Re: Re: Re: Re: Re: altro che mattone...
Giovanni Scorzt, 24/01/2010 15.52:
Non ho detto che non voglio pagare l'acqua.
Ho detto che lo Stato non può delegare il Benetton di turno per farci pagare un bene primario che è già nostro. Anche perché sarebbe difficile distinguere il costo del servizio dal "pizzo" da pagare all'ente concessionario, o peggio indirettamente ai politici.
Se poi il business dell'acqua è vantaggioso, e non ci sono pizzi, non vedo perché debbano guadagnarci i privati e non gli enti pubblici, visto che le infrastrutture le abbiamo pagate noi.
Sono daccordo.
Pero', purtroppo, come ho gia' detto altrove, fa parte del ... consueto processo di privatizzazione. Se non ci fosse un guadagno apprezzabile il privato non investirebbe, non si creerebbero piu' aziende in competizione (vera, presunta o pilotata), si avrebbe meno creazione di posti di lavoro (certe strutture non sono la semplice somma dei posti di lavoro occorrenti) quindi meno creazione/distribuzione di ricchezza (anche diseguale).
I sistemi socio-economici sono imperfetti come le persone che li compongono e governano; non esiste modo di eliminare la corruzione ed il malaffare. Siamo portati ad ipotizzare che sarebbe meglio un sistema diverso dall'attuale ma quando ci fermiamo a riflettere sulle alternative scopriamo che che le alternative non sono molte e tutte gia' sperimentate.
E poi ... poi c'e' anche l'aspetto evoluzionistico. Checche' se ne dica la societa' moderna non e' molto diversa da quella ancestrale in termini di selezione naturale. Anche oggi le persone/mestieri sorpassati vengono progressivamente espulsi dal sistema economico e trovano spazio le piu' giovani forti generazioni di produttori di reddito.
Cioe', voglio dire, le tasse, le tariffe, le spese sono sempre stati una croce sulle spalle del lavoratore comune, per cui ciascuno ha l'obbligo di superare certe convenzioni sociali che nascono spontaneamente in uno specifico periodo sforzandosi di catturare ed inseguire i nuovi driver dell'evoluzione socio-tecnologica.
Non tutti possiamo essere Totti, Britt, Ligabue, Armani o Profumo, molti potremmo essere piccoli imprenditori di noi stessi e porci al di sopra delle mere questioni di sopravvivenza del comune
travet.