación de la tendencia al alza del sector. Según recoge el diario El Mundo, es preciso esperar a ver qué pasa al segundo semestre, que se publicarán ya en 2011. De hecho, los próximos datos del INE reflejarán nuevas bajadas en las ventas. Así lo cree Julio Gil, codirector del Máster de Empresas Inmobiliarias de la UNED, que cree que, superado el “efecto IVA” “es posible que en los próximos meses se den leves descensos” para, con el final de año, volver a repuntar.

Para Pedro Pérez, el portavoz del G-14 -el grupo de presión de las grandes promotoras españolas-, añadió que la venta de viviendas experimenta “una suave recuperación”, aunque será necesario esperar a los datos de agosto y septiembre, para achacar el crecimiento al IVA.

Una demanda “natural”

Por el contrario, el consejero delegado de la consultora inmobiliaria Irea, Mikel Echavarren, cree que “la demanda natural y el ajuste de los precios” (que siguen cayendo) harán que las ventas continúen al alza durante los próximos meses. Según un reciente estudio de Bankinter, la demanda de los próximos años se situará en unas 360.000 unidades, el cóctel de compradores que forman las 200.000 parejas que se casan cada año, otras 40.000 parejas de hecho, 95.000 divorcios y 25.000 residentes extranjeros. El mismo estudio cifra el “stock” en 900.000 casas nuevas.

Esa demanda natural prevista, la evolución de los precios y el ritmo al que crecen los visados permiten dudar de la utilidad de unas estadísticas de compraventas que -al ritmo actual- indican que en España podrían venderse hasta 600.000 pisos este año.

Sin estímulos fiscales tras 2011 para rentas altas

Ha calado ya en la población que todo el que adquiera una vivienda antes de la tarde del 31 de diciembre podrá deducirse cada año hasta un 15% sobre un máximo de 9.015 euros (1.352 euros) durante el tiempo de vida de la hipoteca.

A partir del 1 de enero se hace con una casa después de la marcada fecha, sólo se podrán beneficiar de esta desgravación las rentas inferiores a 17.707 euros. La deducción máxima irá menguando hasta los 24.107 euros de ingresos anuales.



traduzione google:

Fine di stimolo fiscale: il caos provocato nel settore immobiliare

Il quarto trimestre si presenta come un'opportunità l'immobile ideale per ridurre alcune delle loro stock tesoro. Dopo l '"effetto fiscale" 1 luglio arriva l'eliminazione delle detrazioni fiscali per reddito medio e di un conto di risparmio finale alloggi. Gli esperti e gli studi prevedono un paio di mesi di maggiore attività e di contenimento dei prezzi. Un grande complesso órdago la fine dell'anno.

A luglio, le vendite domestiche hanno mostrato un aumento del 17,5% rispetto al giugno scorso, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE).

Le statistiche raccolte (dicono gli esperti) l'acquisto chiuso durante i mesi precedente a quello di aumento dell'IVA, in quanto questo indicatore è costituito dati ufficiali forniti dalla Associazione dei cancellieri della proprietà, che i conti per la registrazione dei beni acquistati mesi precedenti.

Ma, secondo gli esperti, i dati non rappresentano un consolidamento della tendenza al rialzo nel settore. Secondo El Mundo raccogliere, aspettare e vedere cosa succede nella seconda metà, che sarà pubblicato dal 2011. In effetti, i dati successivi da bassi INE riflettere nuove vendite. Julio Gil pensa di sì, condirettore del Master di Real società immobiliari della UNED, che crede che ha superato l '"effetto fiscale" è possibile che nei prossimi mesi darà declina leggero "a, con la fine dell'anno, tornando a prendere .

Per Pedro Perez, portavoce del gruppo G-14 lobby dei grandi sviluppatori spagnoli ", aggiungendo che le vendite domestiche sperimentato un" recupero soft ", anche se sarà necessario attendere i dati di agosto e settembre, per accusare il IVA crescita.

L'indicazione "naturale"

Al contrario, l'amministratore delegato di consulenza IREA proprietà, Mikel Echavarren, ritiene che "la regolazione naturale della domanda e dei prezzi" (ancora in calo) che le vendite continueranno ad aumentare nei prossimi mesi. Secondo uno studio recente di Bankinter, la domanda per gli anni a venire sarà di circa 360.000 unità, il cocktail di acquirenti che i are 200.000 coppie che si sposano ogni anno, le coppie non sposate more 40.000, 95.000 e 25.000 divorzi residenti stranieri. Lo stesso studio mette il "stock" a 900.000 nuove case.

Questa domanda naturale previsto, l'evoluzione dei prezzi e il tasso al quale i visti sono sempre più in dubbio l'utilità delle statistiche sul ritmo di vendita, attualmente in Spagna indicano che fino a 600.000 appartamenti potrebbero essere venduti quest'anno.

Senza incentivi fiscali dopo il 2011 per i redditi elevati

In fase di stallo della popolazione e che tutti coloro che hanno acquistato una casa prima del pomeriggio del 31 dicembre di ogni anno possono essere dedotti fino al 15% su un massimo di € 9.015 (€ 1.352) durante la vita del mutuo.

Al 1 ° gennaio è fatto con una casa dopo la data segnata, solo può beneficiare di questa imposta i redditi al di sotto € 17 707. La detrazione massima sarà declino fino a quando i 24 107 € di fatturato annuo.

(sylvestro)
00giovedì 23 settembre 2010 12:27
Re: so' rimasti a secco...
laplace77, 23/09/2010 12.09:


... Secondo El Mundo raccogliere, aspettare e vedere cosa succede nella seconda metà, che sarà pubblicato dal 2011.


.. è possibile che nei prossimi mesi darà declina leggero "a, con la fine dell'anno, tornando a prendere .

... anche se sarà necessario attendere i dati di agosto e settembre, per accusare il IVA crescita.

... le vendite continueranno ad aumentare nei prossimi mesi.
...




Il premier invece non ha dubbi [SM=p7579]

Spagna: Zapatero, mercato case in ripresa

23/09/2010

- Le banche spagnole sono adeguatamente capitalizzate e gli stress test condotti hanno aiutato ad allentare le preoccupazioni degli investitori.
Lo ha detto il primo ministro spagnolo Louis Zapatero in un'intervista all'emittente Cnbc, in cui sottolinea che il mercato immobiliare spagnolo ha toccato il fondo e ora sta risalendo.

(sylvestro)
00martedì 19 ottobre 2010 19:54
Spagna, insolvenze sui prestiti bancari ai massimi dal 1996

19/10/2010

La percentuale di insolvenze sui crediti erogati dalle banche spagnole ha segnato un record nel mese di agosto. Si tratta del massimo mai raggiunto negli ultimi quindici anni, secondo i dati diffusi ieri dalla Banca di Spagna, che ha specificato come il valore dei prestiti “tossici” sia stato pari a 102,5 miliardi di euro.

Sul totale dei crediti erogati dagli istituti finanziari iberici, la percentuale di “bad loans” si è attestata al 5,61%, rispetto al 5,47% del mese di luglio. Ma soprattutto, se comparato con lo stesso periodo dell’anno precedente, il dato assoluto è in netta crescita (nell’agosto del 2009 fu pari a 90,9 miliardi di euro). E non è detto che si tratti del picco massimo di questo lungo periodo post-crisi. Se infatti - riferisce l’agenzia Bloomberg - Banco Bilbao Vizcaya Argentaria ha spiegato di aver probabilmente già toccato il punto più alto, un colosso del calibro di Santander ha fatto sapere invece di prevedere un’ulteriore impennata delle insolvenze, e di aspettarsi il momento peggiore per il prossimo anno. In generale, comunque, per le banche commerciali il fronte dei prestiti tossici sembra meno duro rispetto alle casse di risparmio: nel primo caso il tasso sul totale dei crediti è stato pari al 5,49%, per le seconde è arrivato invece al 5,69%.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci sono infine le stime delle autorità regolatrici locali, secondo le quali l’esposizione potenziale dell’industria bancaria rispetto ai “bad loans” potrebbe essere ben più ampia di quella registrata fino ad oggi.
dgambera
00mercoledì 20 ottobre 2010 15:05
(sylvestro)
00giovedì 25 novembre 2010 14:08
Spagna: nel 2011 triplicherà numero case pignorate in vendita

25/11/2010

- Nel 2011 il numero di case pignorate in vendita potrebbe triplicare in Spagna a causa delle nuove regole contabili del settore bancario.
Lo riporta Bloomberg News in un report dove intervista Fernando Acuna, co-fondatore di un sito web che pubblicizza immobili "recuperati".
Acuna ha affermato in una intervista che al momento vi sono sul mercato circa 100.000 case e appartamenti di proprietà delle banche sul mercato.
Le nuove regole contabili, spiega il quotidiano, spingono le banche a sbarazzarsi degli asset svalutati più velocemente.
(sylvestro)
00venerdì 17 dicembre 2010 15:37
Spagna: nuovo record sofferenze banche a +5,66%

17/12/2010

- La Banca di Spagna comunica che il tasso dei prestiti nazionali in sofferenza ha raggiunto in ottobre un nuovo massimo dal 1996 a quota 103,685mld di euro, ossia il 5,66% dei prestiti totali contro il 5,49% di settembre.
La situazione delle banche spagnole rimane fonte di preoccupazione a causa dello scoppio della bolla immobiliare, della recessione e degli elevati costi crescenti del debito spagnolo.
Moody's ha messo un outlook negativo sulle banche spagnole lunedì, valutando che le loro perdite per svalutazioni e accantonamenti potrebbe alla fine raggiungere “i 176mld di euro, una somma di cui le banche hanno finora riconosciuto all'incirca la metà (88mld)”.
(sylvestro)
00venerdì 31 dicembre 2010 08:20
L'immobiliare zavorra l'economia spagnola

Salito a piu' di un milione lo stock di case invendute
dgambera
00lunedì 3 gennaio 2011 16:48
Re:
(sylvestro), 12/31/2010 8:20 AM:

L'immobiliare zavorra l'economia spagnola

Salito a piu' di un milione lo stock di case invendute




L'ho letto sul Sole cartaceo: impressionante.

Se leggi attentamente parla, oltre che dalla grossa mole di invenduto, di immobili scesi del 15% (lo fa tramite l'esempio di Fulanito Lopez): il mio commento è stato "da noi è diverso" [SM=g9058]
(sylvestro)
00lunedì 17 gennaio 2011 10:37
Il debito cresce a 320 miliardi

Il debito accumulato dalle principali agenzie immobiliari spagnole supera i 320 miliardi di euro ...

dgambera
00giovedì 20 gennaio 2011 14:35
La Spagna studia il salvataggio delle banche e prepara una maxi-raccolta di fondi

di Vito Lops 20 gennaio 2011




La Spagna si prepara a iniettare miliardi di euro nelle proprie banche, in una iniziativa che dimostra come i precedenti tentativi di salvare il stema bancario sono falliti. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali la Spagna si prepara a emettere 3 miliardi di euro di titoli di Stato. Il governo spagnolo punterebbe a raccogliere fino a 30 miliardi di euro.

«La speranza - afferma il quotidiano - è che una serie di iniezioni di capitali calmeranno i timori degli investitori sulle casse di risparmio spagnole, il cui destino è inestricabilmente legato a quello della Spagna».

Fra le altre iniziative allo studio da parte delle autorità per far riguadagnare agli investitori la fiducia nelle casse di risparmio c'è quella di semplificare le loro complesse strutture, per farle diventare banche più tradizionali. La raccolta di capitale per le casse di risparmio comporta dei rischi per la Spagna che - secondo le stime degli economisti - quest'anno avrà bisogno di raccogliere 125 miliardi di euro per il proprio deficit e per il debito che arriverà a maturazione.

In settimana, intanto, si è conclusa con successo l'asta di titoli spagnoli a 12 e 18 mesi per un totale di 5,54 miliardi di euro, riuscendo a strappare rendimenti più bassi. È la prima volta da ottobre, ossia dai tempi del salvataggio dell'Irlanda, che per i titoli di Madrid si registra un calo dei tassi. Il successo di queste aste, tuttavia, potrebbe essere in parte legato all'intervento della Banca centrale europea che ha dichiarato di essere tornata a fare incetta di titoli di Stato dell'area euro.

Allo stesso tempo, a Madrid - secondo il quotidiano El Mundo - è arrivata una delegazione del Fondo monetario internazionale che potrebbe offrire alla Spagna l'accesso alla Linea di credito flessibile, cioè a un deposito che viene messo preventivamente a disposizione di paesi con difficoltà finanziarie congiunturali (la Linea di credito flessibile è stata già offerta a Messico e Polonia).

©RIPRODUZIONE RISERVATA

(sylvestro)
00venerdì 21 gennaio 2011 14:28
Spagna: crescono immobili invenduti e il ministro guarda all’estero

21/01/2011

- Cresce ancora lo stock di case nuove invendute in Spagna.

Secondo il ministero delle Infrastrutture nel 2010 altre 34.112 abitazioni si sono aggiunte al totale delle 730 mila che non riescono a trovare compratore nel mercato spagnolo, riferisce oggi Expansion.

L'entrata in vigore dell'aumento dell'Iva sulla casa a luglio (dal 7 all'8%) e la fine degli sgravi fiscali a dicembre per i redditi medi e alti a chi comprava immobili - che pur hanno fatto recuperare le vendite nei primi otto mesi del 2010 – hanno contribuito ad aumentare il numero delle case nuove invendute.

Il ministro delle Infrastrutture Josè Blanco si è detto deciso a disfarsi in ogni modo di questa zavorra proponendo di vendere all'estero gli immobili che non trovano compratore in Spagna.

La maglia nera del possesso di queste case disabitate va alla regione di Valencia, che accumula da sola il 44% delle nuove entrate del 2010, oltre 15 mila.

Solo tre regioni hanno visto scendere il loro stock l'anno scorso: Catalogna (-2.600), Navarra (-448) e le Isole Baleari (-247).
dgambera
00lunedì 24 gennaio 2011 19:30
Com'era il sistema bancario spagnolo? [SM=p7579]

Spagna: Banche, il core capital ratio minimo sale all´8%

Finanzaonline.com - 24.1.11/19:15

"Le banche spagnole hanno tempo fino all´autunno per portare il core capital ratio al nuovo livello minimo dell´8%". Lo ha dichiarato il Ministro delle Finanze spagnolo Elena Salgado, che ha definito la soglia "estremamente elevata". "Il piano dell´esecutivo per ricapitalizzare gli istituti di credito in difficoltà non inciderà sui target di riduzione del deficit di bilancio" ha aggiunto la Salgado, secondo cui il sistema bancario spagnolo, "necessita al massimo di 20 mld di euro di capitali freschi".
(sylvestro)
00martedì 25 gennaio 2011 08:19
dgambera
00lunedì 31 gennaio 2011 01:29
dgambera
00domenica 19 giugno 2011 18:07
Indignandos di nuovo in piazza a Madrid, una marea umana chiede lo sciopero generale

19 giugno 2011


Nuova giornata di protesta, festosa e pacifica, a Madrid. Sei marce, convocate del Movimento 15-M hanno attraversato la capitale, dirette verso Plaza de Neptuno, vicino al Parlamento, per protestare contro le misure di austerity e chiedere uno sciopero generale.

La calura estiva non ha frenato le migliaia di manifestanti -di ogni fascia di età: molti giovani, ma anche famiglie con bambini - che hanno cominciato a marciare, a seconda dei luoghi di raccolta, dalle prime ora della mattina, inneggiando slogan e issando manifesti (Camminiamo uniti contro la crisi e il capitale, ascoltate l'ira del popolo, La chiamano democrazia e non lo è). Il movimento 15-M prende il nome dalla data, il 15 maggio scorso, in cui di svolsero le principali proteste nella piazza della Puerta del Sol, nel cuore di Madrid.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



laplace77
00domenica 19 giugno 2011 22:12
Re:
dgambera, 19/06/2011 18.07:

Indignandos di nuovo in piazza a Madrid, una marea umana chiede lo sciopero generale

19 giugno 2011


Nuova giornata di protesta, festosa e pacifica, a Madrid. Sei marce, convocate del Movimento 15-M hanno attraversato la capitale, dirette verso Plaza de Neptuno, vicino al Parlamento, per protestare contro le misure di austerity e chiedere uno sciopero generale.

La calura estiva non ha frenato le migliaia di manifestanti -di ogni fascia di età: molti giovani, ma anche famiglie con bambini - che hanno cominciato a marciare, a seconda dei luoghi di raccolta, dalle prime ora della mattina, inneggiando slogan e issando manifesti (Camminiamo uniti contro la crisi e il capitale, ascoltate l'ira del popolo, La chiamano democrazia e non lo è). Il movimento 15-M prende il nome dalla data, il 15 maggio scorso, in cui di svolsero le principali proteste nella piazza della Puerta del Sol, nel cuore di Madrid.

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ma che davero fanno il segno di "The Wall"?

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[SM=g1749704] [SM=g1749704] [SM=g1749704]

grella
00domenica 19 giugno 2011 22:46
Re: Re:
laplace77, 19/06/2011 22.12:




ma che davero fanno il segno di "The Wall"?

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MMMhhh....come lo interpreti?......perchè lo interpreti vero? o no?........ [SM=g1749704] [SM=g1749704]




laplace77
00domenica 19 giugno 2011 22:50
Re: Re: Re:
grella, 19/06/2011 22.46:



MMMhhh....come lo interpreti?......perchè lo interpreti vero? o no?........ [SM=g1749704] [SM=g1749704]






non vorrei che finisse in una deriva "torniamo alla dracma/peseta/liretta", che a goderne sarebbero solo gli usa, che tra debito federale e debiti dei vari stati stanno messi molto peggio di noi...

lo stesso si dica degli inglesi, che tra debito pubblico e debito privato stanno maluccio...

eppero' sono loro il motore della speculazione e dei giochetti contro i PIIIGS...

...staremo a vedere...

[SM=g9128]
grella
00domenica 19 giugno 2011 22:54
Re: Re: Re: Re:
laplace77, 19/06/2011 22.50:




non vorrei che finisse in una deriva "torniamo alla dracma/peseta/liretta", che a goderne sarebbero solo gli usa, che tra debito federale e debiti dei vari stati stanno messi molto peggio di noi...

lo stesso si dica degli inglesi, che tra debito pubblico e debito privato stanno maluccio...

eppero' sono loro il motore della speculazione e dei giochetti contro i PIIIGS...

...staremo a vedere...

[SM=g9128]



Quindi gesto nazionalista.....mah spero abbia un significato più ampio........... [SM=g2594226] [SM=g2594223]


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